Guerra in Medio Oriente

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Offline pan

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Re:Guerra in Medio Oriente
« Risposta #1760 il: 21 Ott 2023, 00:57 »
no, no, ing. no. è profondamente scorretto accomunare due entità così distanti sol perché all'apparenza il loro nemico è comune. e le motivazioni? come se queste nella vita dell'essere umano non contassero! come si fa ad associare chi ha a cuore i palestinesi solo (sigh) per motivi umanitari con chi ne fa pretesto perché odia gli ebrei per schifosa discriminazione religiosa, etnica. e neanche l'antiatlantismo c'entra, non è certo quello il motore che spinge alla solidarietà per quel popolo. c'è già abbastanza materiale così.
Re:Guerra in Medio Oriente
« Risposta #1761 il: 21 Ott 2023, 05:18 »
Kelly, disputa  vecchia. La citazione non dimostra nulla.
Quella fonte, di cui estrapoli fuori contesto un minuscolo frammento, contiene altre informazioni e ne qualificano e contestualizzano il contenuto. Poi, la fonte nel suo complesso va inserita nel contesto storico di riferimento: l’aggressione repentina e immotivata della coalizione araba in danno del neonato Stato, nel quale si stava istituzionalizzando nell’esercito in costruzione quella milizia nata circa vent’anni prima per difendere gli emigranti ebrei da persecuzioni, aggressioni e innumerevoli attentati commessi dagli arabi. Gli storici, prevalentemente, non ne traggono affatto le conclusioni che pensi. Ovviamente, Pappè escluso.
E poi io dico come sia possibile attribuire agli Ebrei del 48’, sballottati dai venti della persecuzione dai quattro angoli del mondo, una coscienza collettiva, una volontà  egemonica è distruttiva, come fossero uno sciame di cavallette su un campo di grano.
Certo che avevano una coscienza collettiva e certo che avevano un progetto, ma già dalla fine dell'800'.
Ing lo storico non trae conclusioni: lo storico cerca documenti e dati e li mette a confronto.
Forse non hai letto Benny morris e gli altri cosiddetti revisionisti, e da quello che scrivi non conosci Theodore Herzl e il circolo di Vienna.
"L'aggressione repentina e immotivata" cosa?
Gli europei hanno voluto espiare le atrocità del nazismo a scapito di un altro popolo, hanno "assegnato" uno stato dal nulla, hanno permesso atti di terrorismo e di pulizia etnica, questa è stata la Nakhba: il terrore applicato a una popolazione arretrata e contadina, bande criminali che appiccavano fuoco a interi villaggi e dopo li radevano al suolo.
5.5 milioni di palestinesi profughi tra Libano Siria Egitto Giordania e gli altri paesi arabi.
Secondo la filosofia sionista gli arabi sono tutti uguali, per cui i palestinesi dovevano spostarsi un po più in là, tanto c'era un sacco di terra tutto intorno. Dovevano fare spazio, perchè quella era la loro terra promessa.
Studia la storia, ING, lascia perdere Pappè, ce ne sono tanti di storici rigorosi e accurati, sempre se vuoi guardare la realtà in faccia e non raccontarti le favolette da tg1.

Offline FatDanny

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Re:Guerra in Medio Oriente
« Risposta #1762 il: 21 Ott 2023, 08:31 »
sei sicuro sicuro che io abbia fatto questo?
oppure è quella cartina postata a farlo?


La cartina mostra l'area, progressivamente estesa, su chi lo stato di Israele ha esercitato il suo dominio. Quindi no, non è la cartina a farlo.


Il sionismo svela la sua natura proprio grazie alle sue origini, a quando è nato.
Proprio per il fatto di non essere nato in risposta alla Shoah ma nell'800 assieme agli altri nazionalismi di merda. Non è certo un progetto di autotutela degli ebrei, per quanto così sia spacciato.
Cessi i tedeschi, cessi gli italiani, cessi gli israeliani, non faccio distinzioni di sorta. Il germe della merda è presente in tutti e tre, per quanto meno negli italiani per una semplice congiuntura: può essere vista in parte come dinamica anticoloniale (seppur gestita da frange ultramoderate, cosa che caratterizzerà in negativo tutta la storia d'Italia in prima battuta generando clientele, sproporzioni enormi a livello territoriale, un borghesia parassita e schifosa, ben lontana da quella anglosassone).


La Shoah ha dato credibilità all'opzione politica per ovvie ragioni.
Ma come i debiti di guerra hanno dato credibilità al revanscismo tedesco e poi al nazismo.
Come la vittoria mutilata l'ha data al fascismo assieme alla paura nella borghesia italiana generata dal biennio rosso.
Fino a quel momento gli inviti sionisti a raggiungere la terra santa avevano meno adesioni di un campo estivo di CasaPound.
Qui in occidente si scambia il fenomeno che ha dato credibilità ad un progetto nazionalista con la sua causa. Finendo per riconoscere un diritto di autodeterminazione STATALE ad una religione che non sta né in cielo né in terra. Perché aprirebbe questioni gigantesche per tutti gli altri professino un credo tolti... Proprio gli arabi, paradossalmente i quali hanno stati teocratici.

(Fermo restando che per me il diritto di autodeterminazione vige ovunque e quindi non è la forma stato a garantirlo, semmai precisi ambiti al suo interno, vedi prima costituzione sovietica in cui nonostante le falsità storiche riportate del comunismo antireligioso veniva data ampia autonomia alle confessioni in tema di educazione, festività, giorni di riposo, forme organizzative comunitarie ecc.
Questa è autodeterminazione, non che ognuno si fa il suo stato. Per la miseria)

Offline genesis

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23909
Re:Guerra in Medio Oriente
« Risposta #1763 il: 21 Ott 2023, 09:09 »
La domanda è: ma la Palestina vuole davvero essere uno stato?
Al netto di tutte le nefandezze di Israele, cosa ha fatto la Palestina per cercare di farsi riconoscere come stato?

La risposta è Sì, lo vogliono, ma in che modo ?
Buona parte di loro, la dirigenza, chi comanda vuole la distruzione dell'entità sionista (neanche la chiamano per nome e cognome) e la creazione di un unico stato palestinese dalla terra al mare.
Prima animati da un furore solo ideologico, adesso col fondamentalismo religioso.
E' questo il problema, quello che molti di noi non vogliono affrontare nascondendo la testa sotto la sabbia.
Se si fosse applicata l'ipocrita mentalità occidentale si sarebbe arrivati a un compromesso, prima o poi, si sarebbe accettata la spartizione del 1948, per dire.
Un qualsiasi compromesso negativo, brutto sporco e cattivo ? Intanto ti creavi uno stato, davi pace, speranza e futuro alla tua gente.
E saresti stato inattaccabile.
E invece no, si è voluto il tutto o niente.
Avessimo ragionato così in Europa avremmo avuto una guerra al giorno dal 1945 a oggi: la Slesia e suoi abitanti, per esempio, valgono forse meno della Palestina ?
Guardate che non si sta parlando di territori enormi: l'attuale Israele e più piccolo del Piemonte, come dimensioni stiamo parlando di un ipotetico conflitto tra Piemonte e Lombardia.
Avverto FD, KS e gli altri: non postate link, non elencate torti o ragioni perché non è questo il punto.

Il punto non è il bene o il male, la ragione o il torto ma accettare il compromesso perché, come diceva Amos Oz (citato in un link), il compromesso è vita.
Compromesso che gli israeliani avrebbero accettato, figuratevi se a quelli della dolce vita di Tel Aviv gli importa del pezzetto di terra in più o in meno o dei coloni ortodossi, adesso non lo accettano più, chiaramente.
Tu mi vuoi distruggere ? E io ti distruggo piano piano, con gli insediamenti dei coloni in Cisgiordania.
Tutto questo, insieme alla nascita di Hamas, ha fatto perdere i consensi alla causa palestinese: niente compromessi, o tutto o niente.

C'è un altro aspetto da considerare: in Israele c'è stato un cambiamento demografico.
Si riproducono solo gli ortodossi e gli ultra ortodossi, a botte di 8-12 figli a coppia, mentre i laici hanno un tasso di riproduzione europea.
Anche questo ha portato all'orribile governo attuale.

Non vedo soluzioni pacifiche all'orizzonte, vedo l'erigersi di un solo stato.
Califfato islamico palestinese o grande Israele ortodossa.
Mala tempora currunt.

P.S.: Lette tante inesattezze storiche e ipotesi utopistiche in queste pagine...

Offline FatDanny

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37445
Re:Guerra in Medio Oriente
« Risposta #1764 il: 21 Ott 2023, 09:27 »
Genesis ti racconti le favole. Ma proprio favole.
Gli israeliani che accettano il compromesso per la bella vita a tel Aviv, gli arabi estremisti del "tutto o niente". Ma tu davvero ci credi?
Io spero di no, altrimenti hai una visione della situazione che è simile ad un cartone giapponese in cui manca solo il robot israeliano che li difende dai meganoidi.
Tu parli di inesattezze storiche? Tu che spacci favole colonialiste?

1) ambedue le società non sono omogenei astratti.
Le componenti sono tanto sociali quanto religiose. Le colonie sono state una valvola di sfogo fondamentale per la forza lavoro in eccesso e per chi a tel Aviv non faceva una così bella vita. Un po' come sempre nella storia, per altro. Dire che vi avrebbero rinunciato è assolutizzare il modo di vedere di una specifica componente borghese della capitale.

2) anche sul fronte arabo dire che fosse "tutto o niente" è una cazzata.
Il fronte arabo per lungo tempo ha detto "Palestina una e laica, plurinazionale". Che per me ancora oggi resta la soluzione più sensata, altro che integralismo.
Poi vuoi chiamarla "Israele una e laica"? Va benissimo, anche se il nome già denota che tanto laica non è, ma il punto è il concetto.
Poi per almeno tre decenni la parola d'ordine della maggioranza araba è stata "due popoli due stati", tanto che la assumemmo anche noi filopalestinesi.
Formula che di per sé riconosce Israele, non diciamo cazzate per favore. Che altrimenti due stati quali sarebbero?
Hai visto progressi in quegli anni da parte israeliana? No, continuava a ripetersi la sua favoletta perché questo le era funzionale a mantenere il punto 1)

3) cosa minchia c'entra la Slesia che è terra di confine contesa tra due formazioni statali confinanti con un territorio in cui tutto d'un tratto migliaia di europei hanno inteso colonizzare e dire "ok questo è il territorio del nostro stato"?
Il paragone lo puoi fare con gli USA, con le colonie asiatiche o africane non con la Slesia!
Fare finta che Israele non sia uno stato coloniale e che gli israeliani siano Li da sempre o che sia la loro terra basando il tutto su una cazzata storica quale la diaspora in età antica è una roba risibile.
Favole. Favole. Favole. Le tue, non quelle degli altri.
Gli ebrei dei tempi romani sono gli attuali arabi, perché buona parte della popolazione, come sempre accade nelle conquiste, si converte. Se non subito nell'arco delle generazioni. Pensare che gli israeliti del tempo abbiano abbandonato la Palestina in massa è una roba analoga a fare di una favola realtà.
Non solo non ci sono prove. Ma ce ne sono a smentita!

Poi, io che sono immensamente aperto di vedute in fatto di migrazioni (a differenza dei destri) ti dico che chiunque deve poter vivere dove vuole e se una massa di persone desidera vivere su una terra che considera santa deve poterlo fare. Ma in punta di piedi e con grande rispetto per chi era lì, non come facciamo noi e come abbiamo sempre fatto, dai monti appalachi al delta del Gange.
Raccontandoci storie come quella che hai appena riportato, il perfetto esempio dellautonarrazione coloniale europea. Quello che ci fa meritare di essere poi cacciati a fucilate dai movimenti anticoloniali
Re:Guerra in Medio Oriente
« Risposta #1765 il: 21 Ott 2023, 09:46 »
Rapporto unicef: in due settimane a Gaza uccisi 1600 bambini.
MILLESEICENTO BAMBINI.
Re:Guerra in Medio Oriente
« Risposta #1766 il: 21 Ott 2023, 09:55 »
La risposta è Sì, lo vogliono, ma in che modo ?
Buona parte di loro, la dirigenza, chi comanda vuole la distruzione dell'entità sionista (neanche la chiamano per nome e cognome) e la creazione di un unico stato palestinese dalla terra al mare.
Prima animati da un furore solo ideologico, adesso col fondamentalismo religioso.
E' questo il problema, quello che molti di noi non vogliono affrontare nascondendo la testa sotto la sabbia.
Se si fosse applicata l'ipocrita mentalità occidentale si sarebbe arrivati a un compromesso, prima o poi, si sarebbe accettata la spartizione del 1948, per dire.
Un qualsiasi compromesso negativo, brutto sporco e cattivo ? Intanto ti creavi uno stato, davi pace, speranza e futuro alla tua gente.
E saresti stato inattaccabile.
E invece no, si è voluto il tutto o niente.
Avessimo ragionato così in Europa avremmo avuto una guerra al giorno dal 1945 a oggi: la Slesia e suoi abitanti, per esempio, valgono forse meno della Palestina ?
Guardate che non si sta parlando di territori enormi: l'attuale Israele e più piccolo del Piemonte, come dimensioni stiamo parlando di un ipotetico conflitto tra Piemonte e Lombardia.
Avverto FD, KS e gli altri: non postate link, non elencate torti o ragioni perché non è questo il punto.

Il punto non è il bene o il male, la ragione o il torto ma accettare il compromesso perché, come diceva Amos Oz (citato in un link), il compromesso è vita.
Compromesso che gli israeliani avrebbero accettato, figuratevi se a quelli della dolce vita di Tel Aviv gli importa del pezzetto di terra in più o in meno o dei coloni ortodossi, adesso non lo accettano più, chiaramente.
Tu mi vuoi distruggere ? E io ti distruggo piano piano, con gli insediamenti dei coloni in Cisgiordania.
Tutto questo, insieme alla nascita di Hamas, ha fatto perdere i consensi alla causa palestinese: niente compromessi, o tutto o niente.

C'è un altro aspetto da considerare: in Israele c'è stato un cambiamento demografico.
Si riproducono solo gli ortodossi e gli ultra ortodossi, a botte di 8-12 figli a coppia, mentre i laici hanno un tasso di riproduzione europea.
Anche questo ha portato all'orribile governo attuale.

Non vedo soluzioni pacifiche all'orizzonte, vedo l'erigersi di un solo stato.
Califfato islamico palestinese o grande Israele ortodossa.
Mala tempora currunt.

P.S.: Lette tante inesattezze storiche e ipotesi utopistiche in queste pagine...

Hamas a più riprese ha fatto sapere, in via ufficiosa ma manco tanto, che deporrebbe le armi immediatamente in caso di ritorno ai confini del 67', come da risoluzione onu.
Israele  non solo non accetterà mai i confini del 67', ma non accetta manco quelli attuali.
Piano piano si prenderà tutta Gerusalemme est, e colonizzerà quel che resta di Palestina in west bank.
Non so cosa vogliano fare di Gaza, probabilmente la faranno annettere all'Egitto.
Genesis ricorda sempre chi ha foraggiato per anni Hamas, a partire dagli anni 80, quando c'era l'intifada.
Fino a quel momento le correnti islamiste erano una minoranza.

Offline LaFonte

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Re:Guerra in Medio Oriente
« Risposta #1767 il: 21 Ott 2023, 10:04 »
Se qualcuno di voi ha accesso (tramite biblioteche o simili) alla Gazzetta di Modena, tra ieri e oggi può leggere un interessante siparietto tutto interno alla Lega di Sassuolo.
Un militante del partito marocchino, dopo aver postato varie cose di condanna ad Hamas sul suo instagram nei giorni scorsi, l'altroieri ha messo un post in cui lamentava tipo qua sopra i bambini e i civili massacrati nei bombardamenti israeliani, chiedendosi cosa stavano a fare i governi arabi della regione incluso il suo re (ha il doppio passaporto).
Immediatamente un consigliere regionale della stessa Lega, di Vignola, (che da sempre ce l'ha in generale coi leghisti di Sassuolo) ha mandato un comunicato ai giornali (che l'hanno pubblicato ieri con gran risalto) in cui attaccava Ayoub dicendo che incitava alla guerra santa, che era un terrorista, che bisognava stare con Israele senza condizioni e che contro di lui andavano presi provvedimenti.
Stamattina esce sul giornale una replica del consigliere regionale della Lega di Sassuolo che dà al suo collega del poveretto, che difende la libertà di pensiero e di espressione di Ayoub e che ribadisce che si può condannare Hamas e allo stesso tempo essere vicini alle vittime innocenti di ogni conflitto.
E la segretaria della Lega ha concluso dichiarando che non solo non avvierà procedimenti disciplinari ma sicuramente lo candiderà alle prossime elezioni comunali.

Offline Aquila1979

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Re:Guerra in Medio Oriente
« Risposta #1768 il: 21 Ott 2023, 10:30 »
La cartina mostra l'area, progressivamente estesa, su chi lo stato di Israele ha esercitato il suo dominio. Quindi no, non è la cartina a farlo.

La cartina è una cartina politica.
Suggerisce che ci sia Israele e che tutto il resto fosse Palestina.
Con tutto ciò che ne consegue
Re:Guerra in Medio Oriente
« Risposta #1769 il: 21 Ott 2023, 10:51 »
Certo che avevano una coscienza collettiva e certo che avevano un progetto, ma già dalla fine dell'800'.
Ing lo storico non trae conclusioni: lo storico cerca documenti e dati e li mette a confronto.
Forse non hai letto Benny morris e gli altri cosiddetti revisionisti, e da quello che scrivi non conosci Theodore Herzl e il circolo di Vienna.
"L'aggressione repentina e immotivata" cosa?
Gli europei hanno voluto espiare le atrocità del nazismo a scapito di un altro popolo, hanno "assegnato" uno stato dal nulla, hanno permesso atti di terrorismo e di pulizia etnica, questa è stata la Nakhba: il terrore applicato a una popolazione arretrata e contadina, bande criminali che appiccavano fuoco a interi villaggi e dopo li radevano al suolo.
5.5 milioni di palestinesi profughi tra Libano Siria Egitto Giordania e gli altri paesi arabi.
Secondo la filosofia sionista gli arabi sono tutti uguali, per cui i palestinesi dovevano spostarsi un po più in là, tanto c'era un sacco di terra tutto intorno. Dovevano fare spazio, perchè quella era la loro terra promessa.
Studia la storia, ING, lascia perdere Pappè, ce ne sono tanti di storici rigorosi e accurati, sempre se vuoi guardare la realtà in faccia e non raccontarti le favolette da tg1.

Credo che tu sappia poco o nulla del progetto sottostante la prima Aliyah.
E poi Kelly, guarda che è proprio “Vittime” una fonte che ho citato, non Yoav Gelber. A me pare che tu citi Wikipedia. La tesi di cui parli senza alcun approfondimento, comunque,  è minoritaria.
Re:Guerra in Medio Oriente
« Risposta #1770 il: 21 Ott 2023, 10:58 »
Credo che tu sappia poco o nulla del progetto sottostante la prima Aliyah.
E poi Kelly, guarda che è proprio “Vittime” una fonte che ho citato, non Yoav Gelber. A me pare che tu citi Wikipedia. La tesi di cui parli senza alcun approfondimento, comunque,  è minoritaria.
Si vede che l'hai letto molto male, ing.
In quel libro c'è (quasi) tutto

Offline Aquila1979

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Re:Guerra in Medio Oriente
« Risposta #1771 il: 21 Ott 2023, 11:03 »
A me pare che tu citi Wikipedia.

Questa è cattiva.
Re:Guerra in Medio Oriente
« Risposta #1772 il: 21 Ott 2023, 11:08 »
Si vede che l'hai letto molto male, ing.
In quel libro c'è (quasi) tutto

Ma non certo con argomenti fondati su quelle 10 righe (su 75 pagine) che citi.  E la tesi di fondo  di Benny Morris - per altro non uniforme negli anni e nel tempo ridimensionata e iremdotata   dal suo stesso autore - non è verità, ma per l’appunto tesi.

Offline Gio

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Re:Guerra in Medio Oriente
« Risposta #1773 il: 21 Ott 2023, 11:08 »
Quando li hanno messi lì (perchè nella sostanza di questo di tratta), in Europa nessuno li voleva (Stalin incluso), avevano appena visto morire 6 milioni dei loro, molti di loro erano stati appena espulsi e depredati dai paesi arabi in cui si trovavano (paesi arabi in cui c'era chi aveva appena sostenuto il nazismo ed il fascismo), appena arrivati sono stati attaccati per essere nuovamente cancellati dalla faccia della terra. Era estremamente difficile essere gentili, per le stesse identiche ragioni per cui oggi è comprensibile che un palestinese diventi un terrorista.
Non è che il contesto vale solo quando conviene.

Io penso valgano per Israele molte delle considerazioni che si fanno per i palestinesi. È costretto, da sempre, ad essere più forte per non essere spazzato via. Questo non  giustifica alcuni abusi, ma anche io se vivessi in un mondo in cui tutti quelli che ho intorno non vedono l'ora di farmi sparire ...

Offline LaFonte

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Re:Guerra in Medio Oriente
« Risposta #1774 il: 21 Ott 2023, 11:20 »
La cartina è una cartina politica.
Suggerisce che ci sia Israele e che tutto il resto fosse Palestina.
Con tutto ciò che ne consegue

Scusa eh ma il punto non è cosa ci fosse prima, ma CHI c'era prima e dove viveva e si amministrava come gli pareva. La cartina mostra da dove è stato espulso/privato dell'autodeterminazione chi c'era prima. Cosa dovrebbe mostrare? Il mondo arabo? Il mondo intero? Se il senso è mostrare che c'è posto altrove, allora io ti dico che una soluzione possibile e accettabile potrebbe essere l'espatrio, verso dove gli va, dei palestinesi, purchè PAGATA dagli israeliani. Se ne vanno ma gli israeliani, che gli hanno tolto case e terra, gli danno i mezzi per rifarsi un futuro altrove. Altrimenti troppo comodo dire che hanno fatto male i conti, non accettato una decisione presa dai loro padroni inglesi, e mò si arrangiano (e a loro ci deve pensare qualcun altro... a che titolo???).
Il problema dei sionisti è che negano alla radice l'esistenza di qualsivoglia popolazione o forma giuridica in quella zona. Ma gli ebrei arrivati da mezzo mondo non hanno occupato l'antartide sloggiando i pinguini. Proprio come gli inglesi non hanno sloggiato i bufali in nordamerica.

Gio, non c'era solo l'opzione Palestina. Ricordo di aver letto che un leader africano (in Etiopia? Non ho tempo di verificare) aveva offerto un'area agli ebrei, che però preferirono la Palestina dove non li volevano.
Ma il punto vero è che il problema c'è OGGI. E oggi sento troppi ebrei italiani dire "che vogliono? Han perso tutte le guerre fino ad oggi, se ne vadano, Hanno perso tempo fa l'occasione di accettare un compromesso". Invece NO, non hanno mai accettato la sconfitta, non si sono mai rassegnati, e si andrà avanti fino allo sterminio di una delle due popolazioni se non si arriva a una pace giusta! Allora lo si dica chiaro: li ammazziamo tutti. Però non si stupiscano se poi la gente li schifa, e non comincino a fare le vittime gridando all'antisemitismo.
Re:Guerra in Medio Oriente
« Risposta #1775 il: 21 Ott 2023, 11:26 »
Ma non certo con argomenti fondati su quelle 10 righe (su 75 pagine) che citi.  E la tesi di fondo  di Benny Morris - per altro non uniforme negli anni e nel tempo ridimensionata e iremdotata   dal suo stesso autore - non è verità, ma per l’appunto tesi.


Ah quindi neanche Morris va bene, ok!
(Uno poi sionistissimo tra l'altro)
Re:Guerra in Medio Oriente
« Risposta #1776 il: 21 Ott 2023, 11:31 »
Rapporto unicef: in due settimane a Gaza uccisi 1600 bambini.
MILLESEICENTO BAMBINI.

Dal punto di vista occidentale, trattandosi di bambini palestinesi, le vittime vanno moltiplicate per 0.1

Stanno continuando ad annaffiare la pianta dell'odio, da oggi a Gaza ci sono almeno 1.600 ex-genitori e nuovi terroristi
Re:Guerra in Medio Oriente
« Risposta #1777 il: 21 Ott 2023, 11:49 »
"dopo la guerra la questione della terra d'Israele e quella degli ebrei dovrebbero essere poste al di là della cornice dello "sviluppo".
Detto tra noi: deve essere chiaro che non c'è posto per tutti e due i popoli in questo paese. Nessuno "sviluppo" ci porterà più vicino allo scopo di essere un popolo indipendente in questo paese. Se gli arabi lo lasciano il paese sarà più grande e disponibile per noi. E se gli arabi restano il paese rimarrà piccolo e miserabile. Quando la guerra sarà finita con la vittoria degli inglesi e quando i giudici siederanno sul trono della legge, la nostra gente dovrà portare le sue richieste e le sue rivendicazioni al loro cospetto: l'unica soluzione è Eretz Israel, o al limite Eretz Israel occidentale, ma senza gli arabi!
Non c'è spazio per i compromessi su questo punto!
Finora l'impresa sionista, per quel che riguarda la preparazione del terreno e la creazione delle premesse di uno stato ebraico andava bene per i suoi tempi e poteva essere portata avanti con gli acquisti di terre, ma questo non porterà allo Stato di Israele: esso deve nascere improvvisamente come la Salvazione, e non c'è altro modo se non quello di trasferire gli arabi nei paesi confinanti, TRASFERIRLI TUTTI!; e, eccetto forse per Betlemme, Nazareth e la città vecchia di Gerusalemme, NON DOBBIAMO LASCIARE UN SINGOLO VILLAGGIO, UNA SINGOLA TRIBÙ!
Il processo di trasferimento della popolazione deve essere diretto verso l'Iraq, la Siria e la Transgiordania.
A questo scopo troveremo il denaro, molto denaro.
Solo così il paese sarà in grado di assorbire milioni di nostri fratelli, e la questione ebraica sarà risolta in modo definitivo una volta per tutte.
Non c'è altra soluzione.


Joseph Weitz, direttore dal 1912 del Jewish National Fund, 19/12/1940.


Da wikipedia:
Il Fondo Nazionale Ebraico (in ebraico: קרן קימת לישראל, Keren Kayemet LeYisrael) (a volte abbreviato in קק״ל, KKL, pronunciato KaKal) fu fondato nel 1901 a Basilea per comprare e sviluppare terra nella Palestina ottomana (l'attuale Israele) per l'insediamento degli ebrei. Il Fondo è un ente non profit dell'Organizzazione sionista mondiale [1] e ha poteri para-statali.[2

Re:Guerra in Medio Oriente
« Risposta #1778 il: 21 Ott 2023, 11:51 »
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Offline Warp

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Re:Guerra in Medio Oriente
« Risposta #1779 il: 21 Ott 2023, 12:02 »
Comunque la UVDL sta facendo più danni della grandine.
Come riporta questo giornale (di buon livello) fiammingo lo scontro con Michel è evidente. Ursula è andata in israele senza informare i capi di governo e con un messaggio diverso da quello che era uscito dalla riunione dei ministri degli esteri rappresentati da Michel.
Credo che la UE non sia mai stata cosi irrilevante e inefficiente come in questi tempi, eppure io pensavo che dopo Juncker non si potesse fare di peggio (anche se pensavo lo stesso dopo Barroso)
Dopo Prodi il diluvio.

https://www.standaard.be/cnt/dmf20231015_93706791
 

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