La percezione che ho io dopo 40 anni di stadio, in fasi alterne, è che complessivamente, tra i Laziali che "ruotano" intorno allo stadio, le manifestazioni di razzismo/nazismo a maggioranza danno fastidio, il problema è che sono invece tollerabbili, almeno tra un 50-60% tra gli abituè più assidui (non prendo volutamente in considerazione il bacino di utenza dove è ovvio che li le posizioni nazistoidi sono in minoranza.
Questo fa si che oggi, con la diminuzione di afflusso complessivo dei tifosi allo stadio, diventa tutto più sclerotizzato e stereotipato.
Come dicevo post fa, credo che l'unica base di partenza sia ragionare sui bisogni effettivi.
Esiste realmente e concretamente il bisogno di un tifo liberato da queste schifezze neonazi?
La domanda non è retorica. Non è inutile.