Vero, ma vuol dire fare un repulisti a gennaio, più facile cambiarne uno che sei/sette giocatori.
Di Lippi non mi convince la gestione del mondiale 2010, a partire dalle convocazioni.
Avrebbe comunque il carisma e l'esperienza per tirarci fuori dai guai, con lui in panchina non credo vedremmo degli errori arbitrali clamorosi. Anche con lui bisognerebbe fare una campagna acquisti a gennaio.
La questione é che non sappiamo esattamente quale sia la ragione di questo periodo della Lazio.
O meglio, ce ne sono tante e tutte plausibili.
Non credo all'allenatore sergente che arriva, insulta tutti e ordina l'alzabandiera. E' una boutade da immaginario del tifoso. La Lazio non é un plotone che deve andare in Vietnam.
Ci piacerebbe un allenatore che arrivasse a Formello e prendesse calci anche i pali della luce. Ma non credo funzioni cosi'. Anzi, il rischio é forte di un rigetto e quindi di peggiorare le cose. Come molto spesso é successo.
Non é un caso che, finora, il cambio che sembra aver portato più risultati é l'arrivo di Donadoni (allenatore a mio avviso spesso sottovalutato) che non mi sembra essere il sergente istruttore Hartman (cfr. Full Metal Jacket)
La Lazio ha i giocatori per uscire da questa crisi, a cui sarà importante aggiungere qualche elemento più rassicurante in sede di mercato. Pioli, lo scorso anno, ha dimostrato che sa far giocare la squadra molto meglio di quanto non abbia fatto quest'anno. A partire da giovedì' sera l'Europa andrà in letargo per due mesi e Pioli avrà più tempo per regolare il meccanismo tattico e per provare soluzioni alternative. Sarà importante, in quel caso, l'appoggio incondizionato della società.
Tutte le soluzioni prospettate non mi attraggono particolarmente. Da Brocchi, esordiente rischiosissimo, a Lippi, che sebbene abbia un curriculum di tutto rispetto, potrebbe pagare la lunga assenza dal calcio che conta.
Io, malgrado le reazioni a caldo, comprese le mie, credo che la scelta più ragionevole sia dare piena fiducia a Pioli e portare due pedine in più nel mercato di gennaio.