Eh si sono le mie fonti quotidiane (il Guardian e specialmente il New York Times - non guardò TV di nessun paese) a farmi vittima di propaganda palestinese o tour court.
Sono senza speranza.
come sei colto.
spero che alzerai il mignolo bevendo il thè mentre ti dedichi alla lettura quotidiana sul terrazzo.
la questione è semplice: le parole hanno un significato profondo.
usarle solo come espediente retorico le svuota di ogni significato, anestetizza l'ascoltatore, le banalizza.
secondo la tua accezione ogni guerra tra stati nazionali è un genocidio. perché i russi ammazzano gli ucraini in quanto ucraini e viceversa.
praticamente ogni pluriomicidio familiare è un genocidio, stando alla lettera.
quando guardo i freddi numeri mi accorgo che come "genocidio" è piuttosto inefficiente, e gli israeliani molto dovrebbero imparare dagli americani (nativi), dai tedeschi (ebrei), dai giapponesi (coreani e cinesi), dagli hutu (tutsi)... ma potrei aggiungere il milione di morti dopo la secessione del pakistan (pulizia etnico-religiosa piuttosto raffazzonata ma con un esito piuttosto doloroso no?).
l'unica cosa chiara, per me, e' che questa cosa apre un secondo fronte per gli usaa me pare che,
senza dubbio.
ieri immaginavo uno scenario da incubo: l'iran attacca israele e israele risponde con la bomba atomica con il placet degli usa che, pur avendo un arsenale intonso in israele, non posso disarmarsi per armare tutti.
come finanziatori/sostegni di questa cosa, restino 2 opzioni sul tavolo, e una delle due ora come ora mi sembra molto piu' probabile dell'altra.
non essere criptico.