PREMESSA
Da anni un’interminabile querelle sulle prospettive sportive della nostra Lazio ha diviso la comunità dei tifosi biancocelesti. Il punto di vista comune, nell’accesa diversità di opinioni, è che tutti vorremmo di più dell’attuale situazione.
Più vittorie certo, più trofei meglio ancora. Ma anche semplicemente più costanza di prestazioni, più identità di squadra e societaria, più orgoglio e senso di appartenenza.
Un altro minimo comune denominatore delle opinioni è che l’attuale Presidenza non sia in grado di soddisfare queste (più o meno grandi) ambizioni. Le interpretazioni sono molte ma credo di poter riassumere dicendo che i limiti principali sono la scarsa disponibilità finanziaria (corredata, nel bene e nel male, da una limitata propensione al rischio), obiettivi personali della Presidenza soddisfatti dalla attuale dinamica gestionale, una dimensione d’impresa troppo ‘corta’ in termini di competenze specifiche ed eventuali deleghe manageriali.
Tralascio volutamente altre forme di accuse, dietrologie, opportunismi. Come pure l’elenco degli errori commessi e dei meriti accumulati. Sono inutili alla discussione e hanno la sola caratteristica di dividerci in confronti d’opinione sterili.
Vorrei quindi proporre una soluzione partendo da alcuni imprescindibili assunti:
- la proprietà e la presidenza della Lazio sono di Lotito e qualunque forma legale di gestione adotti è nel suo diritto esercitarla. Le pretese a vario titolo di rinuncia o diluizione della sua proprietà non sono legittime (oltreché palesemente inefficaci)
- la Lazio ha una seconda proprietà non giuridica. I suoi tifosi e appassionati. E’ una proprietà ‘morale’, una comunità di interessi ‘emotivi’ e come tale è legittimata a fare proposte, esercitare pressioni (nei modi e nelle sedi adatte), manifestare il proprio assenso/dissenso nel contesto di un dibattito aperto e civile
- qualunque soluzione si proponga deve essere aperta (emendabile), verificabile (basata su degli assunti espliciti) e almeno in linea di principio attuabile da chi la propone (perché sia implementabile servono in più il consenso delle parti coinvolte e un piano organizzativo)
L’OBIETTIVO
Nel breve
- tornare a tifare con passione e orgoglio i nostri colori attraverso una rinnovata identificazione con la squadra, con la società e tra noi tifosi.
- contribuire ad aumentare le risorse disponibili per migliorare la competitività sportiva
- rendere la gestione societaria più aperta e partecipativa nel rispetto delle sue prerogative direzionali (è contemporaneamente obiettivo e strategia)
Nel medio
- attraverso un ambiente ritrovato ed appassionato e con un’aumentata disponibilità economica cercare di qualificarsi almeno un anno ogni 3 ai gironi di CL e aumentare la costanza delle prestazioni (nei limiti della palla rotonda) sia a livello nazionale che europeo
- generare altre risorse dalla partecipazione alla CL e dall’indotto di interesse (marketing sportivo, sponsoring, diritti tv)
Nel lungo
- far evolvere il modello partecipativo tifosi/proprietà creando un ‘unicum’ gestionale e trasformandolo in un vantaggio competitivo
- aumentare la base di tifosi e appassionati guardando anche alla dimensione internazionale
- essere pronti per gli inevitabili cambi di ‘governance’ del business del calcio in modo da poterne fare parte
LA PROPOSTA
Due elementi: l'affiliazione pluriennale e la Fondazione Lazio
1) lanciare una tessera di affiliazione plurienale (con formule triennali, quinquennali e decennali) che da diritto:
o ad un posto allo stadio nel seggiolino prescelto
o all’abbonamento al canale tematico, alla rivista ufficiale, ai contenuti speciali del sito internet del club e ad un account certificato sui social ufficiali
o ad una maglia personalizzata ad ogni nuova stagione (con la forte raccomandazione di indossarla allo stadio)
o ad iniziative promozionali legate alla partecipazione ai ritiri e alle tournée della squadra
o all’elezione di un rappresentante per ogni settore dello stadio (5, uno ogni diecimila tifosi) che formeranno un comitato di dialogo con la dirigenza e sarà coinvolto periodicamente alla presentazione delle rendicontazioni gestionali
o ad una azione della Lazio a puro titolo simbolico
o ad una serie di servizi on top che potranno essere scelti dal tifoso
2) La tessera ha un prezzo differenziato per seggiolino, basato su una media di settore, mediamente dal 60% all’80% più cara dell’attuale costo di abbonamento
Ho fatto dei calcoli puramente orientativi ma un seggiolino in montemario dovrebbe costare mediamente 1900 euro l’anno, uno in curva/distinti circa 490 euro l'anno per il numero di anni del piano sottoscritto
50.000 tessere triennali con una ripartizione 40% / 60% dell’occupazione tribune/distinti+curve dovrebbero generare 140 ml di credito attivo
Se dovessero funzionare le pluriannualità lunghe le cose potrebbero essere anche più interessanti
3) L’acquisto della tessera dovrebbe essere rateizzabile. Ovviamente più cassa a breve significa più agilità operativa ma attraverso strumenti di sconto finanziario un credito attivo può essere utilizzato per generare liquidità attraverso intermediari bancari
4) La tessera dovrebbe essere personale e cedibile cosi come la fruizione dei suoi diritti attraverso una semplificata gestionale on-line anche al fine di garantire la massima presenza fisica allo stadio
5) Le risorse addizionali, sommate a quelle della gestione corrente, non possono e non vogliono avere vincoli di destinazione ma idealmente dovrebbero essere amministrate in funzione di un rafforzamento della competitività sportiva e della struttura manageriale
6) Creazione di una ‘Fondazione Lazio’ che possa ricevere donazioni spontanee sia economiche che professionali. Potrebbe così crearsi un organo consultivo autofinanziato in grado di dare valore aggiunto alla società (senza vincoli imposti). Io ad esempio donerei le mie competenze manageriali (sperando valgano qualcosa di utile) per 10 giorni l’anno di full work. All’interno di questa Fondazione si potrebbero creare incubatori di progetto per la realizzazione di iniziative anche importanti (il progetto nuovo stadio, gli annessi funzionali e di servizio allo stadio attuale, progetti finanziari, sponsor seeking attraverso un aumentato networking)
MI FERMO QUI
La bambina mi reclama. Ovviamente si tratta di una proposta parziale, emendabile e criticabile.
Ho messo in fila due pensieri di domenica mattina e la mia ambizione è quella di uscire da uno sterile dibattito e provocare una reazione che metta al centro la passione e l’efficacia di un’azione propositiva e condivisa.
Niente di quello che ho scritto è facile e richiederebbe (oltra alla volontà di tutti gli attori) un piano esecutivo di livello.
Ma se siamo veramente innamorati e meritevoli della nostra passione, niente è davvero impossibile.
Il nome della proposta ?
Come diceva mio nonno e come dice ancora il mio anziano papà:
Forza Lazio.