Su Marelli: con l'uscita dell'altra sera si è smascherato.
In realtà io credo alla sua buona fede, penso che abbia un'impostazione mentale sbagliata e non se ne renda conto.
Anni fa vidi dei video in cui analizzava nel dettaglio le partite della giornata e, al di là del giudizio sui singoli episodi, mi colpì sentirlo dividere le partite in fasce d'importanza, non tanto in base a criteri di classifica, ma a seconda di quanto seguito hanno le squadre che si affrontano. La sostanza è che secondo lui per un arbitro è peggio sbagliare a danno di una squadra con tanti tifosi che di una che ne ha pochi. Non l'ha detto così esplicitamente, ma era abbastanza chiaro, almeno a me.
Tornando all'altra sera: non ha semplicemente detto "per me l'arbitro ha sbagliato", gli è uscito fuori l'animale, mi viene da pensare che si sia sentito toccato nel vivo. Era offeso (offeso da che?, verrebbe da domandarsi).
Io sono sempre stato per il sorteggio integrale, per me ogni partita ha la stessa importanza. Ho sempre pensato che l'arbitro debba rendere un servizio e non sentirsi attore dello spettacolo.
Non credo che Marelli sia un'eccezione, non tra gli arbitri, e mi allargo a dire nemmeno tra i cittadini italiani. Sì, sto generalizzando in libertà. Però voglio dire lo stesso che il modo di pensare di Marelli è diffuso e può fare molti danni. La paura, nella voce di Marelli che s'indigna per il mancato annullamento io ho sentito la sua paura di scontentare l'opinione pubblica, questo mostro informe dal quale a volte ci sentiamo governati.