Io rimango allibito, e lo dico con simpatia, di come questi 12 anni non abbiano insegnato nulla....ma ditelo allora che ci godete a farvi il fegato amaro.....
La Lazio prenderà qualcuno solo se c'è l'occasionissima il 30 gennaio, Tare ha preso Luis Alberto, Kishna e Leitner, e su questo vorrà puntare....1+1 fa sempre 2.
Non amo l'autocitazione, ma quello che sta avvenendo conferma le mie convinzioni, ma non perché il mio vuole essere un giudizio negativo o positivo, accuse o complimenti alla società, la mia è solo una convinzione basata sulla realtà di quanto avviene, e prima tutti i tifosi della Lazio consapevolizzeranno ciò e prima si potrà vivere la fede e la passione laziale con più equilibrio e serenità.
E' fuorviante pensare che la Lazio sia una società che vive nella spasmodica voglia del salto di qualità, ma è altrettanto fuorviante pensare, come molti ripetono, che la società opera alla giornata o senza programmazione: la società Lazio, senza dare un giudizio, piaccia o no, ha una identità di condotta molto precisa e costante, innanzitutto cerca di affermare una sua logica e identità nel mondo del calcio, dal rapporto con gli sponsor a quello con gli agenti dei calciatori ed operatori di calciomercato, con gli organi di stampa ed anche una competitività graduale ma possibilmente costante negli anni, ovvero un posizionamento tra le prime 6 in Italia e possibile continuità di presenza nelle competizioni europee.
In questa strategia non è previsto in alcun modo il dietrofront a scelte tecniche fatte, dai giocatori agli allenatori, per cui acquisti tipo Patric, Leitner, Luis Alberto mai e poi mai verranno rinnegati in pochi mesi, ecco perché non credevo alla teoria secondo la quale a gennaio la Lazio avrebbe cercato con frenesia al sostituto di Keita, perché si punterà, perché cmq sono un patrimonio del club, a valorizzare quelli che abbiamo, ovvero Kishna Lombardi e Luis Alberto.
In questa ottica, ovvero una panoramica più a medio lungo termine, pur di seguire la propria strada si è disposti pure a sacrificare il risultato sportivo immediato, ed è questo che noi tifosi male accettiamo, ma visto da un altro punto di vista è giusto così; la ratio è che non essendo la Lazio un club che può investire somme faraoniche per acquisti e soprattutto ingaggi, si punta a valorizzare una forte componente identitaria del Club, attraverso una riconosciuta solidità nel mondo del calcio, evitando sprechi ed ottimizzando le scelte fatte, perché si crede che alla lunga, proprio attraverso il consolidamento di questa identità e solidità , possano arrivare i successi sportivi, e non invece attraverso accelerate improvvise o scelte fatte sotto la spinta emozionale.
La frase
"....non vendo sogni ma solide realtà...." poteva far sorridere ma è la sintesi della nostra strategia societaria, al netto di normali errori o successi.
Nota a margine, il Lotito dirigente/presidente è da quasi il 99% dei dirigenti di calcio molto ma molto apprezzato, qualcosa dovrebbe pur significare.
Rassereniamoci e tifiamo con il sorriso, sarà tutto più bello.