THE IMPOSSIBLE:
Visto ieri, film molto emozionante ma anche un po' carogna, perché, pur avendo a disposizione una trama del genere, non risparmia giochetti, del tipo [ATTENTIONE, SPOILER] far credere con una certa mala fede e per almeno tre volte che un personaggio centrale del film è morto o sta per morire (inclusa scena con ultime, ispiratissime parole... che poi non si rivelano tali), oppure mostrare personaggi che si sono affannosamente cercati nelle ultime due ore di film passarsi davanti senza vedersi, et cetera. Potendo contare su una storia (vera) così potente, una maggiore onestà narrativa sarebbe stata più elegante, e anche più rispettosa.
In ogni caso, grandi lacrime e realizzazione tecnica ineccepibile. Voto: 7.
LINCOLN:
Visto con la mia collega e il mio capo in Calabria, in un cinema in cui, per risparmiare, avevano tenuto il riscaldamento acceso solo durante il primo spettacolo. Noi ovviamente eravamo al secondo, nel corso del quale la temperatura dentro il cinema ha raggiunto, credo, soglie inferiori ai dieci gradi. Per tutta la durata della proiezione non ho fatto che pensare a quanto facesse freddo, e la circostanza che per gran parte del film Lincoln se ne stia avvolto in una coperta non ha fatto che peggiorare la situazione.
Sceneggiatura insostenibile e riguardante quasi esclusivamente i lavori parlamentari per l'approvazione dell'emendamento. Ci siamo rotti le scatole perfino noi, che SIAMO UNA CATTEDRA DI STORIA DEL DIRITTO. Forse avrebbe giovato saperne parecchio di più di storia americana: in tante scene ho avuto l'impressione che si trattasse di cose che loro si studiano fin dal sussidiario delle elementari e che noi non abbiamo mai sentito. In ogni caso, idea di fondo un po' machiavellica, perché è mostrato per filo e per segno come l'emendamento passi solo grazie alla corruzione di più parlamentari. Praticamente, come se l'abolizione della schiavitù fosse passata attraverso uno Scilipoti del XIX secolo. Voto: 6 -