Io non capisco come si possano fare analisi così dozzinali sulle ragioni di un fenomeno politico James. Non mi meraviglio che non siate in grado di sviluppare un pensiero autonomo dalle destre decente.
Ieri il pd sulla Libia ha seguito le tue indicazioni: in una battaglia o si sta da una parte o dall'altra, non ci si perde in quisquilie o in posizioni ambigue (come uscire dall'aula durante il voto).
E infatti ieri il PD ha votato a favore degli accordi con la Libia confermando quella che è la sua parte.
Detto questo proviamo a mettere giù due tre argomenti seri del perché la sinistra oggi non ha consenso:
- TINA: fallito il socialismo reale è entrata in crisi l'idea stessa di un'alternativa di sistema. In termini di tempi storici i 30 anni passati da quell'evento non sono niente. Viviamo ancora all'ombra di quel crollo.
- egemonia ideologica: il suddetto esito ha comportato una fortissima quanto scontata battaglia ideologica portata avanti dai vincitori dai tempi di "Ronnie& Meg" a 360 gradi: film, stampa, televisione, libri, etc. L'apparato culturale di massa ha esaltato il sogno del benessere rispetto all'illiberalitá del comunismo. È uscito di recente un articolo su jacobin proprio su questo falso mito (la libertà sotto il capitalismo).
Il mito è entrato in crisi ultimamente, non essendoci un'alternativa a sinistra le persone sono tornate a guardare a destra, esattamente come accaduto durante la crisi di inizio '900.
- decomposizione della società: la tendenza all'individualismo spinto ha distrutto gran parte dei legami sociali (reti di quartiere, famiglie allargate, economie informali). Pur essendo il fenomeno del tutto indipendente dalla crisi del comunismo rende difficile la stessa comprensione di un progetto politico collettivo.
Tuttavia questa necessità resta, a prescindere dal comunismo, perché le persone stanno diventando automi rin[...]ti.
- assenza di futuro: viviamo in un eterno presente, perché l'eterno presente è il tempo dell'accumulazione. Un tempo omogeneo e vuoto, in cui come scorrono i minuti aumenta la rotazione di capitale e quindi il profitto.
Questo ha delle implicazioni anche nella concezione del tempo e delle possibilità future. Dell'utopia non intesa come sogno o paradiso, ma come realizzazione dell'ignoto, dell'improbabile/augurabile.
L'affermazione di un tempo diverso, processuale, trasformativo e non misurativo.
Questi sono alcuni dei temi di fondo da affrontare per discuterne in modo non macchiettistico (ovviamente non ne discuterei in questi termini nelle piazze, ma in questo momento sto parlando con voi, non sto facendo un comizio).
Io non capisco come si possa ancora oggi parlare di unità a sinistra e vederla come soluzione quando è stata esattamente il problema. Unire cose non solo diverse ma antitetiche (almeno su questo con Jimmy concordiamo) finendo per screditare del tutto una parte e parzialmente l'altra.
Paris fattene una ragione, si chiamano "sinistra" cose che tra loro non hanno punti di contatto. Ci si unisce sulla base di un merito, non in astratto.
Trova il merito dell'accordo e io sarò disponibile. Se non c'è tornare su sta cazzo di unità è proprio non voler guardare in faccia la realtà che ci ha distrutto.
E quel governo non è caduto per colpa di rifo, informati meglio. Ecco il classico esempio di falsi storici che si affermano non sulla base della verità ma del peso politico di chi li racconta.
Non solo non è caduto per rifo, ma non è nemmeno caduto sulle 35 ore!!!!!
La sinistra radicale muore negli accordi col PD, non nelle divisioni da esso.