Fat qua in Germania, é fortissima la corrente degli "Anti-deutsche", che sarebbero estremisti di sinistra, ma oh toccagli lo stato di israele e a momenti arrivi a menarti. Non so adesso perché sono fuori, ma fino a 10 anni fa, ci si menava sul serio tra antifa tra pro-palestinesi e pro-israele.
In una riunione un tipo mi fa ci confrontiamo ma "lo stato di israele non si discute" e io "eh????" .
Tra l´altro in questa riunione c´erano compagni israeliani e palestinesi che avevano fondato un movimento che superasse le identitá e si concentrasse sui diritti e la partecipazione. Insomma ce ne fottiamo di israele e palestina, ridefiniamo insieme il nostro territorio. Ad un certo punto un tedesco diede dell´antisemita all´israeliano, che giustamente si incazzo e lo mando a quel paese.
Lo racconto perché a volte certe posizioni, certi distingui sono drogati dal bisogno di apparire "lindi" nei valori, nelle ideologie. Discorsi che stanno estirpando l´agire politico (anche nel senso definito da H. Arendt). La politica avrebbe il compito di definire le forme istituzionale delle comunitá sui territori. In medio Oriente da qualsiasi lato la si vuol prendere, la politica é al contrario costruzione e difesa delle identitá e militarizzazione della societá contro gli altri. Quello che si ottiene a livello storico é una guerra tra gang alternata a periodi di equilibrio.
Agli europei sta bene perché facciamo schifo da sempre.