Ricordo a chi racconta che il problema della maggior visibilità fascista della curva nord laziale negli ultimi anni derivi dallo svuotamento del resto dello stadio e che se lo stesso fosse un po' più pieno certe manifestazioni politiche annegherebbero nel mare del resto dei tifosi solo "tifosi" della Lazio, quello che accadeva alla fine degli anni Novanta.
Squadra forte, stadio abbastanza più affollato di oggi, fascisti in curva sempre protagonisti, anche più di oggi. Riguardavo qualche giorno fa, ad esempio, dei filmati dei derby di quel periodo e notavo bandiere con svastiche e celtiche a decine attaccate alla balaustra della curva nord... Erano i tempi della tigre Arkan, di "squadra de negri curva d'ebrei", della gazzarra razzista contro l'Arsenal in Champions, della vendetta postuma a colpi di bastoni e cinghiate contro la curva maestrelli che aveva applaudito 2 settimane prima la celere strappare dalle mani di un [...] del gruppo Nucleo una celtica che provocava solo multe e vergogna. Stavo a parigi a vedere la finale di coppa uefa con l'inter, 1998, a tra la massa dei pullman di tifosi laziali che arrivavano allo stadio a un certo punto si fecero largo due automezzi da cui scesero un centinaio di persone tutte munite di bandiera celtica laziale, campo bianco e croce celeste interna, si misero in fila e marciarono tutti uniti e compatti verso lo stadio.
Potrei raccontare decine di episodi di questo genere relativi a quegli anni di stadio pieno.
Nella massa dei tifosi non affoga nulla, anzi, forse è proprio il contrario. La maggiore o minore intensità di fascisteria dentro la curva nord dipende, per me, solo dal rapporto che questa gente ha con la Società Sportiva Lazio.