Statue e Public History

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Re:Statue e Public History
« Risposta #240 il: 17 Giu 2020, 14:24 »

e' ot, ma se e' stata condannata a 21 anni mi sa che c'e' ben piu' di quello che dici. mi sa eh. in casi simili a quelli che descrivi non ci sono state condanne cosi' gravi.

Di solito quanto ti danno per omicidio premeditato?
Cmq non è questo il punto, il punto è come la giornalista reitera stereotipi sessisti.

Offline LaFonte

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Re:Statue e Public History
« Risposta #241 il: 17 Giu 2020, 14:26 »
Pure i partigiani avevano ucciso persone innocenti e inermi sulla base di semplici sospetti, spesso infondati, o sotto la spinta di un cieco odio ideologico. Avevano provocato le rappresaglie dei tedeschi, sparando e poi fuggendo. Avevano torturato i fascisti catturati prima di sopprimerli. E quando si trattava di donne, si erano concessi il lusso di tutte le soldataglie: lo stupro, spesso di gruppo.

Quando scriveva ste cose Pansa si basava sui racconti orali, sul sentito dire, o sulla precisa ricostruzione documentale?
Parlo della parte in neretto.

Bè come diceva FD non come strategia di guerra ma episodi singoli ci sono stati. A me viene in mente ad es. Giuseppina Ghersi ma penso che cercando si trovino facilmente anche altri casi
https://www.ansa.it/liguria/notizie/2017/09/14/stuprata-e-uccisa-da-partigiani-e-caso_44c942ee-f59c-4cfe-9c6e-aea5ce509341.html

Offline LaFonte

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Re:Statue e Public History
« Risposta #242 il: 17 Giu 2020, 14:28 »
Di solito quanto ti danno per omicidio premeditato?
Cmq non è questo il punto, il punto è come la giornalista reitera stereotipi sessisti.

Io ormai non mi stupisco più di niente. Una volta su Rai3 avrebbero preso la giornalista e l'avrebbero appesa al muro. Adesso nessuno fiata nè dentro nè fuori la Rai. Tuttapposto, si rincorre la D'Urso e ogni mezzo per solleticare la curiosità morbosa del pubblico va bene.
Re:Statue e Public History
« Risposta #243 il: 17 Giu 2020, 14:30 »
Bè come diceva FD non come strategia di guerra ma episodi singoli ci sono stati. A me viene in mente ad es. Giuseppina Ghersi ma penso che cercando si trovino facilmente anche altri casi
https://www.ansa.it/liguria/notizie/2017/09/14/stuprata-e-uccisa-da-partigiani-e-caso_44c942ee-f59c-4cfe-9c6e-aea5ce509341.html

leggilo tutto il topic
Re:Statue e Public History
« Risposta #244 il: 17 Giu 2020, 14:43 »
Di solito quanto ti danno per omicidio premeditato?
Cmq non è questo il punto, il punto è come la giornalista reitera stereotipi sessisti.


non e' questo il punto lo so, ma di solito in questi casi si tiene conto della situazione che ha portato all'omicidio. dicevo solo questo.

Offline Lativm88

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Re:Statue e Public History
« Risposta #245 il: 17 Giu 2020, 14:46 »
Ma di questo c'è ampia letteratura, Latium , non hai mai visto La Ciociara?
Attenzione però: qui si parlava dei partigiani italiani esclusivamente.

Sì, certo per questo dicevo "i noti motivi". Stavo solo acriticamente dicendo che a seconda di quanto a contatto i civili stanno con persone armate eserciti/partigiani/briganti etc tanto più ci saranno storie simili.
Nell'archivio del Triumvirato Insurrezionale, almeno nella frazione che ho visto, ci sono anche casi di fucilazioni/punizioni di partigiani ordinate dagli stessi capi perché alcuni si erano macchiati di crimini comuni come furti etc.

Qua torniamo però al tema del topic, ovvero l'uso e la cristallizzazione della storia pubblica per una narrazione necessaria in quel momento.
Essendoci cristallizzazione e banalizzazione di eventi (o anche santificazione ma non mi riferisco alla Resistenza) c'è ampio margine di manovra per revisionisti "in mala o buona fede" nel prendere il singolo episodio contrastante con la narrazione dominante e farne un caso.

In alcuni casi è positivo, in altri è strumentalizzazione simile ma di segno opposto della narrazione che si vuole attaccare.
Re:Statue e Public History
« Risposta #246 il: 17 Giu 2020, 14:56 »

non e' questo il punto lo so, ma di solito in questi casi si tiene conto della situazione che ha portato all'omicidio. dicevo solo questo.

La violenza del marito è ampiamente documentata.
Lei è andata in ospedale più di una volta con lesioni gravi, tra cui frattura del naso.

Online cartesio

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Re:Statue e Public History
« Risposta #247 il: 17 Giu 2020, 17:51 »
Adler ti risulta che i partigiani italiani si siano resi colpevoli di stupro durante la Resistenza?
Mi puoi citare qualche esempio?

Vedete perché i libri di Pansa avevano un senso?

Se tuttora c'è chi in perfetta buona fede chiede se i partigiani avessero fatto brutte cose, è segno che i lavori degli storici non bastano, ci vuole qualcosa di più.
Quella di Pansa non è ricerca storica, è divulgazione. Come quella di certi scrittori specializzati nel parlare di scienza. Non occorre essere un paleontologo per scrivere di dinosauri.

Per questo dire che altri avevano scritto degli stessi argomenti con più rigore e competenza di Pansa è banale, nel migliore dei casi. Hawking era più competente di Piero Angela, ma Angela ha fatto un lavoro importante ed utile.
Re:Statue e Public History
« Risposta #248 il: 17 Giu 2020, 18:07 »
Vedete perché i libri di Pansa avevano un senso?

Se tuttora c'è chi in perfetta buona fede chiede se i partigiani avessero fatto brutte cose, è segno che i lavori degli storici non bastano, ci vuole qualcosa di più.
Quella di Pansa non è ricerca storica, è divulgazione. Come quella di certi scrittori specializzati nel parlare di scienza. Non occorre essere un paleontologo per scrivere di dinosauri.

Per questo dire che altri avevano scritto degli stessi argomenti con più rigore e competenza di Pansa è banale, nel migliore dei casi. Hawking era più competente di Piero Angela, ma Angela ha fatto un lavoro importante ed utile.

Pansa divulgatore? Pansa è un mistificatore e i suoi libri meritano di marcire nelle tristi librerie dei criptofasci che se li bevono.
Hawking e Piero Angela, ma guarda che tocca sentire.

Offline pan

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Re:Statue e Public History
« Risposta #249 il: 17 Giu 2020, 18:32 »
Vedete perché i libri di Pansa avevano un senso?

Se tuttora c'è chi in perfetta buona fede chiede se i partigiani avessero fatto brutte cose, è segno che i lavori degli storici non bastano, ci vuole qualcosa di più.


Non credo sia così automatico come discorso, però. A volte tesi alternative negative possono essere portate avanti per tentare di equiparare o sminuire le proprie colpe, sia nella Storia che nella vita quotidiana.

Offline carib

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Re:Statue e Public History
« Risposta #250 il: 17 Giu 2020, 19:13 »
Mi spiace cartesio ma sono completamente in disaccordo.
Quel lavoro di pansa, giornalisticamente, ha lo stesso spessore, valore e credibilità di un post di salvini su Facebook.
Come un qualsiasi meme propagandistico è stato pianificato a tavolino per "confermare" a un pubblico ben preciso quello che voleva sentirsi raccontare sulla guerra di Liberazione.
Mistificazione pura e revisionismo, altro che divulgazione.

Offline LaFonte

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Re:Statue e Public History
« Risposta #251 il: 17 Giu 2020, 19:53 »
Il problema è che se da una parte c'è solo Pansa e dall'altra c'è solo gente per cui tutti i partigiani erano solo santi, non se ne esce. Perchè nessuna delle due narrazioni è neanche lontanamente vicina al vero (e lo dice una che ha avuto parenti partigiani e ha sentito storie da loro).
Purtroppo gli storici veri non si azzardano a uscire da una ristrettissima nicchia quando parlano del tema perchè non vogliono finire impallinati da nessuna delle due parti, non ne vale la pena, quindi restano solo versioni ideologizzate e strumentali dei fatti di allora.
Invece a distanza di così tanto tempo si potrebbe anche cominciare a raccontare con più serenità quel che accadde. Era guerra per la miseria, e in guerra per definizione si comettono cose brutte, sia deliberatamente che per errore-eccesso.
Re:Statue e Public History
« Risposta #252 il: 17 Giu 2020, 20:11 »
Il problema è che se da una parte c'è solo Pansa e dall'altra c'è solo gente per cui tutti i partigiani erano solo santi, non se ne esce.

Ma perché invece di ripetere a pappagallo i luoghi comuni da salotto di Bruno Vespa, la letteratura partigiana non la leggete per davvero?
Fenoglio, Vittorini, Pavese, Meneghello, Cassola, ma anche Bocca, Bentivegna, dove diavolo li vedete sti partigiani tutti descritti come santi, a parte in qualche televendita di Natale dei libri di Pansa?

Offline LaFonte

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Re:Statue e Public History
« Risposta #253 il: 17 Giu 2020, 21:24 »
Ma perché invece di ripetere a pappagallo i luoghi comuni da salotto di Bruno Vespa, la letteratura partigiana non la leggete per davvero?
Fenoglio, Vittorini, Pavese, Meneghello, Cassola, ma anche Bocca, Bentivegna, dove diavolo li vedete sti partigiani tutti descritti come santi, a parte in qualche televendita di Natale dei libri di Pansa?

Io l'ho letta, ma ai giovani d'oggi non la fanno leggere (non leggono praticamente nulla) e su tv e giornali c'è solo retorica condita di retorica. E appena uno prova ad accennare a un sì però c'è anche altro viene sommerso di anatemi dalla qualunque, ANPI in primis.

Offline TomYorke

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Re:Statue e Public History
« Risposta #254 il: 17 Giu 2020, 22:49 »
Ma perché invece di ripetere a pappagallo i luoghi comuni da salotto di Bruno Vespa, la letteratura partigiana non la leggete per davvero?
Fenoglio, Vittorini, Pavese, Meneghello, Cassola, ma anche Bocca, Bentivegna, dove diavolo li vedete sti partigiani tutti descritti come santi, a parte in qualche televendita di Natale dei libri di Pansa?

Esatto!!
Madonna santissima veramente oh

Io l'ho letta, ma ai giovani d'oggi non la fanno leggere (non leggono praticamente nulla) e su tv e giornali c'è solo retorica condita di retorica. E appena uno prova ad accennare a un sì però c'è anche altro viene sommerso di anatemi dalla qualunque, ANPI in primis.

No guarda, se mi vuoi dire che i giovani d'oggi sono intrisi di retorica comunista, me arrendo.

Offline carib

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Re:Statue e Public History
« Risposta #255 il: 17 Giu 2020, 23:45 »

No guarda, se mi vuoi dire che i giovani d'oggi sono intrisi di retorica comunista, me arrendo.
:=))

Offline carib

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Re:Statue e Public History
« Risposta #256 il: 18 Giu 2020, 00:16 »
Sul "Il Giornale" del 24 ottobre 1980 Montanelli scrisse di aver saputo, undici anni prima, cioè subito dopo la strage di Piazza Fontana, che Pinelli fosse un informatore della polizia e avesse confidato al commissario Calabresi che gli anarchici stavano preparando “qualcosa di grosso”. Quando avvenne la strage non resistendo all’idea che i suoi compagni lo qualificassero come delatore, si sarebbe suicidato gettandosi dalla finestra...
Inutile dire che erano tutte menzogne.
Chiamato a rispondere delle sue affermazioni in tribunale Montanelli dovette più volte chiedere scusa, ammettere di essersi sbagliato, di aver capito male, di non essersi espresso bene, di essersi inventato di sana pianta particolari rilevanti. Di fronte ai giudici ha dovuto rimangiarsi tutto, tanto che il procuratore generale disse "E io che fin da ragazzo l'ho sempre considerata una specie di mito, oggi questo mito è crollato".
"Quando ha scritto non prevedeva, su sua ammissione, di essere interrogato come teste in un pubblico processo...quindi con l'inevitabile conseguenza di essere sbugiardato. In compenso rimetteva in circolazione la tesi a lui cara sulla responsabilità degli anarchici nella strage".
(Claudia Pinelli, dalla bacheca Facebook di Danilo Maramotti)




Tra qualche anno toccherà a pansa

Offline LaFonte

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Re:Statue e Public History
« Risposta #257 il: 18 Giu 2020, 00:28 »

No guarda, se mi vuoi dire che i giovani d'oggi sono intrisi di retorica comunista, me arrendo.

Ma quando mai??? Sono i media che sono pieni di retorica. Ma anche loro non retorica comunista, pura retorica semplicistica "la Repubblica nata dalla Resistenza che trascinò l'intero popolo italiano, movimento tutto buono tutto puro senza un'ombra che sia una e peste colga chi osa dire diversamente". Appena qualcuno dice "bè", giù paginate di interviste e dichiarazioni di istituzioni e anpi e politici e filosofi e quant'altro che si indignano che qualcuno osa sputare sulla Resistenza.
Ma la Resitenza non fu un movimento di tutto il popolo italiano (ma magari lo fosse stato, magari tutti avessero avuto le palle di resistere!! Sai quanti sono saliti sul carro del vincitore mentre fino a un mese prima stavano coi neri o rintanati in cantina) nè fu composto di soli santi. Dirlo non significa spalarci fango o sminuirla, ma apriti cielo anche solo a buttarla lì. Basta vedere qui sopra, figurati sui media.
Re:Statue e Public History
« Risposta #258 il: 18 Giu 2020, 00:42 »
Hanno ragione .

Il 25 aprile deve diventare la giornata dei caduti .

statece .






Offline pan

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Re:Statue e Public History
« Risposta #259 il: 18 Giu 2020, 01:36 »
Appena qualcuno dice "bè", giù paginate di interviste e dichiarazioni di istituzioni e anpi e politici e filosofi e quant'altro che si indignano che qualcuno osa sputare sulla Resistenza.
 Basta vedere qui sopra, figurati sui media.

il problema è chiedersi da dove nasca quel "bè", quale urgenza, sistematica, porti a formarlo, quello sputo.
 

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