Addio Marino?

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Offline Zanzalf

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11963
Re:Addio Marino?
« Risposta #460 il: 11 Ott 2015, 01:06 »
Zanzalf, La tua logica l'ho capita, l'avrai ripetuta quaranta volte e anche se io sono duro alla fine l'ho capita  :=))
Ma Renzi non ha mai mostrato interesse a difendere Marino,una gran fetta di PD romano lo stesso, Renzi ha minacciato più volte di destituirlo (e già sta cosa non se po' sentì), nessuno ha mai fatto quadrato intorno a lui, eppure lui era il candidato del PD, ha vinto le primarie. Oggi Renzi non aspettava altro per liberarsi di lui, ci metterà un suo fantoccio, una Mogherini o una Boschi qualsiasi o, se decide di attendere tempi migliori come sospetta Monsieur Opale, butterà nel carnaio un avversario da bruciare. Intanto Roma è in ginocchio e il PD vero, quello che discute nei circoli, quello che dovrebbe far capire ai cittadini come si svolge la politica e che risultati persegue, è azzerato e si lecca le ferite. Renzi in questo modo non perde un briciolo di potere, ci fa anche la figura di quello che mette avanti gli interessi della città ai suoi. Tanto il suo scopo è quello, il potere personale... Comunque vada lui ne esce rafforzato.

No, non mi pare che hai capito cosa volevo dire.
Mi devo spiegare, meglio, un'altra volta.

Renzi Marino lo ha difeso all'inverosimile. Fino all'ultimo. Perché caduto Marino Roma è persa (a meno di un miracolo). Non "ci metterà un suo fantoccio" come dici, non può. Ci sono le elezioni e Roma se ne andrà ai fasci o ai grillini (a meno di un miracolo). Come ce lo mette il fantoccio?

Marino era attaccato da tutti (ma ci siamo gia dimenticati le bacheche di Facebook di sole 48 ore fa?). E nonostante questo Renzi ha provato a mettergli un imbragatura che, da una parte gli impedisse di fare danni in amministrazione, e dall'altra lo proteggesse un po': Gabrielli, Barca, Orfini, Esposito, Causi.

Ma non ci siamo riusciti, Marino è riuscito ad impiccarsi da solo. E' voluto andare a Filadelfia a cercare di fare lobby e si è infilato nel vortice delle spese di rappresentanza. L'ultima menzogna era irrecuperabile, se Renzi avesse difeso Marino anche su quella passava per disonesto lui. Dai, non si può dire ai cittadini "vi regalo 20mila euro così non mi rompi più le palle!!" Marino lo ha fatto! Renzi non si lo poteva difendere su quello.

Offline Ranxerox

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18296
Re:Addio Marino?
« Risposta #461 il: 11 Ott 2015, 01:08 »
O pensate veramente che ci si poteva permettere di commissariare la Capitale d'Italia per Mafia. Il comune in cui risiede il governo, lo stato pontificio, il ministero degli esteri, quello dell'interno, il Comando generale dell'Arma, un centinaio di ambasciate e via discorrendo.
Na figura demmerda colossale.
Quindi avevano provato a convincerlo a cedere la mano per una soluzione soft. Ma ha resistito.
Diciamo quindi che prima hanno preparato il paracadute e poi al momento opportuno hanno sganciato il missile per bruciare il resistente ad oltranza Marino con le mani sue. Sono due anni che faceva quelle ricevute mica da ieri. E sicuramente più di qualcuno ce lo sapeva

D'altronde se fai il precisino ed il censore con gli altri su ogni cosa, poi qualcuno lo trovi che fa il precisino ed il censore con te.
Amor con amor si paga.
Soprattutto se usi i soldi pubblici per i cazzetti tuoi. Ma come, proprio te?

Quindi, negli ultimi tempi, è andato in giro a cercare appoggi per evitare la dipartita ma, sostanzialmente, non ha trovato nessuno che se l'è coperto.

Fra due mesi inizia il Giubileo straordinario proclamato da più di un anno. Bisognava prepararlo già da un anno fa. Ad oggi nessuno all'interno dell'amministrazione sa che cosa bisogna fare. Si andrà a braccio.
Paga anche questo.
Come pronuncia la parola dimissioni, il governo sgancia i soldi. Che, si presume, saranno gestiti da Gabrielli tramite, si presume anche questo, una sua affidabilissima testa di ponte.

Da mo che il destino di Ignazio era segnato e non solo perché deve tornare a vincere la criminalità organizzata.

Gabrielli, uomo di fiducia di chi in questo momento comanda veramente, non c'ha nessun bisogno di candidarsi a niente. C'ha mano libera.


Offline Zanzalf

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11963
Re:Addio Marino?
« Risposta #462 il: 11 Ott 2015, 01:09 »
Un po' di testimonianze per ristabilire la realtà




Offline Zanzalf

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11963
Re:Addio Marino?
« Risposta #463 il: 11 Ott 2015, 01:11 »
Gabrielli, uomo di fiducia di chi in questo momento comanda veramente, non c'ha nessun bisogno di candidarsi a niente. C'ha mano libera.

FINO A MAGGIO
FINO A MAGGIO
FINO A MAGGIO
FINO A MAGGIO
FINO A MAGGIO
FINO A MAGGIO

Poi è finita, Roma passa ai 5 stelle

La LOGICA CAZZO
LA LOGICA!!!

Offline Ranxerox

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18296
Re:Addio Marino?
« Risposta #464 il: 11 Ott 2015, 01:54 »
FINO A MAGGIO
FINO A MAGGIO
FINO A MAGGIO
FINO A MAGGIO
FINO A MAGGIO
FINO A MAGGIO

Poi è finita, Roma passa ai 5 stelle

La LOGICA CAZZO
LA LOGICA!!!

Io non darei nulla per scontato al momento. Situazione molto fluida.
Il PD sapeva e sa che ha sette mesi di tempo per recuperare consenso. Se Marino si fosse dimesso prima di formare la seconda giunta, era disponibile la finestra di ottobre ed il tempo era poco perché di mezzo c'era pure l'estate. Ora almeno c'hanno più tempo.

E, se hai sentito oggi l'intervista ad un alto esponente del PD (quello coi capelli bianchi e gli occhiali ma non mi viene il nome), già poneva la questione che votare durante il giubileo potrebbe porre seri rischi per la garanzia dell'ordine pubblico. Fico eh?
Renzi sta già dimostrando che non è uno che sta li a pettinare le bambole. Può piacere o meno ma va dritto per i cazzi suoi come un treno. E nun si incula nessuno.
Quindi se mollano Marino ora, è perché hanno in mente di poter provare a recuperare consenso. Come? Non lo so.
Ma con quel cane sciolto di Ignazio in mezzo ai co.glioni era pressoché impossibile. Il PD credo che rischiasse di rasentare il minimo storico.

Pure alle scorse elezioni si pronosticava il boom dei 5stelle  a Roma ma non è andata così. Per questo ci andrei cauto con le previsioni.

Per ultimo, all'interno del Comune di Roma al momento ci sono entrati pesantemente la Procura della Repubblica di Pignatone, gli ispettori del Ministero delle Finanze, i magistrati della Corte dei Conti, l'Agenzia Nazionale Anticorruzione (che valida le istruttorie degli appalti).
Tutti a gamba tesa e che impongono ed indirizzano tempi e scelte. Fino ad un po' di tempo fa erano tutti girati da un'altra parte.
Adesso non più.
Lo spazio di manovra per l'iniziativa politica (più o meno limpida e onesta) è minimo.
Non decidi nulla ma segui ciò che decidono loro.
Io prima di candidarmi a Sindaco di Roma ci penserei due volte, sia come candidato che come compagine politica. Di sicuro a me e alla mia giunta dovrei per prima cosa fornire una adeguata dotazione di mutande di ferro.

Offline Zanzalf

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11963
Re:Addio Marino?
« Risposta #465 il: 11 Ott 2015, 02:04 »
Il PD sapeva e sa che ha sette mesi di tempo per recuperare consenso. Se Marino si fosse dimesso prima di formare la seconda giunta, era disponibile la finestra di ottobre ed il tempo era poco perché di mezzo c'era pure l'estate. Ora almeno c'hanno più tempo.

No, perché se Marino restava in sella le elezioni c'erano nel 2017 e li il candidato lo avevi e vincente: Gabrielli, trionfatore al Giubileo.
Adesso Gabrielli non lo hai più.

La verità è che l'ultima acrobazia di Marino sugli scontrini, le bugie, lo scaricabarile ai funzionari, il gesto sprezzante verso i romani, non era in alcun modo difendibile.

Tu lo difenderesti Marino quando dice "vi regalo 20 mila euro"? E come?

Re:Addio Marino?
« Risposta #466 il: 11 Ott 2015, 02:27 »
Scrive l'ottimo Francesco Cundari.

Era meglio se era politica

Il sindaco che girava in bicicletta, che aveva vinto le primarie come campione della società civile, che aveva scelto come slogan «Non è politica, è Roma», non è stato travolto da una congiura di palazzo, da una manovra di apparato o dalla reazione di un sistema di potere che si sentiva minacciato, ma da una valanga di scontrini.

E allora, verrebbe da dire, era meglio se era politica. Fosse stata politica, Marino sarebbe stato politicamente difendibile, magari anche con argomenti migliori del semplice «chi è contro di me è con la mafia». E pensare che i disastri della giunta Alemanno, Mafia Capitale e la crisi del Pd romano – in una parola: il peggio della politica – a Marino avevano regalato un’occasione straordinaria, abbassandogli l’asticella fino al minimo sindacale della presentabilità: bastava che fosse onesto. È riuscito a inciampare anche lì. Proprio lui, il sindaco «marziano», Marino l’«extraterrestre».

Del resto, non è l’unico caso. L’ultimo campione della società civile eletto sindaco in nome della trasparenza e della questione morale, Luigi de Magistris, è ancora in sella grazie a un ricorso contro la legge Severino, che ne aveva decretato la sospensione, dopo la condanna per abuso d’ufficio. Ma si sa, quando si tratta di se stessi, e di dimettersi, i campioni della questione morale sono meno rigorosi, come dimostra anche la strenua resistenza tentata fino all’ultimo da Marino. Ora ripete che è tutto un complotto, una vittoria della mafia, che è la vecchia politica che non lo ha mai amato. Ma non è politica, è Roma.

dai su, la smetti di coglionarci? almeno qui.

Offline Ranxerox

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18296
Re:Addio Marino?
« Risposta #467 il: 11 Ott 2015, 02:35 »
No, perché se Marino restava in sella le elezioni c'erano nel 2017 e li il candidato lo avevi e vincente: Gabrielli, trionfatore al Giubileo.
Adesso Gabrielli non lo hai più.

La verità è che l'ultima acrobazia di Marino sugli scontrini, le bugie, lo scaricabarile ai funzionari, il gesto sprezzante verso i romani, non era in alcun modo difendibile.

Tu lo difenderesti Marino quando dice "vi regalo 20 mila euro"? E come?

Zanzi, Marino, una volta perso il ticket con Nieri, che era quello più capace dei due, si è rivelato in tutta la sua inadeguatezza.
Portarlo fino al 2017 sarebbe stato un suicidio politico peggiore di quello che sembrerebbe al momento questo.
Ormai era fuori controllo e praticamente imbalsamato.
Gabrielli presumo che sia una carta da giocare per altri ruoli di ben altro livello.
Avremo tempo per capire quali situazioni i vertici del PD stiano muovendo, anche a breve giro di posta direi. Ma il problema "sindaco" di Roma è un problema di rilievo politico nazionale che va oltre e sopra il PD.
La questione è parecchio delicata, più di quanto non appaia.
Già il fatto che il papa fa un'uscita del genere te lo fa capire.
Diciamo che stava un po' sulle palle a tutti. E, quand'è così, è difficile che fai le rivoluzioni.
Lodevole l'intento, ma magari dovevi preparare il terreno in un altro modo.

Sulla difesa di Marino mi taccio, che sono parte in causa, visto che al momento è ancora il principale. Magari non presenta più le dimissioni  o trova una nuova maggioranza in consiglio comunale, quindi meglio andarci cauti.  :)

Di sicuro se avessi usato la tessera per le macchine di servizio per mettere 10 euro di benzina alla macchina mia, Marino non avrebbe aspettato un attimo a mandarmi in procura a rispondere di peculato con conseguente provvedimento disciplinare che poteva arrivare al licenziamento.
Se ne è fatto un vanto di questa sua inflessibilità. Con tutti gli organi di stampa amici che scrivevano su ordinazione e che applaudivano gaudenti (in quei casi li non gli davano fastidio le campagne stampa).
A salvarmi non sarebbe bastato di certo il fatto che davo la disponibilità a restituire i 10 euro.
Trai tu le conclusioni.

Offline GGW

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468

Offline GGW

Re:Addio Marino?
« Risposta #468 il: 11 Ott 2015, 03:36 »

Offline Zanzalf

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11963
Re:Addio Marino?
« Risposta #469 il: 11 Ott 2015, 08:37 »
dai su, la smetti di coglionarci? almeno qui.

Dici a Marino?
Re:Addio Marino?
« Risposta #470 il: 11 Ott 2015, 08:51 »
Un po' di testimonianze per ristabilire la realtà





ecco appunto ristabiliamola sta verità.

la fonte è repubblica.

POLI - Il "nuovo", a volte, fa strani giri. E tende agguati alla rivoluzione renziana. Un impasto di contraddizioni e vecchia politica rischia di gravare sulle liste del candidato governatore Pd, Vincenzo De Luca. Duri battibecchi e aspre polemiche, soprattutto sui social network, infiammano la fase più calda della campagna elettorale per le regionali, dopo alcune storie ricostruite da Repubblica, alla chiusura delle dieci liste a sostegno dell'ex sindaco di Salerno, che tra l'altro rischia la sospensione dopo la condanna di primo grado, se eletto a Palazzo Santa Lucia.

Le sue promesse di estrema discontinuità con il governo di Stefano Caldoro - "Rivoluziono tutto, daremo il via al processo di modernizzazione e sburocratizzazione della Campania" - convivono per ora con scelte che a molti appaiono discutibili: dal patto del primo Maggio, siglato in extremis, di notte, con il leader ormai 87enne di Nusco, Ciriaco De Mita, ai profili di candidati che poco somigliano all'innovazione chiesta dal "giglio" magico" del Nazareno. Nomi di destra, di indagati o di loro congiunti, o di avversari di esponenti simbolo delle battaglie democrat: tutti in pista per l'ex viceministro del governo Letta. Così, dopo i sindaci democrat candidati "col trucco" - che si erano fatti multare dai propri vigili urbani pur di decadere, per gabbare una norma regionale, poi costretti a dimettersi per entrare in lista - ecco i consiglieri- migranti. Da un lato all'altro, pur di stare con chi vince, o si pensa possa farcela.

Alla voce Pdl o Fi, ecco l'ex senatore Pdl ed ex candidato sindaco di Napoli di Berlusconi, il prefetto Franco Malvano. Poi una sfilza di dirigenti di Fi o amministratori in carica fino a pochi giorni fa, sotto l'insegna azzurra: è l'offerta "Campania in rete" il vero scrigno. Nella lista di Caserta, vi figurano: l'ex vice coordinatrice Pdl di Caserta ed ex assessore di quel comune, Teresa Ucciero; è in buona compagnia con il sindaco Alfonso Piscitelli, del comune di Santa Maria a Vico, anch'egli eletto sotto il simbolo degli azzurri; e con Angelina Cuccaro, assessore per Fi nell'altro comune di Santa Maria Capua Vetere. È lo stesso elenco in cui brilla per attivismo anche Rosalba Santoro, moglie di quel Nicola Turco, tuttora inquisito per concorso esterno in associazione mafiosa, e referente di Cosentino, che al nostro giornale ha rivendicato la sua convinta adesione al progetto di De Luca: "Ma perché c'è qualcosa di sinistra nella coalizione di De Luca? Non direi - argomenta la dottoressa, laureata in Lettere - Però questo candidato del Pd è uno che combatte, una persona chiara. E Cosentino era un leader carismatico".

Alla voce Destra, ala estrema, ecco un sostenitore di De Luca che continua a replicare alle polemiche. È Carlo Aveta, il mussoliniano doc, fedelissimo degli omaggi al Duce sulla tomba di Predappio, che non rinnega la sua stima per la storia fascista ma contesta e precisa, invece, il contesto in cui sarebbe stata pronunciata una frase "non contro gli omosessuali, ma a favore della decenza". "Non ho mai detto che mi fanno schifo i gay, c'è stata confusione e strumentalizzazione su un mio post Facebook del luglio 2014 in cui, legittimamente, dedico un giudizio personale a un'immagine che tuttora mi crea sconcerto: tre uomini che sfilano, in una pubblica piazza, davanti a bambini e bambine, in baby-doll. È una scena decente, quella? Secondo me: no".

Alla voce indagati, ecco sempre nella lista "Campania in rete", ma a Napoli, la candidatura di Attilio Malafronte, consigliere comunale d'opposizione a Pompei che, solo qualche mese fa, è finito agli arresti domiciliari in un blitz sulla presunta compravendita di sepolture al cimitero comunale. Nell'armadio della sua casa, la polizia trovò e sequestrò un fucile calibro 12, una canna per fucile marca e oltre 30 cartucce per uso di caccia, dopo alcune settimane il consigliere è stato scarcerato, ma Malafronte aveva già "fatto un percorso nuovo", quindi di corsa verso De Luca.

Analogo capitombolo capita alla candidata Rosa Criscuolo, che corre come consigliere regionale per "Centro democratico": è la bionda avvocatessa che non disdegna pose ammiccanti e neanche il confine tra la cronaca rosa e quella giudiziaria; e non solo per il suo lavoro. La Criscuolo, oltre ad essersi mobilitata oltre un anno e mezzo fa, per una colorata manifestazione pro-Cosentino a Caserta con tanto di slogan contro la carcerazione preventiva (fu bloccata in tempo da Fi, che la indusse a recedere) è stata poi l'ultima signora con cui ha cenato l'ex ministro Claudio Scajola, poche ore prima che venisse arrestato su ordine della distrettuale antimafia di Reggio Calabria. L'avvocatessa ha sempre detto d'aver cominciato la sua militanza politica nel centrosinistra, nel vesuviano, e di aver poi sempre scelto liberamente. Oggi confessa, candidamente, che va verso il Pd "per esclusione. Non mi voglio candidare con Caldoro e nella coalizione in cui ci sono i Cesaro ". E alle Voce Donne, o Mogli di, non poteva mancare Annalisa Vessella Pisacane: è candidata nello stesso "Centro", non solo è consigliere regionale uscente di Caldoro, ma moglie di quel Michele Pisacane che in Parlamento corse a sostenere Berlusconi con "i Responsabili" nel 2011. "Nelle liste non accetto spezzoni del vecchio ceto politico", aveva detto Vincenzo De Luca in un'intervista. Era meno di cinquanta giorni fa

Chi è che governa con mafiosi e fascisti?
Con Alfano e Verdini padri costituenti?
A Zanzalf fai il brava su.
Il retaggio del Partito Comunista nel pd lo vedi solo tu ormai.
Pure mia madre di 72 anni si è accorta che qualcosa non va nel partito che ha votato per tutta la vita.
Ma tranquillo, io sono assolutamente sicuro che il pd una soluzione la trova.
Come ha sempre fatto.
E come ha fatto pochi mesi fa in Campania.
Perché questo è ciò che fa il pd.
Piaccia o no esiste una sola alternativa.
I 5 stelle.
Altrimenti continuiamo così.
Non esiste differenza tra centro destra e centro sinistra. Che infatti si mischiano ormai.
o meglio una differenza c'è; come è che funzionano le mazzette?
75% a chi governa e 25% all'opposizione?

Offline anderz

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8271
Re:Addio Marino?
« Risposta #471 il: 11 Ott 2015, 08:53 »
Za', tu confondi l'opposizione politica (legittima nel caso degli avversari, che sia il M5s, Sendero Luminoso o il Ku Klux Klan) con le manovre di palazzo.

E' grave, a mio modo di vedere.

Offline Zanzalf

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11963
Re:Addio Marino?
« Risposta #472 il: 11 Ott 2015, 09:05 »
Maddai, su FB gli stessi che me postavano le foto ai Caraibi ora parlano di congiura di palazzo.
Ma famo pace col cervello.

Offline Parken

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1049
Re:Addio Marino?
« Risposta #473 il: 11 Ott 2015, 09:24 »
Domanda (seria) visto che non vivo a Roma. Ma questo Gabrielli, immagino prefetto, cosa ha fatto per meritare tanto credito ? ossia, ci sono statistiche relative all'ordine pubblico ed alla sicurezza migliorate notevolmente o lui e' semplicemente un media darling?

Offline vaz

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54716
Re:Addio Marino?
« Risposta #474 il: 11 Ott 2015, 09:36 »
il vivisettore.
li mortacci vostra magari ve ammalate seri. poi curateve co l'agopuntura e il soffio de drago.

merde.

Offline galafro

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2610
Re:Addio Marino?
« Risposta #475 il: 11 Ott 2015, 09:56 »
Alessandro Capponi intervista Stefano Esposito, Corriere della Sera, 10 ottobre 2015

«La struttura amministrativa vive di vita propria, non segue le indicazioni, cambia autonomamente il contenuto delle delibere, a volte le scrive male proprio per farle bocciare al Tar…».

Stefano Esposito, scusi: sta dicendo che a Roma, in Campidoglio, gli uffici non rispondono agli assessori ma ad altri interessi?

«Gli uffici se ne strafottono di ciò che chiede la politica… quelli viaggiano con stipendi superiori ai centoventi-centosessanta mila euro e fanno solamente finta di farti decidere, è chiaro?».

Il senatore Pd che giovedì si è dimesso dalla giunta romana è stato per settanta giorni l’assessore ai Trasporti:  abituato a un eloquio a volte parecchio colorito, Esposito oggi dice «ciò che non avevo mai reso pubblico». E che, almeno in parte, è raccolto in un faldone «che porterò a Giuseppe Pignatone. Non so se contenga comportamenti penalmente rilevanti ma è bene che tutto sia valutato». E così racconta episodi che sarebbero quasi comici, se non finissero per impattare senza pietà sulla vita dei cittadini. Esposito è cresciuto a Torino: negli ultimi mesi deve aver guardato Roma con occhi poco abituati alla sua luce, alle sue ombre.

Accusare la macchina amministrativa non è un alibi per la politica?

«Faccio degli esempi così ci chiariamo, va bene?  Cosa ci fa un segnale di inversione a “u” in una strada pedonalizzata? Lo spiego: siamo in via di Porta San Sebastiano, tra Circo Massimo e Appia Antica, una strada importante, con ville di personaggi famosi. Chiedo spiegazioni: i funzionari balbettano, poi dicono che c’è una scuola all’inizio della via e le mamme hanno bisogno di fare inversione per portare i figli. Chissà di quale famiglia sono quei figli? Così mi metto a urlare! E con quale risultato? Le automobili là passano ancora».

Quando ha capito che la situazione era questa?

«Subito. Appena insediato ho chiesto agli uffici di scrivere una delibera per vietare ai bus turistici di entrare in centro storico. Percepisco resistenze e cerco un compromesso: rinuncio al divieto totale ma ordino di aumentare notevolmente i prezzi per i pass d’ingresso. Scrivono l’atto con i nuovi prezzi ma inseriscono una serie di deroghe con sconti notevoli praticamente per tutti. Quindi hanno scritto le mie regole e il loro modo per aggirarle… chiaro come funziona? Un funzionario ha spiegato al mio capo segreteria: “Gli assessori passano, noi rimaniamo”».

Lei parla anche di «gare opache» in Atac.

«Anche là c’è un’opacità spaventosa. Le ferrovie da mesi propongono il biglietto integrato per il Giubileo, per farlo però hanno bisogno di accedere al sistema elettronico di Atac con una chiave numerica, un codice. Non glielo danno, io indago e capisco: Atac gestisce anche Metrebus, un altro biglietto integrato, con Cotral, trasporti regionali, e ferrovie, e per questo dovrebbe redistribuire gli incassi. Ma non lo fa, e deve decine di milioni sia a Cotral sia alle ferrovie. Così ho scritto tre lettere per sollecitare l’invio del codice alle ferrovie per il biglietto del Giubileo: mi hanno risposto che la delega su Atac è di Marino, non mia… Sto parlando di un problema ben più diffuso di quanto si pensi. Quando sono arrivato una serie di provvedimenti del Comune, come quello sulle strisce blu, erano stati bocciati dal Tar. Erano scritti così male che ho pensato: li avranno scritti degli incompetenti. Invece no, professionisti strapagati».

Potevate fare di più?

«L’inchiesta Mafia Capitale, per la quale Pignatone va ringraziato in eterno, portava con sé la missione di bonificare la macchina amministrativa, e farlo, decapitare i cattivi, sarebbe stato importante. Ma parlare di questo a Roma non ti rende popolare nel ceto politico, perché questo metodo clientelare e consociativo è radicato da almeno venticinque anni… chiaro? È un sistema incancrenito».
Impiegati comunali da 160 mila euro l'anno
Barbieri e baristi commessi da 100-120 mila al senato
Magari pure iscritti ai sindacali nazionali per difendere i loro diritti contro il padrone sfruttatore
Poi c'è la provincia, la regione, i ministeri, la camera, il Quirinale, gli enti nazionali di tutti i tipi, il parastato, tutti gli altri organi dello stato.
Quanti impiegati da 150 mila euro ci staranno che stanno lì solo per impedire che nulla si cambi al fine di continuare a godere di privilegi e fare come cazzo gli pare?
L'Italia è in crisi milioni di italiani hanno perso il posto di lavoro, oh hai mai sentito che uno di questi non dico abbia perso il posto di lavoro, ma che gli sia stato diminuito lo stipendio?
Questa è Roma. Poi ci si meraviglia se balordi come Buzzi diventano dei business men o zingari come casamonica fanno il bello è cattivo tempo in periferia.
La soluzione? Ci sarebbe ma non si può neanche dire

Offline laziAle82

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11715
Re:Addio Marino?
« Risposta #476 il: 11 Ott 2015, 10:14 »

No, non mi pare che hai capito cosa volevo dire.
Mi devo spiegare, meglio, un'altra volta.

Renzi Marino lo ha difeso all'inverosimile. Fino all'ultimo. Perché caduto Marino Roma è persa (a meno di un miracolo). Non "ci metterà un suo fantoccio" come dici, non può. Ci sono le elezioni e Roma se ne andrà ai fasci o ai grillini (a meno di un miracolo). Come ce lo mette il fantoccio?

Marino era attaccato da tutti (ma ci siamo gia dimenticati le bacheche di Facebook di sole 48 ore fa?). E nonostante questo Renzi ha provato a mettergli un imbragatura che, da una parte gli impedisse di fare danni in amministrazione, e dall'altra lo proteggesse un po': Gabrielli, Barca, Orfini, Esposito, Causi.

Ma non ci siamo riusciti, Marino è riuscito ad impiccarsi da solo. E' voluto andare a Filadelfia a cercare di fare lobby e si è infilato nel vortice delle spese di rappresentanza. L'ultima menzogna era irrecuperabile, se Renzi avesse difeso Marino anche su quella passava per disonesto lui. Dai, non si può dire ai cittadini "vi regalo 20mila euro così non mi rompi più le palle!!" Marino lo ha fatto! Renzi non si lo poteva difendere su quello.

Marino è stato invitato a Philadelphia.
Ci sono le lettere ufficiali.
Smettila di scrivere inesattezze.

Offline laziAle82

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11715
Re:Addio Marino?
« Risposta #477 il: 11 Ott 2015, 10:22 »
E, per rispondere anche a Ranxerox, io aspetterei le decisioni della magistratura prima di affermare con tanta sicurezza che le ricevute siano dovute a impegni personali e non istituzionali..

Offline Zanzalf

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11963
Re:Addio Marino?
« Risposta #478 il: 11 Ott 2015, 10:45 »
Ale, non lo devi dire a me ma ai romani. Io se fossi candidato a sindaco premetterei che faccio come mi pare e tutte le spese sono per rappresentanza.

Ma Marino alle primarie è stato un mese a chiedere il ritiro di Sassoli perchè erano comparsi un po' di manifesti. Chi semina vento...

Offline Bianchina

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15810
Re:Addio Marino?
« Risposta #479 il: 11 Ott 2015, 10:45 »
E, per rispondere anche a Ranxerox, io aspetterei le decisioni della magistratura prima di affermare con tanta sicurezza che le ricevute siano dovute a impegni personali e non istituzionali..

pazzesco.

nel sito del Comune di Roma c'e' tutta la documentazione delle spese di Marino Ignazio, Sindaco.
In rete, scaricabile, scontrino per scontrino.
E' domenica, non ci sono nemmeno le partite. Divertitevi, andate a leggere: alberghi a tre stelle, viaggi in treno in seconda, economy Alitalia.
Nel paese di chi ha usato i voli di stato e gli elicotteri dei vigili del fuoco per farsi arrivare le aragoste fresche.
E ha messo nei consigli regionali e in parlamento le sue amanti (non solo Berlusconi).
Pazzesco.

E pazzesco che nell'edizione cartacea di ieri di Repubblica (ma che vomito) un articoletto piccolo piccolo ben nascosto racconta bene come negli uffici e non si sa quanto involontariamente si sia potuta far confusione fra scontrini e note spese personali, carte di credito istituzionali e carte di credito personali.
Praticamente avalla e conferma la versione di Marino.
Un articoletto onesto, ma ben celato, a killeraggio compiuto, tanto per dire che non si e' fatto scandalismo ma giornalismo onesto e mettersi in pace la coscienza.
Mascalzoni veri.

In ogni caso le note spese leggetevele. Poi ricominciamo a parla'.
 

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