vabbè ragà non vi indignate per le esternazioni di gente come iacobini, signorelli, salomone, sò fasci questo sono. lietissimi in questi anni di poter far convivere due loro amori, la Lazio e l'appartenenza politica di estrema destra. non era vero, si basava su un luogo comune finto, è stato alimentato dalla menzogna per anni perché a loro piaceva così. non è che oggi mi diventano che guevara. je rode, che l'impalcatura cade.
spero per loro l'oblio e momenti indicibili e infiniti di grassi rosicamenti a fronte della verità.
e io non mi dimentico nemmeno dei silenti, dei portatori insani di luoghi comuni di questi anni, editorialisti e commentatori e influencer, che invece di informarsi e dire la cosa intelligente o di buon senso si accodavano alla scia e spalavano il loro "la Lazio è di destra la roma di sinistra" che ci ha distrutto, distrutto, distrutto. e ora te li vedi che ti fanno e ti faranno pat pat sulle spalle perché questa notte hai fatto una grande cosa. ci siamo aiutati da soli, infatti.
tra stronxi, merde, conniventi e silenti abbiamo sofferto da trent'anni e ancora soffriremo. i complimenti o le esternazioni paternalistiche ficcatevele al culo, ce potevate aiutà prima.