"ma il mio sole nascerà dove cammini tu
il mio sole morirà dove vivi tu"
pino daniele, parliamone
è stato, in termini di musica italiana, ed oltre, il mio punto di riferimento assoluto per almeno 10 anni
da "'na tazzulella e' cafè" che arbore metteva ad alto gradimento a "bonne soirée", 11 anni pari pari, oltre ad aver tutti i dischi, strimpellavo almeno venti dei suoi pezzi - per me - migliori e l'avevo visto sei volte dal vivo, fra cui due volte al palaeur (concerti di tre ore, sfiancanti) ed uno al vecchio velodromo all'eur in occasione della festa dell'unità
poi, come capita a certi fortissimi amori, ti perdi di vista per un cambiamento
di carattere, di prospettive e, nel suo caso, di linea musicale
l'amore cambia le persone, quasi sempre le rende migliori ma non è detto che a livello artistico accada
la sua "pacificazione" col mondo e con il suo fisico (alla fine, inutile) ha influito sulla sua urgenza e coerenza di urlare con il suo falsetto di quanto era bello essere brutti e sporchi, ma cattivi mai
ha fatto cmq cose gradevoli, ma il furore e la passione di sentirlo come uno dei tuoi punti di riferimento, pur non essendo napoletano (e me ne dispiace) ma essendo cmq italiano e come tale un mediterraneo ed un uomo del sud d'europa, quello si è perso
terra mia, pino daniele, nero a metà, vai mo' e bella 'mbriana sono 5 capolavori assoluti
io ho scelto vai mo' per ciò che mi ricorda (ho ancora impresso il percorso in bus dal negozio a casa della fidanzatina dell'epoca, per ascoltare il disco sull'akai del fratello maggiore) e per il supergruppo messo su, a compimento di un percorso che partendo dal golfo di napoli era arrivato a new orleans passando dall'africa