Buongiorno legacy fans e a tutti.
Come dicevamo ieri, questa baracconata si è rivelata essere il tentativo estremo di poche società, meno della metà appunto come dicevano ieri fonti inglesi, o meglio del management di queste ultime, di sbattere i pugni sul tavolo, al grido solidale di "senza noi siete il nulla", per assicurarsi i fondi necessari a ripianare il disastro in cui gli stessi top magnager hanno trascinato i suddetti club.
Torneranno alla carica: può darsi, di sicuro non con queste modalità e soprattutto non coi centri di gravità del "ridiculo" (cit. Marca) tentativo attuale. Woodward è ito, Perez ha 80 anni e può serenamente godersi la pensione, Laporta ha scaricato sui soci facendo finta che l'azionariato popolare conti qualcosa, Marotta si è tirato fuori.
Resta uno solo a muoversi nelle sabbie mobili. Uno che ha vinto in Italia con la Juve, cosa per carità mai riuscita a nessuno nella storia, devastandone i conti e con una strategia suicida, contando poi sul presunto club privè dei super ricchi che al momento giusto gli avrebbe salvato il culo.
Pure qui dentro avevamo immaginato che non fosse possibile si imbarcassero in qualcosa del genere senza garanzie, senza spalle coperte ecc., e sono crollati in mezza giornata.
Leggevo stanotte sul forum dei non colorati
Ma è possibile che abbiano messo in pista tutto questo progetto senza considerare gli scenari possibili e senza le opportune garanzie?
Sembra proprio così e se lo fosse sarebbe un marchio di incompetenza indelebile.
Quante volte ci siamo fatti questa domanda?
Prendiamo CR7 "Ma vuoi che non abbiano un piano industriale coi supercontroca22i per rientrare veloce e easy? Ti pare che Andrea non ha pensato a tutto?"
Risultato: disperate plusvalenze ogni estate, sennò non ce la facciamo.
Prendiamo Pirlo "Ma vuoi che non abbiano pensato a come sostenerlo, come guidarlo, come proteggerlo nel suo primo anno?"
Risultato: Pirlo sembra un coniglietto lasciato solo sotto la pioggia.
Facciamo la Superleague...
Mi pare che si debba ormai dolorosamente ammettere che Andrea più facilmente si che no si fa sorprendere dagli eventi con una mano davanti e una dietro.
Non portasse il cognome che porta, gli si darebbe dell'inadeguato senza pensarci mezzo secondo in più, e avanti il prossimo.
C'è quindi una manifesta incapacità gestionale dietro, aggravata dalla persecuzione di interessi propri mentre il suddetto ovino ricopriva incarichi ufficiali in Lega; e come può mancare la nota di simpatia del "tanto vinciamo sempre noi gnè gnè". Ignorante, supponente e a cazzi propri, il prototipo dello juventino medio
Presumo che a breve il giocattolo sarà affidato a chi ha competenze vere per rimetterlo in sesto, sperabilmente con una bella cura lacrime, sangue e caputo centravanti, e AA sarà costretto a diventare AAAAAA per cercarsi un nuovo lavoro: per iniziare, uno stage a villa San Sebastiano non sarebbe male, sicuro da Lotito ha tutto da imparare
Penso che spesso li facciamo molto più intelligenti di quello che sono. E' gente che non è in grado di compilare una lista seguendo semplici regole. Che acquista giocatori che costano milioni e si scorda di mettere il loro nome in una lista uefa. E chiaramente non si applica solo al caso della juve.
Sempre il guardian ieri riposta tweet di persone che lavorano nell'economia del calcio.
In breve, in genere gli amministratori del calcio non sono molto intelligenti, tendono ad essere selezionati da una categoria troppo stretta (uomini bianchi, spesso figli di amministratori delegati, a volte ex giocatori). Chiunque lavora un po' nel mondo del calcio si rende conto che come il petrolio è parte integrante dell'industria del petrolio, la stupidità è parte integrante dell'industria del calcio.
Simon Kuper@KuperSimon
1. We say in Soccernomics: "Anyone who spends any time inside football soon discovers that just as oil is part of the oil business, stupidity is part of the football business."
2. . Related to this: a fellow football writer once told me he'd tried and failed to do business with a legendary English football institution. He said, "I can work with crooks, and I can work with stupid people. But I can't work with stupid people who think they are crooks."
3. It's that uniquely football mixture of stupidity plus greed that we saw in action this week.
4. Related: football is an industry where practically everyone in a boardroom is a white man, so the talent pool they are drawing from is not large. There's also a fast track for ex-players, sons of senior officials, people's mates etc where intelligence is not a criterion
5. More on the football/stupidity thread: one club president told me that ex-players who get executive jobs don't understand office work, e.g. even the basic concept of working 8-hour days. My response would be: 'So don't hire ex-players.' But fans and media love it when you do
6. That's the basic weirdness of the football industry. On the field, it's pure meritocracy. There are no bad professional footballers. (I hear your jokes, but really, there aren't.) But off the field: zero quality control, many mediocrities in top jobs (including some coaches)