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In questo periodo sono usciti dei film ambientati nel nordest, in friuli, in veneto..ma in nessuno di questi ho visti riferimenti all'Udinese.
Anche in film ambientati a Milano, o a Torino..non ci sono riferimenti alle squadre di calcio, a meno che sia un riferimento che e' parte del personaggio.
Nei film ambientati a Roma invece il riferimento e' continuo, pressante, senza senso.
Posso citare almeno 10 ultimi film di commedia ( e non solo ) in cui ci sono riferimenti, bandiere, citazioni di quelli la'.
Ci sarebbe da pensare che ci sia un input diretto dietro.
Io allargherei il discorso: è nel loro modo di essere, il loro essere "tifosi più tifosi del mondo". In questo sono davvero ma davvero unici. Una patologia sociale che denota un'insicurezza cronica e insanabile, derivante dall'essere un impasto di merda di un regime d'altri tempi, nati a tavolino, per decreto, e per senso di inferiorità verso la Prima squadra della Capitale e con lo scopo di dare un punto di riferimento ad una città in espansione, approdo di migranti dei più remoti e sperduti angoli del meridione.
Non è solo nei film, è costantemente così. Ci sono situazioni neutre in cui a nessunissimo, laziale, interista, genoano, ferrarista, tifoso dei Bulls eccetera, verrebbe mai e poi mai in mente di mettere in mezzo un riferimento alla propria squadra, pertinente come i cavoli a merenda. L'unica eccezione mondiale? I romanisti.
L'unica volta in cui ho sentito un professore universitario fare un riferimento ad minchiam per una squadra di calcio è stato, ovviamente, per la roma. Durante una lezione di statistica economica. Così, a cazzo, durante una lezione normalissima, con tanto di "i lazziali nun se presentassero manco all'esame ahr ahr ahr".
Se ci pensate, vi verranno in mente mille episodi simili, tutti con romanisti protagonisti. Nel quotidiano, come nei media.
Non c'è nemmeno propriamente un input diretto dietro: sono proprio "Loro" che sono patologicamente e stucchevolmente così. Insicuri, fragili e penosi, nonostante abbiano colonizzato la politica, le banche, i media e il mondo dell'intrattenimento in generale e nonostante la forza di un branco, una marmaglia di incompetenti del pallone pronti tuttavia a comprare libri di barzellette, a mettere dei bruchi in una macchina eccetera.