E mi dispiace
Col sennò del poi, mi darei una carezza in testa.. "Povero piccolo ingenuo"
Fiammetta, in generale sono d'accordo con te, urleremo insieme.
Ma ieri, soprattutto tra le più giovani coetanee di Giulia (tante, tantissime), mi è arrivato con quella rabbia, tutto il dolore di un tipo di ferita che io non potrò mai subire. Io (e altri) abbiamo subito altro dal patriarcato (e comunque MAI ho sperimentato senso di pericolo per essere circondato da delle donne, al massimo da altri uomini).
A fronte di quello che mi è arrivato (o dell'interpretazione che ho dato)
ho sentito il bisogno di non prendere spazio, di essere lì e ricevere, di lasciare che le più giovani si sentissero coese nell'emanciparsi fra di loro, senza doversi preoccupare di dover gestire il "lupo" che vuole aggregarsi e levarsi il vestito.
Il mio sentire e il mio reagire avranno impattato zero sulla globalità dell'evento, ma una volta lì, ho desiderato che il focus fosse unicamente sulla bellezza (passami il termine) di quella rabbia.
Aggiungo che non ho ricordi, per la mia generazione (30enni), di un evento che ci abbia portato a scendere uniti a protestare in questo modo. Per fortuna, chi è arrivato dopo di noi, sembra avere un altro approccio rispetto a ciò che lo circonda.
Spero che queste onde continuino a crescere.