secondo me, nonostante abbia fatto 33mila morti in diretta tv fra i palestinesi piu' non so quanti fra gli aid workers, israele non ha cavato un ragno dal buco. a gaza non hanno risolto nulla. hamas restera' dove sta. tolti gli usa, sulla palestina non li sostiene piu' nessuno, nemmeno la RF. gli ostaggi (quelli che non sono morti sotto le bombe) sono ancora li'. una parte della loro avanzatissima economia sta andando in fumo. i loro piani di corridoi alternativi (commerciali, energetici ecc) sono stati tutti sbugiardati. ormai e' chiaro che senza partecipazione massiccia degli usa hanno problemi ad entrare in libano (perche' hizbullah li metterebbe sotto, come gia' successo nel 2006). non sono nemmeno riusciti a silenziare i media arabi a gaza e in west bank (uccisi, minacciati, ecc, stanno ancora la'). possono spianare rafah, ma la loro situazione peggiorerebbe ancora. insomma in 6 mesi non e' cambiato nulla: o coinvolgono gli usa in una guerra su larga scala oppure rischiano di soccombere. con gli houthi e' andata male (l'europa piuttosto che entrare in guerra ha
pagato gli houthi e accettato i costi del re-routing quando gli houthi non si sono fatti pagare; e gli americani hanno smesso di bombardarli praticamente subito per palese inutilita'). a kerman e' andata male (iran e pakistan si sono messi d'accordo e hanno approfittato della cosa per sistemarsi problemi interni). e le provocazioni a iran e hizbullah in libano non hanno funzionato. l'attacco al consolato iraniano di damasco e', per me, solo un altro tentativo di tirare dentro l'iran per costringere gli usa a intervenire. invece l'iran non rispondera', il cerino restera' in mano a israele e i costi che gli usa sosterranno per loro aumenteranno. come pensano di uscirne lo sanno solo loro.