È chiaro che museo e zone ristoro sarebbero funzionali alla fruizione dello stadio il giorno della partita.
Però diciamo anche che quando il parco della musica era in costruzione, si inventarono l'esposizione dei reperti trovati durante gli scavi e una visita con audioguida dentro i locali in costruzione per spiegare cosa sarebbe diventato di lì a poco. La gente ci andava eccome, non foss'altro perché si trattava di una ventata di modernità in una città che vive di storia e memoria.
Per quanto riguarda i parcheggi, tutto ruota intorno ai previsti stanziamenti del recovery Plan e del rinnovo dei fondi europei per rivoluzionare la mobilità: a parte il discorso metrovia che cito e ricito manco fossi uno sponsor (ma cambierebbe tantissimo in termini di trasporto pubblico), immagino un investimento anche da parte dei car e moto sharing, magari con una zona dedicata dove lasciare il mezzo (sarebbe una soluzione più pratica del parcheggio perché essendo condivisa probabilmente le macchine e i motorini verrebbero presi da altri durante la partita, non ingolfando di fatto l'area di sosta), senza dimenticare che di fatto la gente potrebbe continuare a parcheggiare dove già fa adesso visto la vicinanza tra le aree più facili dove trovare posto e il Flaminio. E comunque almeno l'80% dei tifosi arriva lì con i mezzi o con i motorini, quindi sinceramente il problema lo trovo marginale (e il villaggio olimpico, almeno nei week-end, è sempre una landa desolata, diverso sarebbe negli infrasettimanali).
Tutta l'area sotto corso Francia è lasciata a morire da anni, con zingari e parcheggiatori abusivi che dominano la zona, per me una "bonifica" in funzione dei parcheggi o dell'area di pre filtraggio non dico che risolverebbe metà del problema ma quasi.
In sostanza: volere è potere. Se parliamo di lungaggini burocratiche, boicottaggi politici e ostacoli che verranno posti di default da residenti e antilaziali vari, io sono d'accordo e sostengo che saranno quelli gli elementi che impediranno al Flaminio di tornare ad essere uno stadio di calcio. Rimango convinto che l'obiettivo sia quello di lasciare che crolli per destinare la zona a qualche speculazione privata di basso livello, e quindi ho veramente poche speranze che il sogno diventi realtà.
Però quel quadrante è storicamente fruibile per costruire situazioni del genere, non foss'altro perché ad oggi ci sono già delle strutture che andrebbero semplicemente rinnovate (profondamente rinnovate, ok) e non costruite ex novo (intendo dire come spazi occupati, è ovvio che il Flaminio dovrebbero più o meno tirarlo giù e ricostruirlo).
Prefiltraggi, parcheggi, subalternità con le m.erde all'olimpico etc. mi sembrano letture che non tengono conto di come sia Roma già da anni, e di come (faticosamente) però ci sopravvivano all'interno tante realtà grandi e di difficile gestione. Ma questo Claudio Lotito lo sa meglio di tutti noi messi insieme, e dunque la sua scelta credo che ci darà la risposta in un senso o nell'altro.