Ti aveva dato speranza perché è una cosa garantista, da cultura liberale ancora prima che di sinistra.
Ma è proprio il tipo di cose che la Bestia odia e su cui si avventa per accendere l’odio. Loro sono organizzatissimi, e finché non sappiamo COMUNICARE con la stessa forza (finché non sappiamo sfruttare i dati) qualsiasi cosa è un danno, stare fermi o muoversi.
Il danno lo fa Calenda, lo fa Scalfarotto e, se entrambi non facessere niente, la Bestia raccatterebbe un commento qualunque, la “zingaraccia”, e ci infiammerebbe l’odio.
Per me lo so cosa bisogna fare e lo ripeto ad ogni riunione: bisogna dotarci di un apparato militarizzato di comunicazione. Alla Bestia contrapporre l’Angelo, o Ciclope, o la Bella. Questa è metà dell’opera. L’altra metà è elaborare cosa metterci dentro, altrimenti si diventa come Loro: vuoti algoritmi. È più faticoso ma dobbiamo trovare la nostra anima.
Sulla prima frase posso essere d'accordo, figurati se mi interessa mettere le etichette. Se ritengo una cosa giusta apprezzo su questo tutte le componenti che la fanno propria, sia chi ne inizia la battaglia sia chi la fa anche propria in seguito. Se mi definisco "di sinistra" è semplicemente perché la maggior parte dei miei valori coincidono con quelli "di sinistra", originari o acquisiti che siano, non per schieramento e tifo aprioristico.
Sul resto continuiamo a vederla diversamente, tu da organico a una struttura (non è una colpa!) ragioni in termini di strategia per far acquisire potere alla tua struttura, io da esterno (non è una colpa neanche questo) guarda ai valori da portare avanti.
Per questo non ti seguo sulla seconda parte del discorso. Per me Scalfarotto non fa nessun errore, da un segnale che lo stato di diritto in Italia ancora respira, che i rei (oltre ai sospettai rei, ovviamente) hanno comunque dei diritti e che la pena deve avere anche finalità rieducative:
«Un’ispezione uguale a quella che ogni parlamentare ha diritto, e secondo me dovere, di compiere in tutte le carceri italiane […] La differenza tra la barbarie e la civiltà sta infatti in un principio che risale al 1200. Si chiama “habeas corpus” e indica che nessuna persona che si trova nella custodia dello Stato può essere punita in alcun modo se non in forza di un giudizio legale […] Sono andato a Regina Coeli non per “visitare” qualcuno, ma per verificare che la Repubblica Italiana sia ancora quella che sta scritta nella Costituzione. La mia non è stata in nessun senso una “visita”, il mio è stato un gesto politico». E l'errore lo fanno calenda, zingaretti, morani che invece ne disconoscono il gesto.
Un'anima così non mi interessa, vedo meri tentativi di imparare anche loro a elaborare vuoti algoritmi.
PS: al pd non mancherebbe forza comunicativa, manca la credibilità. E dico purtroppo, visto invece chi ha credibilità.