Guerra in Medio Oriente

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Re:Guerra in Medio Oriente
« Risposta #980 il: 09 Ott 2023, 21:34 »
TG1 imbarazzante. Passa il messaggio che i Palestinesi sono tutti animali da scannare in quanto terroristi dal primo all'ultimo.
Interviste e storie strappalacrime tutte dal punto di vista Israeliano.
Sarà che non ero più abituato ai TG Italici...

Passa perche lo vogliono far passare in modo scientifico
Re:Guerra in Medio Oriente
« Risposta #981 il: 09 Ott 2023, 22:30 »
Ma che alternative esistono per il popolo palestinese? Andare avanti cosi consentendo anno dopo anno l'esproprio di tutti i territori ancora non annessi, i bulldozer sulle case, gli sfruttamenti fino a una totale e completa diaspora a totale dissoluzione di un popolo? Forse non ci rendiamo conto che li si parla di disperazione senza via d'uscita, anche qui, cosa c'e' di incomprensibile anche qui?


Io parto sempre da un punto fermo. Israele non se ne andrà mai da lì ed è disposta a vendere carissima la propria pelle. Figuriamoci quella degli arcinemici  palestinesi. Anche i palestinesi si dirà.. certo! ma non avranno mai i mezzi per poterli scacciare. Nel tempo, si è visto che il lavoro fatto dagli Usa ha corroso quell'appoggio e quell'unanimità iniziale che nel mondo arabo si è sfaldata nel tempo: Marocco, Turchia, Egitto, i paesi del Golfo ed ultimo, Arabia Saudita, nessuno di loro hanno più interesse ad avere instabilità nell'area. La battaglia, che già era impari all'inizio, rischia ora di diventare patetica...
E nessuno crede veramente che (a breve , ma anche alla lunga) la Palestina la potrà spuntare. I palestinesi, il massimo che possono fare è  attirare paesi outsider che hanno tutto l'interesse nel mettere zizzania in occidente (di cui Israele è  saldo alleato). È quello che sta facendo da anni l'Iran e quello che credo stia facendo anche la Russia, insieme ad altri paesi canaglia (Algeria, Libia o quello che ne resta, Libano, Yemen e tutti  gli outsider che vedono nella guerra la sola ragione di esistenza ... ).

Quindi io penso che, fino a quando il destino di questo disgraziato popolo palestinese passerà per le mani di questi terroristi (Hamas Heznbolla e della Jihad islamica) che dettano la linea su tutto il fronte, non credo che ci potrà essere speranza di poter sperare solo di sedersi ad un tavolo di trattativa... Questo, certo, in una combinazione letale della linea politica tenuta dal governo in carica d'Israele ... Più oltranzista Israele, più terrore da parte dei Palestinesi. Matematico. E non se ne esce mai.
E ogni volta che si dovrebbero assumere iniziative diplomatiche,  sbucano loro: i terroristi, animati dallo spirito religioso, dall'aura del martirio, che tanta presa fanno nell'immaginario collettivo occidentale... che, certo, on primis  difendono le loro case, i loro interessi il, loro sangue la loro storia la loro cultura. Ma nel fare questo, sanno di arruolarsi in una guerra persa già dall'inizio. Perpetua e sacra come il loro arcaico modo di pensare se stessi...
Gli israeliani saranno pure degli assassini, in ogni tempo dal 1950 in poi, hanno massacrato i palestinesi e i numeri numeri delle vittime sono davanti agli occhi di tutti... impressionanti... quindi nessuna assoluzione per Israele da parte mia.

Ma è  anche vero che, a parte la lunga parentesi di Arafat (sappiano tutti come è  andata a finire) i palestinesi non abbiano mai prodotto delle figure di rottura che potessero incanalare un dialogo sul piano diplomatico, tenendo a freno e, anzi, azzerando le truppe assoldate dalla Jihad.

E il cortocircuito è servito: ald ogni azione terroristica palestinese, segue immancabilmente  la reazione militare israeliana. Spesso spropositata, come raccontano tristemente i numeri. Ma tant'è ..per loro è difesa...e questo atteggiamento riesce sempre a ricompattare la variegata colorazione politica del Knesset.
Fin quando qualcuno con le palle, piuttosto che appoggiare azioni terroristiche o cercare armi e appoggi esterni, si deciderà a raccogliere un consenso importante, riuscendo a fare piazza pulita  dei terroristi,  si siederà al tavolo delle trattative  per pensare un futuro insieme ... in questo posto dimenticato da Dio ......   
Re:Guerra in Medio Oriente
« Risposta #982 il: 09 Ott 2023, 23:38 »
ṣiṛāṭa l-laḏīna 'anɛamta ɛalayhim ġayri l-maġḍūbi ɛalayhim wa-la ḍ-ḍãllĩn

Concedici la retta via, non la via di coloro nei cui confronti sei adirato (gli Ebrei) né la via di coloro che hanno negato (gli sviati, i Cristiani).

Cinque volte al giorno, dall’età di sette anni in poi, obbligatoriamente, per tutta la vita.



Re:Guerra in Medio Oriente
« Risposta #983 il: 09 Ott 2023, 23:59 »
ṣiṛāṭa l-laḏīna 'anɛamta ɛalayhim ġayri l-maġḍūbi ɛalayhim wa-la ḍ-ḍãllĩn

Concedici la retta via, non la via di coloro nei cui confronti sei adirato (gli Ebrei) né la via di coloro che hanno negato (gli sviati, i Cristiani).

Cinque volte al giorno, dall’età di sette anni in poi, obbligatoriamente, per tutta la vita.

Sull'altro piatto della bilancia 70 anni di risoluzioni ONU disattese

– Assemblea Generale risoluzione 194 (1947): profughi palestinesi hanno il diritto di tornare alle loro case in Israele;
– Risoluzione 106 (1955): Condanna Israele per l’attacco a Gaza;
– Risoluzione 111 (1956): condanna Israele per l’attacco alla Siria, che ha ucciso cinquanta-sei persone;
– Risoluzione 127 (1958): raccomanda a Israele di sospendere la sua zona “no man” (di nessuno) a Gerusalemme;
– Risoluzione 162 (1961): chiede a Israele di rispettare le decisioni delle Nazioni Unite;
– Risoluzione 171 (1962): indica brutali violazioni del diritto internazionale da parte di Israele nel suo attacco alla Siria;
– Risoluzione 228 (1966): censura Israele per il suo attacco a Samu in Cisgiordania, allora sotto il controllo giordano;
– Risoluzione 237 (1967): chiede con urgenza a Israele di consentire il ritorno dei profughi palestinesi;
– Risoluzione 242 (1967): l’occupazione israeliana della Palestina è illegale;
– Risoluzione 248 (1968): condanna Israele per il suo attacco massiccio su Karameh in Giordania;
– Risoluzione 250 (1968): chiede a Israele di astenersi dal dispiegamento militare (parata) a Gerusalemme;
– Risoluzione 251 (1968): deplora profondamente il dispiegamento militare (parata) israeliano a Gerusalemme, in spregio della risoluzione 250;
– Risoluzione 252 (1968): dichiara nulli gli atti di Israele volti a unificare Gerusalemme come capitale ebraica;
– Risoluzione 256 (1968): condanna del raid israeliano sulla Giordania e delle palesi violazioni del diritto internazionale;
– Risoluzione 259 (1968): deplora il rifiuto di Israele di accettare la missione delle Nazioni Unite per valutare l’occupazione dei territori;
– Risoluzione 262 (1968): condanna Israele per l’attacco sull’aeroporto di Beirut;
– Risoluzione 265 (1969): condanna Israele per gli attacchi aerei di Salt in Giordania;
– Risoluzione 267 (1969): censura Israele per gli atti amministrativi atti a modificare lo status di Gerusalemme;
– Risoluzione 270 (1969): condanna Israele per gli attacchi aerei sui villaggi nel sud del Libano;
– Risoluzione 271 (1969): condanna Israele per la mancata esecuzione delle risoluzioni delle Nazioni Unite su Gerusalemme;
– Risoluzione 279 (1970): chiede il ritiro delle forze israeliane dal Libano;
– Risoluzione 280 (1970): condanna gli attacchi israeliani contro il Libano;
-Risoluzione 285 (1970): richiesta dell’immediato ritiro israeliano dal Libano;
– Risoluzione 298 (1971): deplora il cambiamento dello status di Gerusalemme ad opera di Israele;
– Risoluzione 313 (1972): chiede ad Israele di fermare gli attacchi contro il Libano;
– Risoluzione 316 (1972): condanna Israele per i ripetuti attacchi sul Libano;
– Risoluzione 317 (1972): deplora il rifiuto di Israele di ritirarsi dagli attacchi;
– Risoluzione 332 (1973): condanna di Israele ripetuti attacchi contro il Libano;
– Risoluzione 337 (1973): condanna Israele per aver violato la sovranità del Libano;
– Risoluzione 347 (1974): condanna gli attacchi israeliani sul Libano;
– Assemblea Generale risoluzione 3236 (1974): sancisce i diritti inalienabili del popolo palestinese in Palestina all’autodeterminazione senza interferenze esterne, all’indipendenza e alla sovranità nazionale;
– Risoluzione 425 (1978): chiede a Israele di ritirare le sue forze dal Libano;
– Risoluzione 427 (1978): chiede a Israele di completare il suo ritiro dal Libano;
– Risoluzione 444 (1979): si rammarica della mancanza di cooperazione con le forze di pace delle Nazioni Unite da parte di Israele;
– Risoluzione 446 (1979): stabilisce che gli insediamenti israeliani sono un grave ostacolo per la pace e chiede a Israele di rispettare la Quarta Convenzione di Ginevra;
– Risoluzione 450 (1979): chiede a Israele di smettere di attaccare il Libano;
– Risoluzione 452 (1979): chiede a Israele di cessare la costruzione di insediamenti nei territori occupati;
– Risoluzione 465 (1980): deplora gli insediamenti di Israele e chiede a tutti gli Stati membri di non dare assistenza agli insediamenti in programma;
– Risoluzione 467 (1980): deplora vivamente l’intervento militare di Israele in Libano;
– Risoluzione 468 (1980): chiede a Israele di annullare le espulsioni illegali di due sindaci palestinesi e di un giudice, e di facilitare il loro rientro;
– Risoluzione 469 (1980): deplora vivamente la mancata osservanza da parte di Israele dell’ordine del Consiglio di non deportare i palestinesi;
– Risoluzione 471 (1980): esprime profonda preoccupazione per il mancato rispetto della Quarta Convenzione di Ginevra da parte di Israele;
– Risoluzione 476 (1980): ribadisce che la richiesta di Gerusalemme da parte di Israele è nulla;
– Risoluzione 478 (1980): censura Israele, nei termini più energici, per la sua pretesa di porre Gerusalemme sotto la propria legge fondamentale;
– Risoluzione 484 (1980): dichiara imperativamente che Israele rilasci i due sindaci palestinesi deportati;
– Risoluzione 487 (1981): condanna con forza Israele per il suo attacco contro l’impianto per la produzione di energia nucleare in Iraq;
– Risoluzione 497 (1981): dichiara che l’annessione israeliana del Golan siriano è nulla e chiede che Israele revochi immediatamente la sua decisione;
– Risoluzione 498 (1981): chiede a Israele di ritirarsi dal Libano;
– Risoluzione 501 (1982): chiede a Israele di fermare gli attacchi contro il Libano e di ritirare le sue truppe;
– Risoluzione 509 (1982): chiede ad Israele di ritirare immediatamente e incondizionatamente le sue forze dal Libano;
– Risoluzione 515 (1982): chiede ad Israele di allentare l’assedio di Beirut e di consentire l’ingresso di approvvigionamenti alimentari;
– Risoluzione 517 (1982): censura Israele per non obbedire alle risoluzioni ONU e gli chiede di ritirare le sue forze dal Libano;
– Risoluzione 518 (1982): chiede che Israele cooperi pienamente con le forze delle Nazioni Unite in Libano;
– Risoluzione 520 (1982): condanna l’attacco di Israele a Beirut Ovest;
– Risoluzione 573 (1985): condanna vigorosamente Israele per i bombardamenti in Tunisia durante l’attacco alla sede dell’OLP;
– Risoluzione 587 (1986): prende atto della precedente richiesta a Israele di ritirare le sue forze dal Libano ed esorta tutte le parti a ritirarsi;
– Risoluzione 592 (1986): deplora vivamente l’uccisione di studenti palestinesi all’università di Bir Zeit ad opera di truppe israeliane;
– Risoluzione 605 (1987): deplora vivamente le politiche e le prassi israeliane che negano i diritti umani dei palestinesi;
– Risoluzione 607 (1988): chiede ad Israele di non espellere i palestinesi e di rispettare la Quarta Convenzione di Ginevra;
– Risoluzione 608 (1988): si rammarica profondamente del fatto che Israele ha sfidato le Nazioni Unite e deportato civili palestinesi;
– Risoluzione 636 (1989): si rammarica profondamente della deportazione di civili palestinesi ad opera di Israele;
– Risoluzione 641 (1989): continua a deplorare la deportazione israeliana dei palestinesi;
– Risoluzione 672 (1990): condanna Israele per le violenze contro i Palestinesi a Haram Al-Sharif/Temple Monte;
– Risoluzione 673 (1990): deplora il rifiuto israeliano a cooperare con le Nazioni Unite;
– Risoluzione 681 (1990): deplora la ripresa israeliana della deportazione dei palestinesi;
– Risoluzione 694 (1991): si rammarica della deportazione dei palestinesi e chiede ad Israele di garantire la loro sicurezza e il ritorno immediato;
– Risoluzione 726 (1992): condanna fermamente la deportazione dei palestinesi ad opera di Israele;
– Risoluzione 799 (1992): condanna fermamente la deportazione di 413 palestinesi e chiede ad Israele il loro immediato ritorno;
– Risoluzione 1397 (2002): afferma una visione di una regione in cui due Stati, Israele e Palestina, vivono fianco a fianco all’interno di frontiere sicure e riconosciute;
– La risoluzione dell’Assemblea generale ES-10/15 (2004): dichiara che il muro costruito all’interno dei territori occupati è contrario al diritto internazionale e chiede a Israele di demolirlo.

(Lista in fase di aggiornamento)

Probabilmente il comportamento degli israeliani, avallato senza alcuna remora dalla comunità occidentale, ha contribuito a fornire a quei versetti un'accezione molto più cruda di quanto potessero avere

Offline Baldrick

*****
8062
Re:Guerra in Medio Oriente
« Risposta #984 il: 10 Ott 2023, 00:16 »
Occhio che mo' ti cita la shahadah, quando si dice le fonti
Re:Guerra in Medio Oriente
« Risposta #985 il: 10 Ott 2023, 01:16 »
Occhio che mo' ti cita la shahadah, quando si dice le fonti

Per carità, puoi dire quello che voi. Ma non ti sforzi di capire il punto di vista delgi altri, che disprezzi e ridicolizzi: e non è la prima volta.

Sull'altro piatto della bilancia 70 anni di risoluzioni ONU disattese

– Assemblea Generale risoluzione 194 (1947): profughi palestinesi hanno il diritto di tornare alle loro case in Israele;
– Risoluzione 106 (1955): Condanna Israele per l’attacco a Gaza;
– Risoluzione 111 (1956): condanna Israele per l’attacco alla Siria, che ha ucciso cinquanta-sei persone;
– Risoluzione 127 (1958): raccomanda a Israele di sospendere la sua zona “no man” (di nessuno) a Gerusalemme;
– Risoluzione 162 (1961): chiede a Israele di rispettare le decisioni delle Nazioni Unite;
– Risoluzione 171 (1962): indica brutali violazioni del diritto internazionale da parte di Israele nel suo attacco alla Siria;
– Risoluzione 228 (1966): censura Israele per il suo attacco a Samu in Cisgiordania, allora sotto il controllo giordano;
– Risoluzione 237 (1967): chiede con urgenza a Israele di consentire il ritorno dei profughi palestinesi;
– Risoluzione 242 (1967): l’occupazione israeliana della Palestina è illegale;
– Risoluzione 248 (1968): condanna Israele per il suo attacco massiccio su Karameh in Giordania;
– Risoluzione 250 (1968): chiede a Israele di astenersi dal dispiegamento militare (parata) a Gerusalemme;
– Risoluzione 251 (1968): deplora profondamente il dispiegamento militare (parata) israeliano a Gerusalemme, in spregio della risoluzione 250;
– Risoluzione 252 (1968): dichiara nulli gli atti di Israele volti a unificare Gerusalemme come capitale ebraica;
– Risoluzione 256 (1968): condanna del raid israeliano sulla Giordania e delle palesi violazioni del diritto internazionale;
– Risoluzione 259 (1968): deplora il rifiuto di Israele di accettare la missione delle Nazioni Unite per valutare l’occupazione dei territori;
– Risoluzione 262 (1968): condanna Israele per l’attacco sull’aeroporto di Beirut;
– Risoluzione 265 (1969): condanna Israele per gli attacchi aerei di Salt in Giordania;
– Risoluzione 267 (1969): censura Israele per gli atti amministrativi atti a modificare lo status di Gerusalemme;
– Risoluzione 270 (1969): condanna Israele per gli attacchi aerei sui villaggi nel sud del Libano;
– Risoluzione 271 (1969): condanna Israele per la mancata esecuzione delle risoluzioni delle Nazioni Unite su Gerusalemme;
– Risoluzione 279 (1970): chiede il ritiro delle forze israeliane dal Libano;
– Risoluzione 280 (1970): condanna gli attacchi israeliani contro il Libano;
-Risoluzione 285 (1970): richiesta dell’immediato ritiro israeliano dal Libano;
– Risoluzione 298 (1971): deplora il cambiamento dello status di Gerusalemme ad opera di Israele;
– Risoluzione 313 (1972): chiede ad Israele di fermare gli attacchi contro il Libano;
– Risoluzione 316 (1972): condanna Israele per i ripetuti attacchi sul Libano;
– Risoluzione 317 (1972): deplora il rifiuto di Israele di ritirarsi dagli attacchi;
– Risoluzione 332 (1973): condanna di Israele ripetuti attacchi contro il Libano;
– Risoluzione 337 (1973): condanna Israele per aver violato la sovranità del Libano;
– Risoluzione 347 (1974): condanna gli attacchi israeliani sul Libano;
– Assemblea Generale risoluzione 3236 (1974): sancisce i diritti inalienabili del popolo palestinese in Palestina all’autodeterminazione senza interferenze esterne, all’indipendenza e alla sovranità nazionale;
– Risoluzione 425 (1978): chiede a Israele di ritirare le sue forze dal Libano;
– Risoluzione 427 (1978): chiede a Israele di completare il suo ritiro dal Libano;
– Risoluzione 444 (1979): si rammarica della mancanza di cooperazione con le forze di pace delle Nazioni Unite da parte di Israele;
– Risoluzione 446 (1979): stabilisce che gli insediamenti israeliani sono un grave ostacolo per la pace e chiede a Israele di rispettare la Quarta Convenzione di Ginevra;
– Risoluzione 450 (1979): chiede a Israele di smettere di attaccare il Libano;
– Risoluzione 452 (1979): chiede a Israele di cessare la costruzione di insediamenti nei territori occupati;
– Risoluzione 465 (1980): deplora gli insediamenti di Israele e chiede a tutti gli Stati membri di non dare assistenza agli insediamenti in programma;
– Risoluzione 467 (1980): deplora vivamente l’intervento militare di Israele in Libano;
– Risoluzione 468 (1980): chiede a Israele di annullare le espulsioni illegali di due sindaci palestinesi e di un giudice, e di facilitare il loro rientro;
– Risoluzione 469 (1980): deplora vivamente la mancata osservanza da parte di Israele dell’ordine del Consiglio di non deportare i palestinesi;
– Risoluzione 471 (1980): esprime profonda preoccupazione per il mancato rispetto della Quarta Convenzione di Ginevra da parte di Israele;
– Risoluzione 476 (1980): ribadisce che la richiesta di Gerusalemme da parte di Israele è nulla;
– Risoluzione 478 (1980): censura Israele, nei termini più energici, per la sua pretesa di porre Gerusalemme sotto la propria legge fondamentale;
– Risoluzione 484 (1980): dichiara imperativamente che Israele rilasci i due sindaci palestinesi deportati;
– Risoluzione 487 (1981): condanna con forza Israele per il suo attacco contro l’impianto per la produzione di energia nucleare in Iraq;
– Risoluzione 497 (1981): dichiara che l’annessione israeliana del Golan siriano è nulla e chiede che Israele revochi immediatamente la sua decisione;
– Risoluzione 498 (1981): chiede a Israele di ritirarsi dal Libano;
– Risoluzione 501 (1982): chiede a Israele di fermare gli attacchi contro il Libano e di ritirare le sue truppe;
– Risoluzione 509 (1982): chiede ad Israele di ritirare immediatamente e incondizionatamente le sue forze dal Libano;
– Risoluzione 515 (1982): chiede ad Israele di allentare l’assedio di Beirut e di consentire l’ingresso di approvvigionamenti alimentari;
– Risoluzione 517 (1982): censura Israele per non obbedire alle risoluzioni ONU e gli chiede di ritirare le sue forze dal Libano;
– Risoluzione 518 (1982): chiede che Israele cooperi pienamente con le forze delle Nazioni Unite in Libano;
– Risoluzione 520 (1982): condanna l’attacco di Israele a Beirut Ovest;
– Risoluzione 573 (1985): condanna vigorosamente Israele per i bombardamenti in Tunisia durante l’attacco alla sede dell’OLP;
– Risoluzione 587 (1986): prende atto della precedente richiesta a Israele di ritirare le sue forze dal Libano ed esorta tutte le parti a ritirarsi;
– Risoluzione 592 (1986): deplora vivamente l’uccisione di studenti palestinesi all’università di Bir Zeit ad opera di truppe israeliane;
– Risoluzione 605 (1987): deplora vivamente le politiche e le prassi israeliane che negano i diritti umani dei palestinesi;
– Risoluzione 607 (1988): chiede ad Israele di non espellere i palestinesi e di rispettare la Quarta Convenzione di Ginevra;
– Risoluzione 608 (1988): si rammarica profondamente del fatto che Israele ha sfidato le Nazioni Unite e deportato civili palestinesi;
– Risoluzione 636 (1989): si rammarica profondamente della deportazione di civili palestinesi ad opera di Israele;
– Risoluzione 641 (1989): continua a deplorare la deportazione israeliana dei palestinesi;
– Risoluzione 672 (1990): condanna Israele per le violenze contro i Palestinesi a Haram Al-Sharif/Temple Monte;
– Risoluzione 673 (1990): deplora il rifiuto israeliano a cooperare con le Nazioni Unite;
– Risoluzione 681 (1990): deplora la ripresa israeliana della deportazione dei palestinesi;
– Risoluzione 694 (1991): si rammarica della deportazione dei palestinesi e chiede ad Israele di garantire la loro sicurezza e il ritorno immediato;
– Risoluzione 726 (1992): condanna fermamente la deportazione dei palestinesi ad opera di Israele;
– Risoluzione 799 (1992): condanna fermamente la deportazione di 413 palestinesi e chiede ad Israele il loro immediato ritorno;
– Risoluzione 1397 (2002): afferma una visione di una regione in cui due Stati, Israele e Palestina, vivono fianco a fianco all’interno di frontiere sicure e riconosciute;
– La risoluzione dell’Assemblea generale ES-10/15 (2004): dichiara che il muro costruito all’interno dei territori occupati è contrario al diritto internazionale e chiede a Israele di demolirlo.

(Lista in fase di aggiornamento)

Probabilmente il comportamento degli israeliani, avallato senza alcuna remora dalla comunità occidentale, ha contribuito a fornire a quei versetti un'accezione molto più cruda di quanto potessero avere



Ma quando mai, quando mai. E basta con questo luogo comune della “comunità occidentale” silenziosa, altro logoro slogan privo di verità.

Il “comportamento” degli Israeliani: dalla prima grande  rivolta araba, alla guerra del ‘48, all’l’invasione del ‘67 e a quella del ‘73. Dimenticando le stragi, isolate, non ancora sistemiche  ma pur sempre efferate, compiute dagli islamisti arabopaleatinesi in danno degli ebrei - spesso e volentieri bambini - sin dagli esordi del ritorno.

Mi quoti ma non mi leggi: ho negato l’esistenza di efferatezze compiute da Israele? Io ho dato una mia lettura, piuttosto umile tra l’altro, visto che sono italiano e vivo col culo al caldo.

Prendo atto che le atrocità contro i civili se commesse dai Palestinesi sono effetti collaterali giustificabili  di una lotta per la libertà e l’indipendenza. Quindi la “colpa” è di Israele a prescindere.

Citi, copiandole da Wikipedia, alcune risoluzioni ONU indirizzare a Israele. Perché non ricordi quelle contro Hamas? Volgiamo parlare degli scudi umani? Potrei farti la graduatoria dell'orrore, chiederti se qualche sionista abbia fatto qualcosa di lontanamente paragonabile al massacro di Itamar o se ricordi una modalità istraeliana di caccia all’uomo simile alla strage di due giorni fa. Ma sarebbe inutile, perché io non sono nessuno per dare patenti di colpevolezza -  come invece ti ritieni tu e il glottologo che mi ha deriso più sopra - e quindi non mi occorrono argomenti dimostrativi.Non mi interessa. Io mi sono limitato ad una analisi del fenomeno, di un suo fattore causale essenziale,  ricavata sulla scorta di qualche lettura. La “lotta” dei palestinesi ha cessato da molti anni di essere una sollevazione di popolo. Anzi, lo è stata per pochi e non lo è mai stata per la maggior parte di coloro che l’hanno attizzata. È sempre stata una guerra religiosa, che Israele ha subito e poi, a sua volta, ha alimentato con rappresaglie via via sempre più sproporzionate. Sino  alla deriva attuale, cominciata a mio avviso nel 2008

Tengo invece a rinnovare l’espressione del mio profondo dolore per le persone che saranno travolte, senza distinzioni di responsabilità e di età, dalla bella iniziativa di Hamas. Cosa, tra l’altro, che rientra esattamente negli obiettivi del simpatico movimento per libertà del popolo palestinese di cui sopra. Migliaia di vittime saranno un olocausto propizio per la gloria di allah.

Offline fiord

*
6464
Re:Guerra in Medio Oriente
« Risposta #986 il: 10 Ott 2023, 03:09 »
 
Basta solo vedere le vittime per parte degli ultimi 15 anni ...(vedi giù)


2008:
Palestine 🇵🇸: 3,202
Israel 🇮🇱: 853

2009:
Palestine 🇵🇸: 7,460
Israel 🇮🇱: 123

2010:
Palestine 🇵🇸: 1,659
Israel 🇮🇱: 185

2011:
Palestine 🇵🇸: 2,260
Israel 🇮🇱: 136

2012:
Palestine 🇵🇸: 4,936
Israel 🇮🇱: 578

2013:
Palestine 🇵🇸: 4,031
Israel 🇮🇱: 157

2014:
Palestine 🇵🇸: 19,860
Israel 🇮🇱: 2,796

2015:
Palestine 🇵🇸: 14,813
Israel 🇮🇱: 339

2016:
Palestine 🇵🇸: 3,572
Israel 🇮🇱: 222

2017:
Palestine 🇵🇸: 8,526
Israel 🇮🇱: 174

2018:
Palestine 🇵🇸: 31,558
Israel 🇮🇱: 130

2019:
Palestine 🇵🇸: 15,628
Israel 🇮🇱: 133

2020:
Palestine 🇵🇸: 2,781
Israel 🇮🇱: 61


Ma dove hai preso questi dati???

Mi sembrano assolutamente inverosimili

Online Aquila1979

*
6836
Re:Guerra in Medio Oriente
« Risposta #987 il: 10 Ott 2023, 06:50 »

Ma dove hai preso questi dati???

Mi sembrano assolutamente inverosimili

Ha importanza? In questi giorni gira sui social una cartina totalmente inverosimile: ha importanza?
Tarallo nega il ruolo della propaganda, ma questo topic è una dimostrazione di quanto le opinioni ne siano non solo pregne ma ebbre.

Citare le risoluzioni dell’Onu e dimenticare che Israele è stata attaccata 3 volte da mezzo mondo arabo, addirittura alla nascita, è un capolavoro. Quando si parla di “Territori occupati” si fa una scelta di campo, non è una locuzione descrittiva. Perché potremmo chiamarlo “territori conquistati in seguito a un proditorio attacco di un gruppo di paesi a cui Israele ha risposto con una vittoria”. E sarebbe un altro punto di vista.

Etc.

Manco lo sforzo di non dividere il mondo tra Buoni e Cattivi.
Re:Guerra in Medio Oriente
« Risposta #988 il: 10 Ott 2023, 07:13 »
Ha importanza? In questi giorni gira sui social una cartina totalmente inverosimile: ha importanza?
Tarallo nega il ruolo della propaganda, ma questo topic è una dimostrazione di quanto le opinioni ne siano non solo pregne ma ebbre.

Citare le risoluzioni dell’Onu e dimenticare che Israele è stata attaccata 3 volte da mezzo mondo arabo, addirittura alla nascita, è un capolavoro. Quando si parla di “Territori occupati” si fa una scelta di campo, non è una locuzione descrittiva. Perché potremmo chiamarlo “territori conquistati in seguito a un proditorio attacco di un gruppo di paesi a cui Israele ha risposto con una vittoria”. E sarebbe un altro punto di vista.

Etc.

Manco lo sforzo di non dividere il mondo tra Buoni e Cattivi.

Veramente, ben prima della nascita: ricordiamo i cosiddetti  moti arabi del ‘21, del 26, del ‘29 (culminati con la strage di Hebron, dove furono sgozzati bambini e neonati e stuprate decine e decine di donne), la rivolta araba del ‘36, la simpatica  alleanza del gran Mufti di Gerusalemme coi nazisti, eccetera eccetera.
Ovviamente, quei poveri disgraziati di ebrei palestinesi e di ebrei immigrati  avevano già un esercito per difendersi e i migliardi di dollari ammericani dalla loro parte.

Offline Tarallo

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Re:Guerra in Medio Oriente
« Risposta #989 il: 10 Ott 2023, 07:13 »
Ah beh certo se si nega l’occupazione dei territori salta tutto.
Re:Guerra in Medio Oriente
« Risposta #990 il: 10 Ott 2023, 07:17 »

Ma dove hai preso questi dati???

Mi sembrano assolutamente inverosimili
.

https://x.com/stats_feed/status/1711328353288892702?s=20
In verità mette insieme vittime e feriti.

Online FatDanny

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Re:Guerra in Medio Oriente
« Risposta #991 il: 10 Ott 2023, 07:32 »
Strano che questa religione conti fino ad un certo punto però.
Perché si accettano come cittadini gli ebrei che arrivano dalla Russia, gli ebrei che arrivano dalla Francia, gli ebrei che arrivano dagli Usa.
Stranamente non si accettano quelli che arrivano dal Sudan
Quelli sono paria.

Purtroppo fino a che non si riconosce la vera natura di israele, uno stato coloniale occidentale che usa la religione a pretesto non diversamente dai pellegrini negli USA (anche loro perseguitati in Europa, ricordiamolo), e non lo stato di autodeterminazione delle persone di religione ebraica (che in tal caso accoglierebbe gli ebrei senza distinguo) oppure ovvio che non distinguiamo il bagnato dall'asciutto.

La natura coloniale occidentale di Israele e il suo status di occupante, non smentibile con i moti arabi degli anni venti, non smentibile col 48 o con il 67, è un dato di fatto oggettivo. Non discutibile.
Non le efferatezze, quelle so boni tutti, ma lo status di OCCUPANTE e ciò che comporta. Se non partiamo da questo dato oggettivo la discussione è viziata.

Il problema del discorso di ING così come di tutto un pezzo di occidente è porre il problema di Israele sulle efferatezze. Una cosa facilmente pareggiabile con quelle della controparte e andiamo avanti così
E invece no. Il problema non sono le cattiverie. Il problema è la cittadinanza negata, è la negazione di poter decidere di servizi come acqua potabile ed elettricità, sottratti al controllo della controparte. È la negazione di poter autodeterminarsi sia come stato autonomo che come nazione in uno stesso stato. Né l'una né l'altra.
Le efferatezze sono solo conseguenza.
Quindi fermarsi ad esse è comodo. Troppo comodo.
Consente di aggirare la condanna di Israele , della merdosissima Israele, sulla questione principale.
Hai voglia a dire "pure gli arabi però..."
Già dire questo è spostare il discorso dal problema reale ai suoi effetti per fare un favore ad Israele. Invece il problema è antecedente e io sono talmente amico di Israele da non farne manco terreno di confronto, che si presta ad altre paraculaggini indegne dello schifoso occidente, ma di scelta esclusiva: stato autonomo o cittadinanza? Decida Israele ma decida.

Se nessuna delle due in base alla real politik che certamente richiamerà aquila1979 non ci sono colpe condivise, la colpa è da una parte sola e da questa conseguono poi ALTRE colpe condivise sul piano del conflitto. Ma l'origine odierna ha colpe SOLO di Israele. Dello stato coloniale occidentale di Israele, che gli ebrei bianchi li vuole tutti, quelli "colorati" molto meno.
Dimostrando che il discorso sulla religione di Ing vale fino a un certo punto

Online vaz

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Re:Guerra in Medio Oriente
« Risposta #992 il: 10 Ott 2023, 07:32 »
Queste sono le morti ed i feriti fino al 2020, fonte nazioni unite.

https://x.com/stats_feed/status/1711328353288892702?s=46&t=GW6nX4XS3fUTAf5Bapqwzg
Re:Guerra in Medio Oriente
« Risposta #993 il: 10 Ott 2023, 07:38 »
Ha importanza? In questi giorni gira sui social una cartina totalmente inverosimile: ha importanza?
Tarallo nega il ruolo della propaganda, ma questo topic è una dimostrazione di quanto le opinioni ne siano non solo pregne ma ebbre.

Citare le risoluzioni dell’Onu e dimenticare che Israele è stata attaccata 3 volte da mezzo mondo arabo, addirittura alla nascita, è un capolavoro. Quando si parla di “Territori occupati” si fa una scelta di campo, non è una locuzione descrittiva. Perché potremmo chiamarlo “territori conquistati in seguito a un proditorio attacco di un gruppo di paesi a cui Israele ha risposto con una vittoria”. E sarebbe un altro punto di vista.

Etc.

Manco lo sforzo di non dividere il mondo tra Buoni e Cattivi.
e' vero è stata una guerra, quella dei 6 giorni, non iniziata da israele, ma questo non significa che poi ti prendi i territori. Come se domani l'ucraina vincesse la guerra con la russia e poi ne invadesse la meta'. Ovvio che cambierebbe tutta la prospettiva e quei territori diventerebbero teatro di dispute per decenni e sticaxxi se, dopo, è stata la russia ad iniziarla.

Offline fiord

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Re:Guerra in Medio Oriente
« Risposta #994 il: 10 Ott 2023, 07:41 »
.

https://x.com/stats_feed/status/1711328353288892702?s=20
In verità mette insieme vittime e feriti.

Ok, così si comprende
Re:Guerra in Medio Oriente
« Risposta #995 il: 10 Ott 2023, 07:52 »
Strano che questa religione conti fino ad un certo punto però.
Perché si accettano come cittadini gli ebrei che arrivano dalla Russia, gli ebrei che arrivano dalla Francia, gli ebrei che arrivano dagli Usa.
Stranamente non si accettano quelli che arrivano dal Sudan
Quelli sono paria.

Purtroppo fino a che non si riconosce la vera natura di israele, uno stato coloniale occidentale che usa la religione a pretesto non diversamente dai pellegrini negli USA (anche loro perseguitati in Europa, ricordiamolo), e non lo stato di autodeterminazione delle persone di religione ebraica (che in tal caso accoglierebbe gli ebrei senza distinguo) oppure ovvio che non distinguiamo il bagnato dall'asciutto.

....................................... ....
mah, insomma, la religione ebraica è proprio cosi', è sempre stata cosi, suddivide in caste e ci sono ebrei di seria a, di serie b, e di serie c, è proprio insito nel loro credo, dove dio "premia" i migliori con benefici che altri non hanno e quindi sono superiori.
Re:Guerra in Medio Oriente
« Risposta #996 il: 10 Ott 2023, 07:59 »
Strano che questa religione conti fino ad un certo punto però.
Perché si accettano come cittadini gli ebrei che arrivano dalla Russia, gli ebrei che arrivano dalla Francia, gli ebrei che arrivano dagli Usa.
Stranamente non si accettano quelli che arrivano dal Sudan
Quelli sono paria.


Purtroppo fino a che non si riconosce la vera natura di israele, uno stato coloniale occidentale che usa la religione a pretesto non diversamente dai pellegrini negli USA (anche loro perseguitati in Europa, ricordiamolo), e non lo stato di autodeterminazione delle persone di religione ebraica (che in tal caso accoglierebbe gli ebrei senza distinguo) oppure ovvio che non distinguiamo il bagnato dall'asciutto.

La natura coloniale occidentale di Israele e il suo status di occupante, non smentibile con i moti arabi degli anni venti, non smentibile col 48 o con il 67, è un dato di fatto oggettivo. Non discutibile.
Non le efferatezze, quelle so boni tutti, ma lo status di OCCUPANTE e ciò che comporta. Se non partiamo da questo dato oggettivo la discussione è viziata.

Il problema del discorso di ING così come di tutto un pezzo di occidente è porre il problema di Israele sulle efferatezze. Una cosa facilmente pareggiabile con quelle della controparte e andiamo avanti così
E invece no. Il problema non sono le cattiverie. Il problema è la cittadinanza negata, è la negazione di poter decidere di servizi come acqua potabile ed elettricità, sottratti al controllo della controparte. È la negazione di poter autodeterminarsi sia come stato autonomo che come nazione in uno stesso stato. Né l'una né l'altra.
Le efferatezze sono solo conseguenza.
Quindi fermarsi ad esse è comodo. Troppo comodo.
Consente di aggirare la condanna di Israele , della merdosissima Israele, sulla questione principale.
Hai voglia a dire "pure gli arabi però..."
Già dire questo è spostare il discorso dal problema reale ai suoi effetti per fare un favore ad Israele. Invece il problema è antecedente e io sono talmente amico di Israele da non farne manco terreno di confronto, che si presta ad altre paraculaggini indegne dello schifoso occidente, ma di scelta esclusiva: stato autonomo o cittadinanza? Decida Israele ma decida.

Se nessuna delle due in base alla real politik che certamente richiamerà aquila1979 non ci sono colpe condivise, la colpa è da una parte sola e da questa conseguono poi ALTRE colpe condivise sul piano del conflitto. Ma l'origine odierna ha colpe SOLO di Israele. Dello stato coloniale occidentale di Israele, che gli ebrei bianchi li vuole tutti, quelli "colorati" molto meno.
Dimostrando che il discorso sulla religione di Ing vale fino a un certo punto

Ciao caro. Ma ti riferisci ai Falascià? Comunque non mi pare un argomento forte sulla discussione che stiamo facendo. Il problema del ritorno degli ebrei d’Africa è molto sentito in Israele, che ha finanziato in passato  grandi operazioni di salvataggio, le famose Salomone, Giosuè e Mosè. Se non sbaglio, molto di recente sono stati salvati altre migliaia di ebrei etiopi.
Tutti gli ebrei sono accettati in Israele, salvo coloro rispetto ai quali i rabbini intravedono deviazioni dal Talmud.
Anche qui, un tema totalmente dogmatico. Non mi trovo molto in quello che dici.
Detto questo, il cuore della questione che affronti e focalizzato, ma ti ricordo che Israele è stata la prima a nn essere riconosciuta dal mondo arabo. Anzi, nel primo statuto di Hamas si afferma l’esatto contrario: Istraele non esiste e non può esistere, perché esiste l’unica Palestina, casa di allah (art. 11). Per dirla tutta, io credo che dall’altro lato del muro si voglia più la negazione dell’altro che l’affermazione di sè. Anche la proposta di Rabin, che non includeva la proclamazione dello stato palestinese ma racchiudeva chiaramente il ponte sulla futura autodeterminazione dei vicini, fu ampiamente schifata dal lato arabo.

Online FatDanny

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Re:Guerra in Medio Oriente
« Risposta #997 il: 10 Ott 2023, 08:09 »
ING questo argomento era buono trent'anni fa.
Usarlo ancora oggi sa tanto di disco rotto, della serie "è l'unico che funziona e quindi continuiamo".
Ma lo stato di Israele non è concretamente minacciato nella sua esistenza da decenni.
Ti faccio notare che cerchi disperatamente di fare pari e patta con "epperò gli arabi".
Non c'è alcun epperò. C'è uno stato che nega cittadinanza o autonomia politica ad una controparte. Questa cosa non ha controaltari possibili, soprattutto se tocca pescare nel 1900 per trovarne
Non è il 1967, non è il 1973. Gli stati limitrofi, tolto l'Iran, non minacciano concretamente Israele. E sai meglio di me che con un processo vero di riconoscimento per la popolazione palestinese (cittadinanza o autonomia che sia) ci sarebbe la corsa dei paesi arabi a firmare accordi e prendersi i meriti.
Quindi, come molti, stai usando argomenti vecchi al solo scopo della difesa di Israele, della relativizzazione delle sue responsabilità. Che sono invece principali. E questo lo dico citando le voci da Israele, non quelle di tante voci nostrane che, in tal caso concordo con te, riducono la questione a tifoserie ed esultano scioccamente per quanto fatto da Hamas.

Non c'è pari e patta. La colpa è principalmente di Israele come stato occupante oppressivo.
Da cui conseguono colpe di ambedue i lati sul piano del conflitto praticato
Re:Guerra in Medio Oriente
« Risposta #998 il: 10 Ott 2023, 08:31 »
ING questo argomento era buono trent'anni fa.
Usarlo ancora oggi sa tanto di disco rotto, della serie "è l'unico che funziona e quindi continuiamo".
Ma lo stato di Israele non è concretamente minacciato nella sua esistenza da decenni.
Ti faccio notare che cerchi disperatamente di fare pari e patta con "epperò gli arabi".
Non c'è alcun epperò. C'è uno stato che nega cittadinanza o autonomia politica ad una controparte. Questa cosa non ha controaltari possibili, soprattutto se tocca pescare nel 1900 per trovarne
Non è il 1967, non è il 1973. Gli stati limitrofi, tolto l'Iran, non minacciano concretamente Israele. E sai meglio di me che con un processo vero di riconoscimento per la popolazione palestinese (cittadinanza o autonomia che sia) ci sarebbe la corsa dei paesi arabi a firmare accordi e prendersi i meriti.
Quindi, come molti, stai usando argomenti vecchi al solo scopo della difesa di Israele, della relativizzazione delle sue responsabilità. Che sono invece principali. E questo lo dico citando le voci da Israele, non quelle di tante voci nostrane che, in tal caso concordo con te, riducono la questione a tifoserie ed esultano scioccamente per quanto fatto da Hamas.

Non c'è pari e patta. La colpa è principalmente di Israele come stato occupante oppressivo.
Da cui conseguono colpe di ambedue i lati sul piano del conflitto praticato

Si, sul primo punto mi pare che anche in passato ti fossi espresso in questo termini. Io non sono molto convinto, perché l’Islam è immutabile. Attende solo il momento giusto.
Sul secondo, sappiamo che in Istraele  ci sono forze sociali e politiche che vorrebbero spezzare la linea oppressiva e segregazionista degli  ultimi 15 anni. Sono minoranza, mentre cresce in Istraele  il radicalismo religioso, anche a scapito dei musulmani istraeliani, testimoniato dall’aumento esponenziale della popolazione scolastica delle scuole religiose. Istraele sta perdendo la sua laicità e il paese gira inevitabilmente “a destra”. Detto questo, il problema del riconoscimento - come sai benissimo  - è anche pratico/geografico. Sappiamo quali siano le condizioni non negoziabili dell’autorità palestinese / Stato di Palestina? È quelle di Hamas? Per me, e sicuramente dico una cazzata, c’è troppa velocità nel passaggio in cui dai la “colpa” a Israele perché si rifiuta di riconoscere lo Stato di Palestina. C’è un mondo dietro.
Detto questo, non credo che questa situazione di stallo si sposterà di un millimetro  per i prossimi 25/30 anni.

Online Vincelor

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Re:Guerra in Medio Oriente
« Risposta #999 il: 10 Ott 2023, 08:35 »
I Falascia vengono dall’Etiopia
 

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