Addio Marino?

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Online Ranxerox

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Re:Addio Marino?
« Risposta #640 il: 13 Ott 2015, 00:54 »
Se per taglio degli stipendi ti riferisci alla parte accessoria, quella è stata obbligata dal MEF non è che Marino si è alzato un giorno ed ha deciso di fare la voce grossa.
Le trattative sull'accessorio sono state affidate e portate avanti da Nieri, se proprio volessimo dirla tutta.

No, non è così.
Difatti il fondo complessivo stanziato tra l'ultimo contratto e l'unilaterale è, euro più euro meno, identico. Quindi il MEF non ha detto che bisognava ridurre gli stipendi.
Il problema rilevato dal MEF era relativo alla distribuzione delle varie indennità che non erano conformi alla norma nazionale.  Ma per garantire i servizi di Roma Capitale, in tutta la sua complessità, non erano sufficienti le norme del CCNL quindi, negli anni, se ne era forzata l'applicazione in maniera estensiva.
Per cui non venivano dati più soldi ai dipendenti a uffa, ma solo dei rilievi sul modo in cui i soldi che comunque dovevano essere distribuiti erano allineati al dettato del CCNL. Contestazioni peraltro similari a tantissimi altri enti locali complessi in Italia.
Il MEF lo invoca Marino per riportare tutto nella norma partendo dall'ultima ispezione. Anzi più volte se ne è vantato. Oltretutto piazza un magistrato della Corte dei Conti al bilancio, tale Daniela Morgante. Che pero', dopo un anno, si dimette (o viene dimissionata, chissà).

Da repubblica:

La giunta Marino perde i primi pezzi. L'assessore capitolino al Bilancio, Daniela Morgante, ha infatti lasciato l'incarico. Bersagliata dai colleghi di giunta e dallo stesso primo cittadino, la titolare dei conti del Campidoglio ha deciso di dimettersi. A comunicarlo è stato lo stesso Campidoglio. "Il sindaco di Roma Ignazio Marino e l'assessore al Bilancio Daniela Morgante hanno condiviso la decisione di interrompere la loro collaborazione - si legge nel comunicato- La delega al bilancio viene assunta da oggi dal sindaco Marino. Gli obiettivi e i programmi della Giunta, in vista dell'approvazione del bilancio di previsione 2014, restano inalterati. La decisione è maturata dopo un confronto lungo e leale".

Lo scontro tra il sindaco Marino e l'assessore Morgante, iniziato mesi fa e acuitosi nelle scorse settimane, si è fatto più duro sabato scorso. Il primo cittadino, infatti, aveva duramente criticato l'atteggiamento della titolare del Bilancio, che, prima della riunione di giunta in cui avrebbe presentato la bozza della manovra 2014, aveva fatto trapelare alcune indiscrezioni sui possibili tagli. "Le cifre e le scelte rese note preventivamente dall'assessore al Bilancio devono essere ancora sottoposte al sindaco, alla giunta e all'assemblea capitolina" la dura reprimenda del sindaco rivolta sabato scorso all'assessore.

Una tensione che, invece di sfumare, si è acuita domenica durante l'ultima riunione di giunta a cui ha preso parte l'assessore Daniela Morgante. Una riunione-fiume durata più di sei ore, in cui la titolare del Bilancio ha presentato ai suoi colleghi di Campidoglio il piano per risanare i conti della capitale, cercare di far fronte ai nuovi maxi-buchi di bilancio (circa 60 milioni di euro). Una riunione in cui il sindaco Marino ha bollato le proposte dell'assessore Morgante per i conti della capitale come "un puffo informe". Parole che sicuramente non hanno fatto piacere all'assessore Daniela Morgante che, per l'appunto, nel pomeriggio di oggi ha maturato la decisione di lasciare l'incarico.

Eppure, il sindaco Marino cerca di gettare acqua sul fuoco e in una nota precisa che "il contributo di Daniela è stato prezioso e ha consentito a Roma Capitale di ritornare su binari virtuosi, a partire dall'approvazione del bilancio di previsione 2013, dopo circa un anno di esercizio provvisorio e con un ingente disavanzo di gestione. Esprimo a Daniela la mia profonda stima per le sue capacità professionali e doti umane".

Alla stessa maniera, l'ormai ex assessore e magistrato della Corte dei Conti, Daniela Morgante, risponde "ringraziando per la straordinaria esperienza umana e professionale che mi ha consentito di svolgere. È stato - afferma Daniela Morgante - un lavoro affascinante e complesso dal punto di vista professionale, di cui farò tesoro".

LE REAZIONI. Ringraziamenti al lavoro svolto dall'ormai ex assessore al Bilancio sono arrivati anche dal partito di maggioranza. "A Daniela Morgante esprimo anch'io un ringraziamento sincero per il lavoro compiuto- le parole del segretario romano del Pd, Lionello Cosentino- Al sindaco Marino offro la collaborazione piena di tutto il Pd per affrontare, con spirito di squadra, la nuova fase. A Roma serve un bilancio che unisca rigore ad equità sociale. Un bilancio non solo di tagli, ma capace di guardare al futuro con due obiettivi: un salto di qualità nel funzionamento della macchina capitolina e delle aziende comunali e una politica di rilancio degli investimenti per lo sviluppo". E il capogruppo dei Democratici in Aula Giulio Cesare, Francesco D'Ausilio, ribadisce che il Pd resta "concentrato sui nodi della città con uno spirito di forte collaborazione per chiudere il progetto di bilancio 2014 e attuare il piano di riequilibrio di Roma Capitale come previsto nel decreto sugli enti locali. Il Partito Democratico è a fianco del sindaco Marino con l'obiettivo di modernizzare la macchina capitolina, migliorare i servizi e tagliare gli sprechi".

L'opposizione, invece, ha reagito duramente alle dimissioni dell'assessore Morgante. "Dopo le dimissioni dell'assessore Morgante il sindaco dovrebbe togliere il disturbo" il post su Twitter di Sveva Belviso, capogruppo capitolino di Ncd. "Siamo in mano a gente irresponsabile, il sindaco martedì venga a riferire in Aula" l'attacco del vicepresidente dell'assemblea capitolina, Giordano Tredicine. "In Campidoglio è stata fatta fuori l'assessore Morgante, evidentemente l'accordo tra Marino e Renzi per avere i soldi del Salva Roma Ter comportava un nuovo sacrificio umano" scrive su Facebook Roberta Lombardi, deputata del Movimento 5 Stelle.


Da notare, a conferma di quanto dice oggi Orfini, che gli obbiettivi di Marino siano stati in realtà frutto del supporto e del lavoro della giunta, del consiglio comunale e delle compagini politiche che sostenevano Marino stesso. Ma qui andavano ancora d'amore e d'accordo e repubblica pompava alla grande.

Dopodiché, e' in base alle nuove norme dell'unilaterale, nonostante le rassicurazioni di Marino e Nieri che nella transizione tra i due contratti nessuno avrebbe perso un euro, che in realtà ci sono delle decurtazioni anche importanti a parità di prestazione come ha già scritto Sweeper e come, "[...]mente", era stato rappresentato al tavolo di trattativa in base alle proiezioni che gli avevamo fornito.


Nieri ha avuto la delega al personale direttamente da Marino e proprio perché la trattativa durava da più di un anno e non aveva sbocchi il vice sindaco ha iniziato a presiedere tutti gli incontri successivi fino a che, ad Agosto l'amministrazione ha rotto la trattativa e varato l'unilaterale con decorrenza Dicembre 2014. (In effetti poi è partito a Gennaio 2015)
Nieri ha sempre parlato per conto dell'amministrazione e quindi di Marino. Se poi lui non sapeva il contenuto e gli esiti delle trattative non saprei dirlo. Tenderei ad escluderlo però. E se erano a conoscenza che il meccanismo dell'unilaterale decurtava gli stipendi, allora mentivano sapendo di mentire.

Online Ranxerox

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Re:Addio Marino?
« Risposta #641 il: 13 Ott 2015, 01:02 »
Fine di un incubo.

AUMENTO MEDIO GIORNALIERO DEL DEBITO DEL COMUNE DI ROMA

RUTELLI                                    +829.937

VELTRONI                                 +416.476

ALEMANNO                                +450.160

MARINO                                    -   12.987

fonte: Il Sole 24 Ore

Tifosa del pareggio di bilancio?  :=))

Online Blueline

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Re:Addio Marino?
« Risposta #642 il: 13 Ott 2015, 06:26 »

Online FatDanny

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Re:Addio Marino?
« Risposta #643 il: 13 Ott 2015, 10:48 »
sto giro è stato più stringente, ve lo devo di: annaspavate
chi dietro teorie, chi dietro scontrini, chi dietro altro

marino ha fatto una serie di cazzate, peraltro venali
il pd via via lo ha mollato rendendosi conto che ne avrebbe pagato il fio
marino si è suicidato

e se ora si è dimesso non si può dare colpa al solo pd, dimenticando le campagne sulla panda o sul vino da 40 euro
che in tempi grami fanno presa sulla ggggente

conclusioni: marino è inadatto a fare politica, ma resta una persona perbene; il pd a na certa ha pensato ai calcoli di bottega; l'opposizione grillina ha lavorato puntando a monetizzare il consenso, demonizzando il poro Ignazio, l'opposizione di destra più prosaicamente rivuole il potere per ricominciare da dove alemanno era stato interrotto

tutto questo secondo MO

ma chi le ha fatte queste campagne MO?
A me sembra le abbia fatte in primis Repubblica.
Come si fa a negare un coinvolgimento attivo, non passivo, del PD?
Non lo hanno solo progressivamente scaricato, hanno partecipato attivamente alla campagna.
Attraverso sondaggi che ne volevano sottolineare la caduta di consensi e attraverso una campagna denigratoria orchestrata "alla Mauri".

E' pazzesco che chi mette in luce queste cose venga definito complottista solo perché nomina i poteri forti.
Una cosa è nominare una fantomatica Spectre, un'altra è dare nomi e cognomi ai responsabili e pesarne le responsabilità.
Questa si chiama analisi materialistica dei fatti. Senza la quale potremmo anche dire che Mussolini è stato vent'anni al potere perché, in fondo in fondo, gli italiani l'hanno votato, cosa oggettivamente vera (o parlare della manovra degli industriali e di un pezzo dello Stato, mediato da un accordo con monarchia e vaticano, tutti soggetti terrorizzati dal biennio rosso, è una tesi complottista???).
Io non lo so boh, ormai non ci troviamo più manco sui fondamentali.

Cioè veramente pensate che non ci sia una relazione tra la scalata al PD (e poi al governo) di Renzi, le necessità di alcuni poteri forti italiani e la trasformazione del Partito Democratico orchestrata a dovere per garantirsi l'esito che poi effettivamente c'è stato?
Pensate davvero che siamo finiti così per un voto alle primarie e quello nazionale, nonostante quello che avete avuto davanti agli occhi dalla caduta del Nano mediante giochi borsistici, passando per Monti e Letta e arrivando a Renzi?
Vabbé, fate voi, alla fine sono opinioni.
ma se permettete ribadisco che trovo tale versione naif e assolutamente non aderente all'analisi materiale delle forze in campo e di come si sono mosse.



Andiamo al perché Marino cade e un Pisapia no, su cui si intorbidiscono volutamente le acque.
Marino non è mollato dal PD perché improvvisamente è divenuto anticapitalista. E infatti io NON difendo Marino come continua a ribadire zanzalf (usando un'altra bella pratica tradizionale del PCI, il modificare le tesi altrui continuando a darne una versione distorta).
La città di Marino era un modello altrettanto liberista di quello proposto a Milano e altrettanto gradito a renzi.
Ho fatto anche gli esempi, su cui ovviamente avete glissato (Atac, Acea, speculazioni edilizie).
E allora perché Pisapia è gradito e Marino no?
Perché Marino nella sua incapacità non ha saputo muoversi nelle pieghe della politica romana, mentre Pisapia lo ha saputo fare egregiamente a milano.
Si citano Expo e Giubileo, quali esempi migliori.
Pisapia a Milano ha gestito perfettamente l'affaire Expo: tutte le clientele sono state esaudite, ha coperto "a sinistra" l'evento con un'iniziativa ombra abbastanza ridicola in paragone al maxievento, ma efficace sul piano politico a coinvolgere potenziali oppositori, ha saputo quindi applicare bene la ricetta renziana tra "liberismo e immaginario".
Marino non solo non è stato in grado di articolare questa ricetta, ma con la sua incapacità rischiava di mettere i bastoni tra le ruote alla macchina para-mafiosa che adesso partirà sul giubileo.
Ma questo non fa di Marino un eroe, né un sindaco augurabile, né ancora un riferimento politico.
Semplicemente la sua inattitudine alle beghe romane ne facevano un intralcio, che quindi è stato rimosso.

Offline Zanzalf

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Re:Addio Marino?
« Risposta #644 il: 13 Ott 2015, 10:55 »
Danny, d'accordo: Marino non era adeguato. E' quello che dico anche io.
Lo dicono i romani, lo dicono tutti.

Online FatDanny

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Re:Addio Marino?
« Risposta #645 il: 13 Ott 2015, 10:59 »
E chi lo ha mai negato?
Io mi rammarico perché cade da destra, non perché cade.
Che fosse inadeguato lo dimostrano molteplici situazioni in cui non ha saputo muoversi.

Dire che è stato vittima di killeraggio non significa dire che fosse adeguato come sindaco.
Io solidarizzo rispetto al killeraggio che ritengo scandaloso, allo stesso tempo non dimentico quel che ha fatto (e quel che NON ha fatto).

Sarebbe interessante discutere, ma evidentemente preferiamo altro, ad esempio della questione "referendum acqua". O "ristrutturazione Atac". O "emergenza abitativa". O "speculazioni edilizie".
Così valutiamo Marino e le sue carenze, non sugli scontrini o sulle microcazzate.
Le microcazzate ne è pieno anche Renzi, se andiamo a vedere.

Offline Bianchina

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Re:Addio Marino?
« Risposta #646 il: 13 Ott 2015, 12:27 »
Tifosa del pareggio di bilancio?  :=))

guarda che il "fine di un incubo" si riferisce a tutti quelli che hanno brindato alla caduta.

fra i quali, a quanto pare, molti dipendenti comunali

 :=))

Offline orchetto

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Re:Addio Marino?
« Risposta #647 il: 13 Ott 2015, 12:36 »
Comunque pare che si voti a primavera 2016.

Offline sweeper77

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Re:Addio Marino?
« Risposta #648 il: 13 Ott 2015, 12:46 »
Sinceramente c'è poco da brindare dopo il suo operato.
I soldi tanto mica ce ritornano, come i rifiuti, i disagi per i mezzi pubblici, le strade de merda, l'insicurezza costante...
I suoi due anni e mezzo sono costellati di successi in effetti, basta prendere un mezzo e dare un'occhiata a roma.
Dei soldi dei dipendenti comunali l'ordine è arrivato dall'alto, quindi non nutro nessuna speranza di restituzione, qualsiasi sindaco verrà eletto.
Si presenterà con la fascia in udienza per dire che lui ha sconfitto la mafia, come un giudice che si fregia di aver migliorato i servizi di un comune.
Tanto non vedeva l'ora di essere sindaco, che avesse fatto un solo intervento migliorativo per la città.
Ma abbiamo sconfitto la mafia oh, tanto è vero che non vede l'ora di sedersi di nuovo nei banchi del consiglio, senza più lui come sindaco.
Re:Addio Marino?
« Risposta #649 il: 13 Ott 2015, 12:57 »
Fat, io non nego quello che scrivi, dico che in questo caso, poteri forti o meno, Marino si è dato tanta corda che alla fine ci si è impiccato.
Poteri forti o meno.
Ha fatto quasi tutto da solo.

Per sciacalli, scontrinari e poteri forti è stato fin troppo facile sparare sul cadavere
Ma cadavere ci si è reso da solo.

ps
lascia sta, in questo caso preciso, tutte le analisi. Esse servono a poco qui, in questo contesto.

Online Blueline

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Re:Addio Marino?
« Risposta #650 il: 13 Ott 2015, 13:49 »
Comunque pare che si voti a primavera 2016.
E nel frattempo Roma sarà governata da un commissario prefettizio?

Offline orchetto

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12951
Re:Addio Marino?
« Risposta #651 il: 13 Ott 2015, 14:00 »
E nel frattempo Roma sarà governata da un commissario prefettizio?
Si girano già dei nomi. Ma io aspetterei ad essere così sicuro che si voti a primavera perchè nel PD molti spingono per commissariare Roma ancora più a lungo.
Re:Addio Marino?
« Risposta #652 il: 13 Ott 2015, 14:11 »
il pd deve operare un recupero di consensi qui a Roma,
me sa che er brodo commissariale si allungherà

Offline Eagles77

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Re:Addio Marino?
« Risposta #653 il: 13 Ott 2015, 14:13 »
Danny, d'accordo: Marino non era adeguato. E' quello che dico anche io.
Lo dicono i romani, lo dicono tutti.

Tutti no.
Se si candidasse di nuovo Marino, lo rivoterei di corsa.
Anche perchè uscirebbe dal PD e avrei qualcuno da votare.

Per il resto mi auguro l'implosione del PD dalla testa del pesce e aspetto di vedere il capolavoro che faranno i ragazzini a 5 stelle aiutati dai camerati di Casapound.

Offline laziAle82

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Re:Addio Marino?
« Risposta #654 il: 13 Ott 2015, 14:14 »

Tutti no.
Se si candidasse di nuovo Marino, lo rivoterei di corsa.
Anche perchè uscirebbe dal PD e avrei qualcuno da votare.

Per il resto mi auguro l'implosione del PD dalla testa del pesce e aspetto di vedere il capolavoro che faranno i ragazzini a 5 stelle aiutati dai camerati di Casapound.

:agree:

Offline Zanzalf

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Re:Addio Marino?
« Risposta #655 il: 13 Ott 2015, 14:22 »
Ben iscritto Eagles77 al partito degli anti-Pd.
C'è chi ne ha fatto una professione, chi una passione, chi un'ossessione.
Tutti ben contenti di far vincere altri, pur di ammazzare il PD. Quella è la mission.

Offline Rorschach

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12865
Re:Addio Marino?
« Risposta #656 il: 13 Ott 2015, 14:23 »
Se Marino si candidasse con una lista civica ci sarebbe il rischio del M5S fuori dal ballottaggio.

Online Blueline

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Re:Addio Marino?
« Risposta #657 il: 13 Ott 2015, 14:24 »
Si girano già dei nomi. Ma io aspetterei ad essere così sicuro che si voti a primavera perchè nel PD molti spingono per commissariare Roma ancora più a lungo.
Il commissariamento di un comune è un mezzo disastro, non è una soluzione ben vista dai più mentre è ricercata da chi ha già governato. Ricordo che il commissario(a dispetto del nome....) non indaga sui conti ma in genere spinge le tasse al massimo per prendere più soldi possibili e nel contempo taglia oltre misura i servizi(mi ricorda qualche presidente di una squadra di calcio....).

Offline anderz

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Re:Addio Marino?
« Risposta #658 il: 13 Ott 2015, 14:26 »
Se marino si candidasse da solo prenderebbe, giustamente, meno del 3%.

Offline Eagles77

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14436
Re:Addio Marino?
« Risposta #659 il: 13 Ott 2015, 14:50 »
Ben iscritto Eagles77 al partito degli anti-Pd.
C'è chi ne ha fatto una professione, chi una passione, chi un'ossessione.
Tutti ben contenti di far vincere altri, pur di ammazzare il PD. Quella è la mission.

Non mi sono iscritto oggi a quel partito.
Non è colpa mia se il PD è la feccia della politica e il peggio che può rappresentare un partito in Italia.
E' la peggior parte del pentapartito tutta in un partito solo.
Ripeto, magari imploda nella sua incompetenza e incoerenza.
E smettesse pure di definirsi di centrosinistra e diventasse l'ala parlamentare della chiesa.
Il PD ha rovinato Roma.
Sono i fatti a dirlo.
 

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