E noi moriremo all’Olimpico.
Quello, però, accadrà perché non c'è mai stato un piano B.
Anzi, per me non c'è mai stato un piano A perché le m.erde hanno dimostrato che la possibilità di fare uno stadio nuovo dentro Roma c'era eccome, e soprattutto se ci fosse stata la volontà si sarebbe fatto lo stadio fuori Roma anche rischiando di dover affrontare i mal di pancia della piazza.
Fare questa corsa apparentemente impossibile verso il Flaminio mi sembra l'esatto contrario di una strategia: sempre che, come scrivo sempre, in realtà non ci sia un piano e un progetto pronti da tempo che semplicemente necessitano di essere vidimati da una pax politica tra istituzioni e privato.
Io ci spero sempre, ma nonostante ultimamente se ne parli di più continuo a vedere la questione Flaminio molto, troppo complessa.