Sugli errori di ortografia.
Proprio stamattina facevo fare a mia figlia un esercizio di grammatica sulla distinzione tra i suoni gn e ni, compiti per le vacanze estive. Mi ha sorpreso con un "calabriniere" che mi ha lasciato di stucco, in un contesto di comprensione dell'esercizio comunque buona.
Come dice pan, una buona razione quotidiana di dettati indubbiamente risolverebbe il problema ma l'insegnamento dell'italiano a me sembra cambiato rispetto ai miei tempi ma non mi pare l'unico punto della questione. Per dire, mia figlia è una bambina che libri ne legge ma a me pare che nella lettura la sua attenzione non sia rivolta a queste cose. Vabbè, discorso complicato. Certo che a ogni svarione a me dentro parte il bestemmione, fuori recito la parte di quello trafitto da una pugnalata o da una improvvisa fitta di dolore per non arrabbiarmi con lei e farle capire l'errore.
E comunque, per saltare di palo in frasca, i correttori automatici sono uno psicodramma vero.