Secondo me c'è una differenza importante fra gli anni 2000 e oggi. Allora mi sento di dire (potrei sbagliare) che una vera minoranza estremista e aggressiva aveva deciso la linea e la imponeva a uno stadio in gran parte costernato. Ci si coabitava senza saper bene cosa fare.
A me pare che, grazie agli eventi politici recenti, i comportamenti, cori e atteggiamenti fasciorazzisti siano più mainstream e coinvolgano una parte più larga del nostro tifo - sebbene siano forse manifestati in maniera più soft nello stadio rispetto al 2000.
Dico questo perché, se fosse vero, non si tratta più di cercare di limitare i danni di (o addirittura escludere) una piccola minoranza non in linea con lo stadio, ma di estirpare un qualcosa che non si può vincere se non lo si vince anche nel resto della città e del Paese. E quindi a me pare più difficile oggi che allora. Per invertire la tendenza che porta i salvini al governo servono lustri, non azioni a medio termine.
Appunto se mi dicessero che eliminando la Lazio si eliminerebbe il razzismo e l'intolleranza farei tranquillamente il sacrificio. Ma questo antifascismo da pagine dello sport mi lascia abbastanza indifferente rispetto ad altri aspetti che mi sembrano meritevole di attenzione e solidarietà.
Voglio dire se per la Gazzetta dello Sport il problema dei fascisti a Piazzale Loreto si risolve con la sospensione della partita e la squalifica della Lazio il problema non é mio ma della Gazzetta che ha visto la favola del Milan di Gattuso sbattere la faccia contro la Lazio. Cazzi loro.
A me interessa che un manipolo di teste di cazzo hanno manifestato a Piazzale Loreto e non c'é stata neanche mezza carica di un netturbino o un vigile urbano. Non era complicato. Non é Lotito che puo' ordinare una carica di Celerini. Spero qui si sia tutti d'accordo.
Questo antifascismo ad squadram mi fa schifo. Lo dico con tutta la sincerità che posso.
E non ha nulla a che vedere con il giudizio che posso avere nei confronti di questi mentecatti rifiuti della società che hanno esposto lo striscione.
E scrivo questo pensando al povero Sean Cox che s'é fatto maciullare la capoccia dai tifosi sbagliati.
Fulvio Bianchi, Enrico Curro', Abbate, Agresti probabilmente anche il vate Gianni Mura manco se lo inculano Sean Cox. Gli piscerebbero sul letto per un seggiolino in tribuna d'onore.
Stemmerde.
Anche loro.
Grazie per avermi risparmiato il dover esprimere quello che penso. Entrambi perfetti.
Aggiungo due cose.
I 23 fermati ieri sera sono già a casa, probabilmente a Roma. 70 individui marciano per Milano, arrivano in prossimità di un luogo sacro dell’antifascismo e mettono in scena uno spettacolo vergognoso. E la digos?
L’altra cosa è un nome, Ivo Bitetti. Figlio di uno dei fondatori della Lazio. Atleta della Lazio. La persona che ha riconosciuto Mussolini a Dongo e lo ha fatto consegnare dai tedeschi in fuga ai partigiani. Lo dice anche “repubblica”, immagino a denti molto stretti, come Fonzie quando cercava di dire “scusa” ...
https://www.repubblica.it/politica/2015/04/25/news/mussolini-112784360/?refresh_ce