Sì, confermo.
Avvicinati in modo circospetto.
Non è un autore semplice, c'è il rischio che ti possa ammorbare.
Anche se in realtà non fa film intellettualistici-cagoni duri e puri, alla Garrel, alla Eustache, alla Rivette, alla Beineix, per intenderci...E' più una via di mezzo.
Di film ne ha fatti pochissimi, alla fin fine. 14 regie.
Ne ho visti 8, poco più della metà.
"L'amante giovane" ogni tanto lo mandano su Rete4. Credo sia l'unico che si trova facile in italiano. Non mi parve un granché.
"Ai nostri amori" è il suo film più importante ed è anche il film che lanciò Sandrine Bonnaire (belle pere, c'aveva all'epoca). Non male ma manco 'sto capolavoro. Però è da vedere.
"Sotto il sole di Satana" non l'ho ancora visto e manco "Police".
"Fai prima la maturità" mi è sembrato discreto. Anche questo passò in televisione in italiano. Forse anche questo su Rete4, che negli anni '90 è stato un grande caposaldo per i cinefili, prima di internet.
"Loulou" è forse quello che mi è piaciuto di più. Visto in lingua originale. Poco fa, tra l'altro. Tosto ma buono.
Curiosità, in un'intervista di fine anni '90 di Gianni Minà a Maruschka Detmers (non mi chiedete da quale tombino la andò a tirare fuori, visto che era da una vita che non si vedeva più), parlando di registi preferiti, l'attrice olandese disse che Maurice Pialat era in assoluto il suo regista preferito.