da "Il Manifesto"
"Riteniamo che un evento così gestito e costruito non debba costituire un precedente per l’università pubblica ma un unicum che non si dovrà mai più ripetere» spiegano gli studenti promotori della protesta che chiedono la trasparenza del ritorno economico per l’università; uno spazio autogestito nella fiera per gli studenti; l’accesso libero per chi lavora e studia alla Sapienza. Martedì 13 ottobre è annunciata una mobilitazione e venerdì 16 un corteo da piazza Aldo Moro."
a parte che st'articolo sembra scritto il secolo scorso, ma tant'è. vena polemica OFF
Continuo a pensare che l'Università sia il luogo ideale per MFR. All'università si studia, si ricerca, si sperimenta. Che è quello che facciamo nei nostri FabLab.
Penso pure che sia stata però un'occasione sprecata.
Sarebbe stato incredibilmente interessante organizzare lí non solo una mostra, non tanto uno spettacolo ma una occasione di convergenza tra la ricchezza di discipline, interessi e curiosità che sono presenti nell'università.
Sarebbe stata una cosa veramente in grado di cambiare la vita a molti, creando facilmente i presupposti tangibili per l'emergere di collaborazioni, progetti, docenze, persone che, il giorno dopo, iniziano a fare qualcosa insieme, creando economie e relazioni.
Si sarebbe potuta rendere l'università un posto ancor più vivo, e capace di sollevare l'immaginario di quelli che ci stanno dentro tutti i giorni.
È quello che raccontiamo quando spieghiamo la necessità di creare eventi "ecosistemici", non solo di entertaiment: come può un evento intervenire nell'ecosistema relazionale di un luogo? Questa è una cosa che va progettata appositamente, coinvolgendo e connettendo, non calando dall'alto un "coso".
Purtroppo né Asset né l'Università hanno le capacità adeguate per un compito del genere. In questi giorni mi sto relazionando molto con i promotori della protesta e pensiamo che da questo "conflitto" nascerà uno stimolo alla creazione di una rete cittadina per la democratizzazione crescente del sapere, come del resto noi Roma Makers stiamo già facendo con Officine Zero in particolare e con la rete dei coworking romani.
se qualcuno di voi avrà modo di esserci, ci si vede domani al pratone.