Cito me stessa perchè a qualche mio quesito avete risposto indirettamente, ma non all'ultimo. Ma sono veramente così tremendi sti irr? Così pericolosi? Soprattutto, così protetti da potersi permettere di passare dal bullizzare una curva al commettere reati violenti fuori dallo stadio e restare impuniti????
Io non ho mai sentito di accoltellamenti, auto bruciate, episodi pesanti a Roma come quelli avvenuti tra ultras a Torino, per dire. E' passato tutto sotto silenzio o si sono costruiti una grande falsa immagine di caz-z-utissimi [...] quando in realtà sono solo chiacchiere come la maggior parte dei fascisti?
Leggi questi articoli e ti fai un'idea:
Fanpage 2018:
Il ritorno degli Irriducibili
"Teniamo a precisare quanto segue: il gruppetto Lazio Hit firm già da qualche mese non esiste più. Non esporrà più ne' pezze ne' striscioni. Ai ragazzi di curva, e ai giovani che verranno, si ricorda e si precisa che nella nostra Curva Nord la linea da seguire è, e rimane, quella del gruppo unico e che non saranno più ammessi stendardi e gruppetti nati dal nulla e con nessuna esperienza alle spalle". Firmato: Irriducibili Lazio Curva Nord. Il messaggio pubblicato nel luglio del 2017 è chiaro: non c'è più spazio per nessuno, siamo tornati a comandare noi in Curva Nord, siamo andati via per un po' ma oggi siamo siamo qua e tutti faranno bene ad adeguarsi. Non che se ne fossero mai andati davvero, erano solo distratti dai Daspo, dai guai giudiziari e anche dalle lotte intestine.Linkiesta 2018:
L’Antimafia svela le relazioni pericolose tra criminalità e ultras
Estremismo di destra e criminalità. Nelle tifoserie romane, tanto quelle giallorosse quanto quelle biancocelesti, è un leit-motiv stabile. Prendiamo Fabrizio Piscitelli, detto Diabolik. L’ultrà è stato condannato per estorsione nei confronti del patron della Lazio, Claudio Lotito, insieme a un altro capo tifoso, Paolo Toffolo.
Ma, ecco il punto, il nome di Diabolik emerge anche dall’inchiesta su Mafia Capitale: «Tutti erano concordi nell’affermare – si legge nelle carte giudiziarie – che su ponte Milvio opera una batteria particolarmente agguerrita e pericolosa con a capo Piscitelli Fabrizio alias Diabolik e della quale facevano parte soggetti albanesi quali Kolaj Orial alias «il pugile», Zogu Arben alias «Riccardino» e Shelever Yuri». La banda, come se non bastasse, era secondo l’accusa al servizio dei «napoletani» ormai insediatisi «a Roma nord», facenti capo al boss Michele Senese. Ma la rete, anche qui, è molto più ampia. Legato a Piscitelli, si legge ancora nella relazione, è anche Marco Turchetta, «Orso», leader degli Irriducibili della Lazio e «collegato a esponenti di spicco della destra estrema di Roma come Giuliano Castellino, leader della formazione “Roma ai romani”, più volte arrestato per resistenza a pubblico ufficiale, sottoposto all’applicazione della misura della sorveglianza speciale». Non solo: Turchetta sarebbe legato anche a Maurizio Boccacci, «pluripregiudicato esponente neofascista, amico di Massimo Carminati»...
Gazzetta dello Sport 2006:
La Guardia di Finanza ha sequestrato beni per due milioni di euro a Fabrizio Piscitelli, noto come "Diabolik", capo degli Irriducibili, gruppo ultrà della Lazio. Il decreto di confisca, emesso dal Tribunale di Roma - Sezione Misure di Prevenzione - , giunge al termine delle indagini economico-patrimoniali della DDA di Roma avviate in seguito all'arresto dopo una breve latitanza di Piscitelli nell'ottobre del 2013. L'uomo è ritenuto referente, promotore e finanziatore di un traffico internazionale di sostanze stupefacenti provenienti dalla Spagna, che venivano introdotte nel territorio nazionale tramite "corrieri".
PERICOLO — Piscitelli, secondo la Gdf, è un soggetto "pericoloso" da oltre 25 anni, "vissuto costantemente all'insegna della prepotenza e della sopraffazione, indifferente ai numerosi provvedimenti di polizia adottati nei suoi confronti" e si è "dedicato al crimine organizzato finanziando numerose importazioni di sostanze stupefacenti". Nel corso della sua "carriera criminale" è stato, anche coinvolto in numerosi procedimenti penali, e nel 2015 condannato per estorsione, tra cui quella ai danni di Claudio Lotito, presidente della Lazio. "In tale contesto, emergeva tra l'altro - scrivono gli investigatori - come le società commerciali gestite e collegate alla tifoseria laziale fossero lo strumento per veicolare cospicui guadagni, anche illeciti, derivanti essenzialmente da attività violente ed estorsive".
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ANSA 2014:
Mafia Roma: tutti gli uomini del Nero (Carminati), da Tanca a Diabolik
Ex terroristi, politici, ultrà, manager, picchiatori nella Cupola
Mario Corsi - Fabrizio Piscitelli: ultras separati dalla fede calcistica. Corsi detto "Marione", romanista, e Piscitelli, detto "Diabolik", laziale. Erano alle "dipendenze" della cupola.