E invece il problema (e l'inadeguatezza) di Marino è stato proprio il non aver saputo proporre un modello alternativo di città a quello di mafia capitale.
1) Sparisce il sistema di accoglienza gestito da mafia capitale, si produce il caos e sgomberi indiscriminati (tiburtina grida vendetta, hanno messo in mezzo a una strada centinaia di persone tutte insieme senza soluzioni alternative).
2) Al posto di puntare sulle consulenze illecite di Atac (2 mln di euro), parentopoli (ci ha dovuto pensare la magistratura) se l'è presa con i macchinisti che semplicemente rispettando i turni hanno dimostrato la gestione totalmente folle di Atac, che pretendeva anche di tagliare il salario accessorio (300 euro al mese. Provate voi) ad aumento dei turni individuali.
Risposta di marino? Privatizzazione. Nella città di mafia capitale. Genio.
3) un emergenza abitativa spaventosa, dovuta al malaffare in campo edilizio, a costi sempre più alti a Roma, in un contesto di crisi economica e la risposta? Sfratti della prefettura scavalcando il comune e non dico una policy, ma nemmeno la capacità di prendere parola se non facendo una telefonata incazzata al prefetto che nel mentre probabilmente leggeva il giornale dalla paura.
4) il modello teatro Valle come paradigma: tu hai un'esperienza unica nel suo genere, laddove c'era abbandono e incuria, a "costo zero" questo valorizza la tua città. Che fai? La riconduci alla norma (e all' anonimato. Qualcuno sente più parlare del valle e delle sperimentazioni artistiche che vi erano al suo interno?).
Una norma quella che poi oh a Roma è andata una bomba. Quando si tratta di cooperative e concessioni, siamo ormai specialisti.
Insomma, mo nel dire che gli aguzzini di marino me fanno schifo non è che voglio sollevarlo da ogni colpa. Se è finito cosi la cosa si deve anche al fatto che la sua proposta si sostanziava in un caotico nulla a cui i suoi aguzzini si sono attaccati.
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