Addio Marino?

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Offline Bianchina

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15810
Re:Addio Marino?
« Risposta #400 il: 10 Ott 2015, 15:10 »
da Micromega

Salvate il soldato Marino

di Angelo d’Orsi

Un caso di banditismo politico unito a uno straordinario esempio di insipienza politica: ecco il “caso Marino”.  Sarà da scrivere, con calma e sulla base di informazioni certe, la vicenda a suo modo esemplare di questo chirurgo tentato dalla politica, paracadutato nella capitale, prima come senatore della Repubblica (imposto, chissà perché, in Piemonte), quindi, a mandato in corso, come primo cittadino della capitale. Una parte del PD lo sostenne, contro l’altra parte, quella che stava prendendo però il potere guidato dal disinvolto Matteo, ormai in fase di irresistibile ascesa.

E ben presto costui scopre che Marino è ingovernabile: innanzi tutto non è un renziano, e in secondo luogo perché è una sorta di Forrest Gump, che vive in una condizione di separatezza dalla realtà. Ha un mondo suo, Ignazio Marino, e, pur essendo uomo, a mia conoscenza, e impressione, di specchiata onestà, in quanto primo cittadino della prima città italiana, della ex capitale dell’Impero Romano, della capitale del cattolicesimo, della capitale mondiale delle opere d’arte, e così via, il buon Ignazio perde la testa, o detto altrimenti comincia a montarsela, preso da una specie di delirio di onnipotenza. Cambia assessori, perde via via collaboratori e amici, e si trova un po’ per volta solo in un fortino assediato da sodali divenuti avversari, mentre il “capo supremo” gli mette alle calcagna un suo uomo forte, l’Orfini, che diventa un sindaco-ombra, e poi come se non bastasse, in absentia, affida al prefetto (Gabrielli, noto per la sua imperturbabilità davanti alle catastrofi “naturali”) il ruolo di Lord protettore, battezzato a furor di popolo “badante”.

L’assenza del sindaco in quei giorni, dovuta alle sue peraltro legittime vacanze negli Stati Uniti, divenne un capo d’accusa: erano i giorni del funerale più mediatizzato della storia recente (quello dei Casamonica), uno spettacolare diversivo dai problemi della capitale, una manna per i Brunovespa e per i rotocalchi scandalistici. Un ridicolo caso montato che finiva per far obliterare il vero “scandalo” quello di “Mafia capitale”. Si trattava di una vicenda che aveva mostrato come l’intero ceto politico “storico” di Roma fosse un sistema integrato di affarismo e corruzione, che attraversava tutte le giunte succedutesi nel corso degli ultimi decenni, tra centrosinistra e centrodestra: il centro, appunto, era il nodo corruttivo a unire in una solidale colleganza postfascisti, postcomunisti, immarcescibili liberali ed eterni democristiani. E intorno a questo ceto politico turbe di clienti, a loro volta vassalli e valvassori in tanti piccoli e grandi feudi, dalle municipalizzate ai taxi, dai palazzinari ai preti, dai bancarellai ai “pizzardoni”, alias vigili urbani. Piccola e infima borghesia famelica, i cui insaziabili appetiti favorivano in fondo un sistema economico parallelo, tra il sommerso e il criminale, appunto: mafioso.

Marino fu posto sotto accusa, sia da coloro che lo avevano preceduto, specialmente l’ultimo (il “sistema Alemanno”, e, ricordiamolo, in combinato disposto con gli scempi della signora Polverini alla Regione, è stato il punto più basso toccato nella plurimillenaria vicenda della “caput mundi”), sia dall’opposizione degli homines novi, il movimento 5 Stelle, con una notevole superficialità, che è proseguita, in una paradossale “alleanza di fatto” con le truppe renziane, ormai scatenate contro il fortilizio in cui un sempre più smarrito e inconsapevole  Marino aveva scelto la strada della resistenza ad oltranza, sentendosi in qualche modo protetto dalle buone cose che aveva comunque saputo fare, sin dall’esordio della sua azione amministrativa.  Non rendendosi conto, invece, che erano precisamente quelle buone cose ad averlo messo in difficoltà: come si può pensare di scalzare un sistema di potere perdurante da decenni, per non dire da sempre, combattendo praticamente da solo, essendo ormai stato vistosamente abbandonato dal suo partito? L’inserimento in Giunta di un magistrato – di grande energia e competenza come Alfonso Sabella –  per il controllo della legalità appariva un altro paradosso: consci della intrinseca disonestà del ceto politico si esplicitava il bisogno di un’auctoritas che ricordasse che “certe cose”, tipo corrompere i pubblici funzionari o farsi da essi corrompere) non si possono fare.  Mentre risultava grottesco (a dir poco) la cooptazione (decisa da chi?) di un figuro come il senatore Esposito, volgarissimo pasdaran del TAV in Val di Susa, come assessore ai Trasporti.

Ma quali sono le colpe di Marino, posto che le cene e i pranzi per i quali è stato crocifisso (a cominciare dal papa, che nei confronti del sindaco della città di cui egli, il pontefice, risulta essere “vescovo”) sono al più peccati venialissimi? Qualche pranzo, qualche bugia, qualche goffaggine. Roba di cui manco occorrerebbe parlare, in un Paese serio. E invece sono diventati strumenti della campagna, pesantissima e concentrica, contro il sindaco, dalla Repubblica (ormai organo renziano: soltanto appare più allineata, al punto di risultare stucchevolissima e illeggibile) al Corriere, da Libero al Giornale. Aggiungi la varia stampa cittadina, praticamente tutta in mano alla destra, e la cosiddetta “satira” televisiva: ne uccide più Crozza che la spada, com’è noto. Anche questo è il segno di una società che brancola in un indistinto mucillaginoso.

Dicevo, le “colpe” vere del sindaco di Roma: eccole (secondo Huffington Post, e io personalmente sottoscrivo): 1) Aver pedonalizzato i Fori imperiali; 2) aver bloccato la cementificazione del litorale di Ostia; 3)  aver rotto il turpe monopolio dei venditori ambulanti al Colosseo o a Piazza Navona; 4) Aver gettato l’occhio là dove nessun sindaco aveva guardato, gli affitti risibili della casta locale; 5) aver spezzato il sistema occulto degli appalti della raccolta rifiuti, e indetto, per la prima volta, una regolare gara di appalto; 6) aver sfidato le gerarchie ecclesiastiche e il Vaticano sui diritti dei non sposati e sulla fecondazione assistita eterologa; 7) aver partecipato al Gay Pride ultimo, nella città; 8. aver introdotto la scheda elettronica (badge) per i lavoratori della Metropolitana (afflitta da assenteismo cronico); 9) aver cominciato a fare pulizia nella dirigenza dell’ATAC (un motto che circola a Roma che dopo la “cura Alemanno” all’Azienda Trasporti v’erano più dirigenti che autisti; come nell’azienda rifiuti scarseggiavano gli spazzini ma sovrabbondavano i dirigenti!); 10) aver chiuso l’infernale discarica di Malagrotta.

Sono tutti titoli di merito. Marino forse non ha saputo valorizzarli. E ora per meno di 20.000 euro di spese di rappresentanza (una cifra ridicola per il sindaco di una capitale, e che capitale! Ne spende venti volte di più il rettore di un medio ateneo italiano!) diventa lo zimbello universale. Filippo Ceccarelli ha il coraggio di paragonare le tangenti agli scontrini. E il M5S finisce per aderire alla campagna della destra estrema, trovandosi, come accennavo, in buona compagnia con l’odiato Renzi. Il quale è, ancora una volta, il vero regista dell’operazione: uccidete il soldato Marino, è stato l’ordine di scuderia. E come un sol uomo tutti hanno obbedito. Ha alzato di giorno in giorno l’asticella, come in passato aveva fatto con D’Alema, poi con Bersani, quindi con Letta. E ora con Marino. Alza fino a stancare l’avversario: lo  fa sentire isolato, non “protetto”, fin tanto che egli, stremato, non getta la spugna.

Ora Marino lo ha fatto. Renzi può segnare un’altra tacca al suo fucile, ma non è che un antipasto. Ora dopo la caduta  comincerà la resa dei conti con la minoranza interna. Il premier intende “asfaltarli” come ripete volentieri con il suo lessico da bulletto di provincia. E lo farà. E costoro, tutti costoro, che faranno? Aspetteranno che il carroarmato renziano li schiacci? Forse sarà il caso di ricordare loro che Renzi non fa prigionieri né feriti. Ha imparato la prima lezione del suo grande concittadino Machiavelli: “i nemici bisogna spegnerli”.

Ieri sera, qui a Roma, davanti al Campidoglio, che pena vedere i militanti “grillini” accanto ai neofascisti di Casa Pound e ai diversamente fascisti della signora Meloni: che, prontamente, l’inclito Matteo Salvini candida al Campidoglio. Ha assolutamente ragione il sindaco uscente quando nel suo messaggio di dimissioni (ancora revocabili) afferma: “…non nascondo di nutrire un serio timore che immediatamente tornino a governare le logiche del passato, quelle della speculazione, degli illeciti interessi privati, del consociativismo e del meccanismo corruttivo-mafioso che purtroppo ha toccato anche parti del Pd e che senza di me avrebbe travolto non solo l’intero Partito democratico ma tutto il Campidoglio”.

All’indomani delle dimissioni, un quotidiano ha sparato sull’intera prima pagina questo titolo: “Roma liberata”. Si tratta del Giornale, ossia dell’organo di stampa e propaganda che aveva sostenuto in modo sistematico e rumoroso la candidatura di Gianni Alemanno, il peggior sindaco che la lunga storia della capitale ricordi.  Fosse anche solo per questa ragione, occorrerebbe sostenere ancora Ignazio Marino.

(9 ottobre 2015)

 

Offline Zanzalf

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11963
Re:Addio Marino?
« Risposta #401 il: 10 Ott 2015, 15:17 »
Bianchina, Micromega non lo leggo. Mi rifiuto.

Offline Bianchina

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15810
Re:Addio Marino?
« Risposta #402 il: 10 Ott 2015, 15:17 »
Bianchina, Micromega non lo leggo. Mi rifiuto.

mente aperta, come sempre.

Offline laziAle82

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11715
Re:Addio Marino?
« Risposta #403 il: 10 Ott 2015, 15:18 »
Bianchina su, Zanzy può leggere solo la newsletter del PD.
Poi è suo compito ben preciso venire qui ad indottrinarci tutti alla faccia della dignità.

Offline Bianchina

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15810
Re:Addio Marino?
« Risposta #404 il: 10 Ott 2015, 15:19 »
Bianchina su, Zanzy può leggere solo la newsletter del PD.
Poi è suo compito ben preciso venire qui ad indottrinarci tutti alla faccia della dignità.

ma nemmeno del PD.
di Renzi.
(ma io gli voglio bene lo stesso)

Offline Zanzalf

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11963
Re:Addio Marino?
« Risposta #405 il: 10 Ott 2015, 15:25 »
Ok Ale, Renzi con Marino ha deciso di suicidarsi.
Mi spieghi perché?

Offline Zanzalf

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11963
Re:Addio Marino?
« Risposta #406 il: 10 Ott 2015, 15:26 »
Bianchina, guarda che era Ale la renziana... una volta.

Offline Tornado

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12135
Re:Addio Marino?
« Risposta #407 il: 10 Ott 2015, 15:30 »
"Andrebbe data molta piu' autonomia ai municipi, quasi fossero amministrazioni comunali, come in tutte le grandi citta' del mondo".

Un bel sogno. Dove si firma?

Offline laziAle82

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11715
Re:Addio Marino?
« Risposta #408 il: 10 Ott 2015, 15:30 »
Bianchina, guarda che era Ale la renziana... una volta.
Vero, ma quello che io rivendico, diversamente da te, è l'onestà intellettuale di saper anche fermarmi e dire: "questa è stata una gigantesca manovra antidemocratica". mi riservo l'onestà intellettuale di non difendere tutto quello che è targato PD anche contro ogni logica e senso del pudore.
Ok Ale, Renzi con Marino ha deciso di suicidarsi.
Mi spieghi perché?
Perché Marino ha calpestato interessi anche del PD, romano e nazionale. Perché certe azioni le avrebbe pagate anche il governo nazionale. Perché, sopratutto è il mio più grande timore, renzi imporrà il modello PD-NCD anche a Roma.

edit:
non dimentico che il 5 novembre inizia il processo Mafia Capitale (in cui il campidoglio si è costituito parte civile) ed a seguire il processo Cerroni. senza parlare delle pressioni per gli appalti giubileo.
La risposta sulle motivazioni di questa scelta vergognosa la avremo molto presto. imho.

Offline anderz

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8271
Re:Addio Marino?
« Risposta #409 il: 10 Ott 2015, 15:35 »
Ma quale suicidio, Renzi segando Marino sta semplicemente tentando di recuperare in chiave elettorale, visto che un marino bis avrebbe ottenuto consensi da minimo storico.

Offline genesis

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23897
Re:Addio Marino?
« Risposta #410 il: 10 Ott 2015, 15:36 »
Questo è altrettanto non vero. Esposito dice chiaramente che gli scontrini poco c'entrano in quello che è successo. Si è scelto di compiere un atto antidemocratico come mai si era visto prima e cioè sovvertire il voto dei cittadini della capitale d'Italia.

Gli scontrini sono stati l'ultimo atto, l'ultima goccia.
Vero, ma quello che io rivendico, diversamente da te, è l'onestà intellettuale di saper anche fermarmi e dire: "questa è stata una gigantesca manovra antidemocratica". mi riservo l'onestà intellettuale di non difendere tutto quello che è targato PD anche contro ogni logica e senso del pudore.Perché Marino ha calpestato interessi anche del PD, romano e nazionale. Perché certe azioni le avrebbe pagate anche il governo nazionale. Perché, sopratutto è il mio più grande timore, renzi imporrà il modello PD-NCD anche a Roma.
Il PD non ha (quasi) nessuna possibilità di vincere le elezioni per il sindaco a Roma, qualsiasi accordo faccia.

Offline Tornado

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12135
Re:Addio Marino?
« Risposta #411 il: 10 Ott 2015, 15:38 »
"Ma quali sono le colpe di Marino, posto che le cene e i pranzi per i quali è stato crocifisso (a cominciare dal papa, che nei confronti del sindaco della città di cui egli, il pontefice, risulta essere “vescovo”) sono al più peccati venialissimi? Qualche pranzo, qualche bugia, qualche goffaggine. Roba di cui manco occorrerebbe parlare, in un Paese serio".

Quindi non se ne doveva parlare, toccava tacere. Allora meglio il silenzio sempre per tutti i politici? Vai con la carta bianca per gaffe e bugie!


E su alcuni punti riguardo i meriti...(2-3-5-10) mah..qualche imperativo assurdo e tante inesattezze. Forse chi l'ha scritto doveva cambiar verbo...o aggiungere all'aver...casomai la parola provato.

Offline Zanzalf

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11963
Re:Addio Marino?
« Risposta #412 il: 10 Ott 2015, 15:40 »
Ale ma quali interessi avrebbe intralciato? Hai capito o no che con questa cosa Renzi rischia la pelle?
Se perde Milano, possibile Pisapia non c'è più e contro hai Salvini, e Roma, se lo mangiamo.

Quali interessi avrà colpito mai Marino? Se lo rimuovi mica te li garantisci. Se mandi i 5 stelle al Campidoglio come li difendi gli interessi?

(Ti faccio anche notare che Pisapia lo stiamo pregando di ripensarci. Non ha fatto forse anche lui le stesse mosse "scomode" di Marino? Perchè Marino no e Pisapia sì? Te lo dico io: perché Pisapia è stato un sindaco capace e Marino ha fatto cose OGGETTIVAMENTE disastrose)

Offline Sonni Boi

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16452
Re:Addio Marino?
« Risposta #413 il: 10 Ott 2015, 15:43 »
Ale ma quali interessi avrebbe intralciato? Hai capito o no che con questa cosa Renzi rischia la pelle?
Se perde Milano, possibile Pisapia non c'è più e contro hai Salvini, e Roma, se lo mangiamo.

Quali interessi avrà colpito mai Marino? Se lo rimuovi mica te li garantisci. Se mandi i 5 stelle al Campidoglio come li difendi gli interessi?

(Ti faccio anche notare che Pisapia lo stiamo pregando di ripensarci. Non ha fatto forse anche lui le stesse mosse "scomode" di Marino? Perchè Marino no e Pisapia sì? Te lo dico io: perché Pisapia è stato un sindaco capace e Marino ha fatto cose OGGETTIVAMENTE disastrose)

O magari perchè il PD romano non è il PD milanese.
Ed aggiungerei che neanche Roma è Milano.

Offline Zanzalf

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11963
Re:Addio Marino?
« Risposta #414 il: 10 Ott 2015, 15:44 »
@anderz, la strategia era: Marino a prendersi le botte e Gabrielli a gestire il Giubileo. 2017 Gabrielli candidato in carrozza.

Strategia bruciata perché Marino non era più sostenibile.

Offline laziAle82

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11715
Re:Addio Marino?
« Risposta #415 il: 10 Ott 2015, 15:55 »
Io, che a Milano ci ho vissuto e che posso dire con contezza di come l'Amministrazione Pisapia sia stata valida, ti posso garantire che o non sai di cosa parli, quando disquisisci degli interessi romani, o, molto più probabilmente, preferisci fare il finto tonto.

Ale ma quali interessi avrebbe intralciato? Hai capito o no che con questa cosa Renzi rischia la pelle?
Se perde Milano, possibile Pisapia non c'è più e contro hai Salvini, e Roma, se lo mangiamo.

Quali interessi avrà colpito mai Marino? Se lo rimuovi mica te li garantisci. Se mandi i 5 stelle al Campidoglio come li difendi gli interessi?

(Ti faccio anche notare che Pisapia lo stiamo pregando di ripensarci. Non ha fatto forse anche lui le stesse mosse "scomode" di Marino? Perchè Marino no e Pisapia sì? Te lo dico io: perché Pisapia è stato un sindaco capace e Marino ha fatto cose OGGETTIVAMENTE disastrose)

Papà Zanzy, raccontami di nuovo la storia dei "candidati della gente usciti dalle primarie che non sono mai la risposta adatta ai problemi".

O magari perchè il PD romano non è il PD milanese.
Ed aggiungerei che neanche Roma è Milano.

Bingo.

Offline Zanzalf

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11963
Re:Addio Marino?
« Risposta #416 il: 10 Ott 2015, 15:57 »
Piccola Ale, come farà il povero Renzi a garantire gli "interessi romani" con i cinquestelle al Campidoglio?
Sono tutto orecchi.

Offline galafro

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2610
Re:Addio Marino?
« Risposta #417 il: 10 Ott 2015, 15:59 »
Ahi, ahi Bianchina tu quoque.
Sono d'accordo sul marciume avanguardista di alemanno, ma dipingere Marino come uno pulito, uno che ha fatto con le mani e con i piedi di tutto per facilitare l'ecomostro delle merde, lui sindaco tra l'altro supportato anche dagli ecologisti, due sono le cose o è un deficente o è un connivente.
Poi finiamola una volta per tutte con questa storia della chiusura dei fori imperiali. Se avesse chiuso un po' di buche con la stessa solerzia forse i romani gliela avrebbero perdonato, ma così è sembrato che agisse tanto per far loro dispetto

Offline vaz

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54716
Re:Addio Marino?
« Risposta #418 il: 10 Ott 2015, 16:03 »
Già se doveva porta il catrame e asfaltare le strade

Offline Thorin

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Re:Addio Marino?
« Risposta #419 il: 10 Ott 2015, 16:05 »
NO! No! No! No! No! No!!!!!

Non si può dire questa cosa dopo MESI di STILLICIDIO di aggressioni feroci, pretestuose, rabbiose, a Marino da parte di:

CINQUESTELLE
SEL
FASCISTI

Questi sono stati i nemici di Marino.

E con loro la GGGENTE
I testadicazzo che su Facebook mi inondavano di stronzate sulle multe, sulla Panda, sui Caraibi.
La GGGGENTE quella che non voleva pagare le sdrisce blu, quelli CONTRO LE MULTE A STRASCICO.

La colpa di Marino è stata di non essere attrezzato a rispondere, né con la comunicazione e la politica, né con i fatti. Gli vanno riconosciuti i meriti, ma anche il fatto di aver fatto dei pasticci. E ALLA FINE, solo alla fine, è risultato indifendibile.
Forse non ti rendi conto che ogni volta che scrivi corrisponde ad un voto in meno per il PD. :)

Santa miseria, ma come fai a scrivere che la gente non voleva pagare le strisce blu? È semplicemente falso :D
La gente non poteva pagarle con quelle modalità, perchè 200 € al mese per andare al lavoro,specialmente in questo periodo, specialmente quando l'alternativa alla macchina è farsi il segno della croce, sono fuori da ogni logica! Ed è per questo che il TAR ha annullato tutto con tanto di tirata d'orecchie all'inutile Improta.

Capitolo restauro Colosseo: dite che l'ha fatto Marino? Altra falsità.
Il restauro è stato pianificato dalla giunta Alemanno, ed è stata la giunta Alemanno a trovare il finanziatore (Montezemolo).
E vi sto a odia' perchè mi costringete a difendere quello schifo d'omo.

È stato il PD a farlo cadere, la prova del nove sono i fondi per il giubileo sbloccati subito dopo le dimissioni.

E, se vi è possibile (ma non credo), un minimo di rispetto per la ggente, che è la ggente che vi da da mangiare.
 

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