Elezioni: i commenti dei Lazionetters

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Re:Elezioni: i commenti dei Lazionetters
« Risposta #6040 il: 13 Set 2019, 14:04 »
Tornando in tema elezioni .

https://giornaledimonza.it/cronaca/terremoto-pd-a-vimercate-i-consiglieri-lasciano-il-partito/

Si sono opposti per decenni alla modernizzazione del territorio , referenti proni alla lobby dei commercianti e dei palazzinari .

Da almeno 10 anni politiche sociali e sulla riqualificazione del territorio NULLE .

Merde vere che adesso tirano fuori le palle .

E che probabilmente con le prossime elezioni andranno definitivamente fuori dalle palle , NOSTRE .

Offline cartesio

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Re:Elezioni: i commenti dei Lazionetters
« Risposta #6041 il: 13 Set 2019, 22:36 »
Lavorare meno, lavorare tutti.
Molto più attuale oggi che quarant'anni fa.

E quarant'anni fa sentii spesso questo slogan, ai tempi dell'università. Chiesi ad uno dei sostenitori se voleva anche dire "guadagnare meno, guadagnare tutti", senza ricevere risposta. Era uno slogan bello, questo bastava, non richiedeva ragionamento.

La tua affermazione di trovare risorse riducendo i profitti cresciuti in maniera abnorme non ha valore finché non la supporti calcolando quanto serve e dimostrando che l'operazione è possibile.
Se, per fare un esempio, riduci i profitti al livello di venti anni fa, e venti anni fa la piena occupazione non c'era, è ovvio che l'operazione come la presenti non è possibile.

Offline FatDanny

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Re:Elezioni: i commenti dei Lazionetters
« Risposta #6042 il: 14 Set 2019, 17:19 »
È assolutamente dimostrabile la sua fattibilità se la poni su un piano matematico-finanziario perché l'unico problema in essere sono i rapporti di forza e quindi la strenua opposizione di chi ha la posizione di vantaggio dallo status Quo. Oggi come vent'anni fa

Non è che vent'anni fa non c'era piena occupazione perché mancavano le risorse ma perché il capitalismo non mira alla piena occupazione (che alzerebbe in modo non sostenibile il potere contrattuale del lavoro salariato). Condizione necessaria al capitale è che esista un esercito di riserva, ossia i disoccupati, senza i quali non si potrebbe operare alcuna compressione dei salari, che crescerebbero a dismisura, essendo l'unica voce necessaria
nella produzione accanto a quella del capitale (quindi sua sostituzione e ammodernamento).
Quindi parafrasando lo slogan del capitale è: lavorare in meno, lavorare (e produrre) di più

Per altro non consideri che essendo cresciuta la produzione mondiale in questi vent'anni oggi potresti Ancor più perché il 15% del rapporto capitale lavoro in termini assoluti è una massa di valore ben più alta che in passato.

Ti dirò di più: se mettessimo la cosa su un piano strettamente matematico non solo potresti abbassare la settimana a 35 ore ma a 3.
No, non è un errore di battitura.
Quello che io chiamo comunismo non è lo Stato al potere e padrone dell'economia ma un'organizzazione del lavoro in cui il lavoro necessario ammonta a 3 ore settimanali medie a persona perché è equamente distribuito.
Nel resto del tempo le persone dovrebbero poi essere LIBERE (di lavorare in proprio, di pescare, di suonare, di masturbarsi, di scopare o di guardarsi allo specchio pensando a quanto si era più liberi nelle società liberal-capitaliste :lol: )

Offline Vincelor

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Re:Elezioni: i commenti dei Lazionetters
« Risposta #6043 il: 15 Set 2019, 10:29 »
È assolutamente dimostrabile la sua fattibilità se la poni su un piano matematico-finanziario perché l'unico problema in essere sono i rapporti di forza e quindi la strenua opposizione di chi ha la posizione di vantaggio dallo status Quo. Oggi come vent'anni fa

Non è che vent'anni fa non c'era piena occupazione perché mancavano le risorse ma perché il capitalismo non mira alla piena occupazione (che alzerebbe in modo non sostenibile il potere contrattuale del lavoro salariato). Condizione necessaria al capitale è che esista un esercito di riserva, ossia i disoccupati, senza i quali non si potrebbe operare alcuna compressione dei salari, che crescerebbero a dismisura, essendo l'unica voce necessaria
nella produzione accanto a quella del capitale (quindi sua sostituzione e ammodernamento).
Quindi parafrasando lo slogan del capitale è: lavorare in meno, lavorare (e produrre) di più

Per altro non consideri che essendo cresciuta la produzione mondiale in questi vent'anni oggi potresti Ancor più perché il 15% del rapporto capitale lavoro in termini assoluti è una massa di valore ben più alta che in passato.

Ti dirò di più: se mettessimo la cosa su un piano strettamente matematico non solo potresti abbassare la settimana a 35 ore ma a 3.
No, non è un errore di battitura.
Quello che io chiamo comunismo non è lo Stato al potere e padrone dell'economia ma un'organizzazione del lavoro in cui il lavoro necessario ammonta a 3 ore settimanali medie a persona perché è equamente distribuito.
Nel resto del tempo le persone dovrebbero poi essere LIBERE (di lavorare in proprio, di pescare, di suonare, di masturbarsi, di scopare o di guardarsi allo specchio pensando a quanto si era più liberi nelle società liberal-capitaliste :lol: )
Non sono ferratissimo in economia, ma mi sembra che la tua sia un a possibile interpretazione di come funziona appunto un'economia, non necessariamente la sola. Se si fa un discorso di ore lavorative, come e' gia' stato detto sarebbe opportuno raffrontare le ore annuali. Sul lavorare meno, lavorare tutti, posto che in principio sono d'accordo, mi sembra pero' che si attagli piu' ad un'economia in cui il settore industriale sia prevalente, con un modello di produzione fordiano. Oggi l'occupazione nel settore secondario in Italia ammonta a circa il 20%, mentre il resto e' tutto terziario, tranne per un 2-3% in agricoltura. Terziario vuol dire spesso una differenziazione di impieghi che non rende possibile appunto il lavorare meno, lavorare tutti. Il vero problema oggi e' che si rischia di andare, o forse si sta gia' andando, verso un modello economico in cui ci saranno un numero di lavori ad alta specializzazione e alto salario ed altri lavori (che una volta si definivano mcjobs) a bassa remunerazione, questi forse divisibili tra piu' persone, ma appunto a bassa remunerazione. Quanto alla tua analisi sulle dinamiche salariali e piena occupazione, sono in disaccordo, perche' in non pochi paesi si e' raggiunta la piena occupazione, che non vuol dire un'occupazione al 100%, in quanto ci sara' sempre chi si licenzia, chi entra sul mercato del lavoro, chi viene licenziato, ecc. Il fatto della settimana lavorativa a 3 ore mi incuriosisce e ti vorrei chiedere come si arriva a questo calcolo, sempre se ti va.

Offline FatDanny

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Re:Elezioni: i commenti dei Lazionetters
« Risposta #6044 il: 16 Set 2019, 16:23 »
scusa vorrei capire per quale ragione la differenziazione degli impieghi del terziario rispetto all'industria renderebbe più difficile lavorare meno e tutti.
Potrei capirlo se parlassimo di una comunità ristretta di 200 individui, un po' meno se parliamo di nazioni con decine di milioni di lavoratori.

Sulla piena occupazione ovvio che non si tratti di occupazione al 100% ma di azzeramento della disoccupazione strutturale (e il permanere di quella frizionale, ossia quella di cui parli tu, fisiologica che si aggira attorno all'1-1,5%).
Chi ha raggiunto questa soglia?
E certo che la mia è un'interpretazione dell'economia, ma credo di avere anche diversi argomenti a supporto che spesso mancano alle ideologie dominanti in merito.

Rispetto alla questione settimana lavorativa: ho detto una stronzata, ricordavo male, si tratta di 3 ore al giorno, quindi 15 a settimana  :p
Ma il succo del discorso mi sembra lo stesso, vorrebbe dire lavorare due giorni la settimana invece che cinque, sarebbe una differenza clamorosa.

Andiamo al calcolo:
In Italia abbiamo 24 mln di ULA (Unità lavorative annue full time) a fronte di 25,5 mln di lavoratori a cui aggiungere 2,8 mln di disoccupati e 9,5 mln di inattivi in età lavorativa (da questo conto ho già tolto 4 mln di studenti delle scuole superiori secondarie e universitari).
Ciò significa che A CONDIZIONI INVARIATE si potrebbe lavorare tutt* il 40% in meno di quanto si lavora oggi. Il che significa tra le 20 e le 25 ore la settimana.

Tuttavia un cambio di questo tipo comporterebbe alcune significative variazioni nelle ore occupate.
Toccherebbe ad esempio considerare tutte quelle ULA del settore pubblico che in Italia sono state utilizzate de facto come salario sociale o ammortizzatore indiretto.
Vedi lo sdoppiamento polizia-carabinieri nel controllo del territorio, vedi l'enorme ammontare di dipendenti di alcuni enti locali, vedi gli attuali numeri dell'esercito italiano, ecc.
A questo andrebbero aggiunte le ULA nei settori privati che subirebbero una forte ridefinizione in un cambio di sistema di questo tipo: vedi poli industriali obsoleti come l'ILVA, vedi l'industria auto i cui livelli produttivi sono drogati nonostante un enorme invenduto, etc.

Arrivi davvero facilmente alle famose 15 ore settimanali (3 ore al giorno) che anche per studi non certo marxisti rappresenterebbero un optimum sociale:
https://it.businessinsider.com/lorario-di-lavoro-piu-produttivo-3-ore-al-giorno-il-migliore-dal-punto-di-vista-fisiologico-3-giorni-alla-settimana/

Offline FatDanny

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Re:Elezioni: i commenti dei Lazionetters
« Risposta #6045 il: 16 Set 2019, 16:24 »
intanto, tornado a temi più attinenti il topic (ricordo che riguardo al lavoro c'è un topic ad hoc) pare che Renzi domani annuncia la scissione.
Alla faccia di tanti discorsi ivi sentiti.
Commenti da parte dei diretti interessati?
Jimmyyyyyyy   :=))

Offline TomYorke

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Re:Elezioni: i commenti dei Lazionetters
« Risposta #6046 il: 16 Set 2019, 18:03 »
Renzi è un cazzo di genio.
Appena nato il Governo da lui voluto, fa subito capire a tutti che rispetto a questo governo ha le mani liberissime e può farlo cadere quando vuole.

Re:Elezioni: i commenti dei Lazionetters
« Risposta #6047 il: 16 Set 2019, 22:24 »
intanto, tornado a temi più attinenti il topic (ricordo che riguardo al lavoro c'è un topic ad hoc) pare che Renzi domani annuncia la scissione.
Alla faccia di tanti discorsi ivi sentiti.
Commenti da parte dei diretti interessati?
Jimmyyyyyyy   :=))

Se si diminuiscono i deputati, torna il proporzionale, finisce il partito unico della sinistra e le forze si distribuiscono lungo lo spettro delle posizioni politiche. Un errore, perché era meglio tanti collegi, una singola camera (come nella riforma costituzionale inopinatamente bocciata) e uninominale (quanto più "secco" tanto meglio: un eletto, un collegio, un elettorato di riferimento, niente vincoli di partito, se non nella dialettica costitutiva).

Quindi, se torniamo al proporzionale, liberi tutti di farsi i propri partitini. Varrà a quel punto la logica darwiniana del partitino che prevale e diventa partitone.

Poi, finita questa fase, si ritornerà tutti a votare partitone. Ora no, ora si mescola il mazzo e si ridanno le carte.

Offline Ranxerox

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Re:Elezioni: i commenti dei Lazionetters
« Risposta #6048 il: 16 Set 2019, 23:10 »
Renzi è un cazzo di genio.
Appena nato il Governo da lui voluto, fa subito capire a tutti che rispetto a questo governo ha le mani liberissime e può farlo cadere quando vuole.

Probabile, per i suoi interessi personali si. In questo non è migliore di Salvini. La politica ostaggio di personalità deviate.
Per le sorti del PD e del paese me pare una gran cazzata.
Come già scritto il problema del PD è proprio il PD.

Offline FatDanny

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Re:Elezioni: i commenti dei Lazionetters
« Risposta #6049 il: 16 Set 2019, 23:42 »
Se si diminuiscono i deputati, torna il proporzionale, finisce il partito unico della sinistra e le forze si distribuiscono lungo lo spettro delle posizioni politiche. Un errore, perché era meglio tanti collegi, una singola camera (come nella riforma costituzionale inopinatamente bocciata) e uninominale (quanto più "secco" tanto meglio: un eletto, un collegio, un elettorato di riferimento, niente vincoli di partito, se non nella dialettica costitutiva).

Quindi, se torniamo al proporzionale, liberi tutti di farsi i propri partitini. Varrà a quel punto la logica darwiniana del partitino che prevale e diventa partitone.

Poi, finita questa fase, si ritornerà tutti a votare partitone. Ora no, ora si mescola il mazzo e si ridanno le carte.

Mah veramente Renzi il problema se lo è posto ben prima del proporzionale, mi sembra tu stia invertendo causa ed effetto.
Rielaborerei così: fino a che siamo maggioranza tocca fare il partitone e chi non ci sta è un radicale folkloristico ai margini che si autoesclude perché la vera battaglia è nel partito unico.
Quando si finisce in minoranza allora mani libere e ognuno si faccia il proprio partitino. Immagino sia una scelta degna del massimo rispetto (semi-cit)

Praticamente il giusto è definito dalla convenienza soggettiva, ne consegue necessariamente che gli avversari politici sbagliano per definizione.
Ora tante cose sono parecchio più chiare, grazie.

 :beer:

Offline Vincelor

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Re:Elezioni: i commenti dei Lazionetters
« Risposta #6050 il: 17 Set 2019, 01:28 »
scusa vorrei capire per quale ragione la differenziazione degli impieghi del terziario rispetto all'industria renderebbe più difficile lavorare meno e tutti.
Potrei capirlo se parlassimo di una comunità ristretta di 200 individui, un po' meno se parliamo di nazioni con decine di milioni di lavoratori.

Sulla piena occupazione ovvio che non si tratti di occupazione al 100% ma di azzeramento della disoccupazione strutturale (e il permanere di quella frizionale, ossia quella di cui parli tu, fisiologica che si aggira attorno all'1-1,5%).
Chi ha raggiunto questa soglia?
E certo che la mia è un'interpretazione dell'economia, ma credo di avere anche diversi argomenti a supporto che spesso mancano alle ideologie dominanti in merito.

Rispetto alla questione settimana lavorativa: ho detto una stronzata, ricordavo male, si tratta di 3 ore al giorno, quindi 15 a settimana  :p
Ma il succo del discorso mi sembra lo stesso, vorrebbe dire lavorare due giorni la settimana invece che cinque, sarebbe una differenza clamorosa.

Andiamo al calcolo:
In Italia abbiamo 24 mln di ULA (Unità lavorative annue full time) a fronte di 25,5 mln di lavoratori a cui aggiungere 2,8 mln di disoccupati e 9,5 mln di inattivi in età lavorativa (da questo conto ho già tolto 4 mln di studenti delle scuole superiori secondarie e universitari).
Ciò significa che A CONDIZIONI INVARIATE si potrebbe lavorare tutt* il 40% in meno di quanto si lavora oggi. Il che significa tra le 20 e le 25 ore la settimana.

Tuttavia un cambio di questo tipo comporterebbe alcune significative variazioni nelle ore occupate.
Toccherebbe ad esempio considerare tutte quelle ULA del settore pubblico che in Italia sono state utilizzate de facto come salario sociale o ammortizzatore indiretto.
Vedi lo sdoppiamento polizia-carabinieri nel controllo del territorio, vedi l'enorme ammontare di dipendenti di alcuni enti locali, vedi gli attuali numeri dell'esercito italiano, ecc.
A questo andrebbero aggiunte le ULA nei settori privati che subirebbero una forte ridefinizione in un cambio di sistema di questo tipo: vedi poli industriali obsoleti come l'ILVA, vedi l'industria auto i cui livelli produttivi sono drogati nonostante un enorme invenduto, etc.

Arrivi davvero facilmente alle famose 15 ore settimanali (3 ore al giorno) che anche per studi non certo marxisti rappresenterebbero un optimum sociale:
https://it.businessinsider.com/lorario-di-lavoro-piu-produttivo-3-ore-al-giorno-il-migliore-dal-punto-di-vista-fisiologico-3-giorni-alla-settimana/
Mi scuso per l'OT, ma non sono per niente d'accordo con quello che dici. Innanzitutto la disoccupazione frizionale, secondo la maggior parte degli economisti si aggira sul 4-5%. Secondo, le 15 ore settimanali derivano da un calcolo statistico, che presuppone che tutti possano fare qualunque lavoro, ma non c'e' neanche bisogno di dire che non e' cosi'. La differenziazione degli impieghi nel terziario vuol dire un alto grado di specializzazione e dunque lavoratori sostituibili da lavoratori con la stessa specializzazione. Torniamo appunto al fatto che non tutti possono fare tutto
Re:Elezioni: i commenti dei Lazionetters
« Risposta #6051 il: 17 Set 2019, 03:44 »
Mah veramente Renzi il problema se lo è posto ben prima del proporzionale, mi sembra tu stia invertendo causa ed effetto.
Rielaborerei così: fino a che siamo maggioranza tocca fare il partitone e chi non ci sta è un radicale folkloristico ai margini che si autoesclude perché la vera battaglia è nel partito unico.
Quando si finisce in minoranza allora mani libere e ognuno si faccia il proprio partitino. Immagino sia una scelta degna del massimo rispetto (semi-cit)

Praticamente il giusto è definito dalla convenienza soggettiva, ne consegue necessariamente che gli avversari politici sbagliano per definizione.
Ora tante cose sono parecchio più chiare, grazie.

 :beer:

Quanto mi piacerebbe trovare i post di Zanzalf in cui mi diceva di entrare nel partito , portare le mie idee e cambiare le cose , se ero capace .

Potrei almeno tornare a votare .

Fuori dalle palle questi democristiani di merda .

Come era quella dei patetici partitino a sinistra del PD ?

Adesso ci sarà un patetico partitino a destra del PD .

Con Renzi , Toti e Casini .

Tornando in tema elezioni .

https://giornaledimonza.it/cronaca/terremoto-pd-a-vimercate-i-consiglieri-lasciano-il-partito/

Si sono opposti per decenni alla modernizzazione del territorio , referenti proni alla lobby dei commercianti e dei palazzinari .

Da almeno 10 anni politiche sociali e sulla riqualificazione del territorio NULLE .

Merde vere che adesso tirano fuori le palle .

E che probabilmente con le prossime elezioni andranno definitivamente fuori dalle palle , NOSTRE .


Buongiorno a tutti .😁

Offline genesis

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Re:Elezioni: i commenti dei Lazionetters
« Risposta #6052 il: 17 Set 2019, 06:40 »
Renzi e i suoi (non tutti) lasciano il PD. A Roma, per dire, se ne vanno personaggi del calibro di Luciano Nobili e Roberto Giachetti. Davanti a questi eventi, gli elettori del PD sono confusi, non sanno come reagire. Che fare ? Cosa scegliere ? Champagne italiano o spumante francese ? Un brut rosé o un frizzantino dolce ?

UnDodicesimo

UnDodicesimo

Re:Elezioni: i commenti dei Lazionetters
« Risposta #6053 il: 17 Set 2019, 07:19 »
tanto volle l'inciuciatore che potrebbe finire per far un favore l'inciuciato.

Offline FatDanny

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Re:Elezioni: i commenti dei Lazionetters
« Risposta #6054 il: 17 Set 2019, 10:49 »
Mi scuso per l'OT, ma non sono per niente d'accordo con quello che dici. Innanzitutto la disoccupazione frizionale, secondo la maggior parte degli economisti si aggira sul 4-5%. Secondo, le 15 ore settimanali derivano da un calcolo statistico, che presuppone che tutti possano fare qualunque lavoro, ma non c'e' neanche bisogno di dire che non e' cosi'. La differenziazione degli impieghi nel terziario vuol dire un alto grado di specializzazione e dunque lavoratori sostituibili da lavoratori con la stessa specializzazione. Torniamo appunto al fatto che non tutti possono fare tutto

Ti ho risposto nel topic adatto per evitare che l'OT prosegua.

La cosa bella è che Renzi esce dal PD ma nello stesso tempo con alcuni dei suoi continua a controllarlo in forma parziale.
Che i Marcucci o i Nardella abbiano davvero rotto con lui ci credono solo i boccaloni.
Re:Elezioni: i commenti dei Lazionetters
« Risposta #6055 il: 17 Set 2019, 10:59 »
Mah veramente Renzi il problema se lo è posto ben prima del proporzionale, mi sembra tu stia invertendo causa ed effetto.
Rielaborerei così: fino a che siamo maggioranza tocca fare il partitone e chi non ci sta è un radicale folkloristico ai margini che si autoesclude perché la vera battaglia è nel partito unico.
Quando si finisce in minoranza allora mani libere e ognuno si faccia il proprio partitino. Immagino sia una scelta degna del massimo rispetto (semi-cit)

Praticamente il giusto è definito dalla convenienza soggettiva, ne consegue necessariamente che gli avversari politici sbagliano per definizione.
Ora tante cose sono parecchio più chiare, grazie.

 :beer:

No, sei tu che metti cause ed effetti ad capocchiam. Renzi il problema se lo sarà pure posto, sono 10 anni che gli dicono di andare via dal partito. Ma il punto è che prima, in un partito pensato in logica bipolarista, maggioritaria, all'americana (o all'inglese), il frazionismo  era stupido e autolesionista (nei suddetti partiti convivono AOC e Clinton, Corbyn e Blair). Se quella logica viene meno tornano i partiti in rappresentanza delle diverse etnie politiche. E infatti Renzi va via ora, non prima.

Quindi, caro Coldilana, Zanzalf faceva benissimo a dirti di portare il tuo radicalismo nel PD. Il fatto è che, ad oggi, quel PD non esiste più; la fine di quel progetto l'ha voluta il popolo della sinistra tutto, da Rizzo (passando per Danny, Coldilana, e tanti altri qui dentro) a Gentiloni: quel progetto politico non lo hanno sostenuto, chi dall'interno, chi dall'esterno. Che mo' la mettete in conto a me anche questa?

Offline laziAle82

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Re:Elezioni: i commenti dei Lazionetters
« Risposta #6056 il: 17 Set 2019, 11:04 »
Se ci allontaniamo dagli interessi personali, scelta incomprensibile e assolutamente non condivisibile.
Peccato che le belle speranze di 5 anni fa siano state frustrate in questa maniera.
Ciao Matte’!

Offline FatDanny

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Re:Elezioni: i commenti dei Lazionetters
« Risposta #6057 il: 17 Set 2019, 11:49 »
No, sei tu che metti cause ed effetti ad capocchiam. Renzi il problema se lo sarà pure posto, sono 10 anni che gli dicono di andare via dal partito. Ma il punto è che prima, in un partito pensato in logica bipolarista, maggioritaria, all'americana (o all'inglese), il frazionismo  era stupido e autolesionista (nei suddetti partiti convivono AOC e Clinton, Corbyn e Blair). Se quella logica viene meno tornano i partiti in rappresentanza delle diverse etnie politiche. E infatti Renzi va via ora, non prima.


Oppoverino quindi è una vittima? Un perseguitato dalle correnti cattivone del PD? Mi scende quasi la lacrimuccia.
Strano perché quando ha occupato militarmente le candidature parlamentari non mi sembrava così "un intruso".
E lui non ha iniziato a costruire un altro soggetto da quando si è ventilato il proporzionale (ossia da quando Salvini sta sopra il 30%) ma da quando ha perso.

Quindi per favore su, non ci prendiamo in giro, siamo tutt* abbastanza intelligenti per vedere la realtà dei fatti.

EDIT: ah, è sicuramente vero che Renzi a differenza degli altri dirigenti del PD è un leader.
Ma come tutti i leader è affetto da narcisismo spinto, con il piccolo ma importante particolare che la componente negativa se magna in modo considerevole quella positiva.
Re:Elezioni: i commenti dei Lazionetters
« Risposta #6058 il: 17 Set 2019, 12:52 »
Danny, ma cosa c'entra ora questa intemerata su Renzi?
Si cerca di capire perché è finita una fase politica, quella del grande partito della sinistra unitario. Non sei contento?
Ora, spero proprio, basta scuse. Avete tutto lo spazio politico che volete: da oggi è caduta anche questa foglia di fico, se il proletariato non vi segue è tutta colpa vostra.

Offline trax_2400

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« Risposta #6059 il: 17 Set 2019, 13:08 »
L'Alfanizzazione di Renzi?  :)
 

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