Vorrei segnalare un articolo di oggi dell'esimio Arzilli sul Corriere, pieno, come spesso accade di teorie date per certezze, frasi tirate da una parte e dall'altra ad avvalorare quelle che al momento sono solo chiacchiere
Gia' il titolo la dice lunga "Lazio di transito per i talenti più importanti anche Milinkovic verso una cessione d’oro", ma poi di nuovo su Lucas Biglia che "lo ha detto a Praga, subito dopo l’1-1 con cui la Lazio metteva l’ipoteca sul quarto di coppa con lo Sparta Praga. «Non siamo ancora una grande squadra, impariamo dalla Juve»", come se ribadire una realta' evidente a tutti, che la la Lazio non sia la Juve, debba significare necessariamente "a giugno me ne vado"
Sul sempreverde caso Candreva che "attraverso l’agente, ha dichiarato concluso il suo ciclo alla Lazio e Biglia, corteggiato dalle milanesi e dalle due di Madrid, ha chiesto al club di salire di livello, se invano o no lo vedremo a giugno". Ora se Candreva avesse concluso il suo ciclo perché dovrebbe chiedere o pretendere certezze su crescite immediate della SS Lazio
poi.. "Invece una delle poche note liete di stagione, Sergej Milinkovic-Savic, sa già cosa lo aspetta: «Assomiglia a Pogba, in pochi anni potrà giocare nel Barcellona, nel Real o nell’Atletico», ha detto il procuratore, Mateja Kezman, mettendo in conto una futura cessione d’oro." Tutte le squadre del mondo mettono in conto cessioni eccellenti e a volte anche inevitabili ma siccome siamo la Lazio... avra' già comprato casa.
Hernanes, ceduto all’Inter a gennaio 2014 che al momento della cessione all'Inter avrebbe dichiarato (virgolettato) «A Roma ho capito che era impossibile vincere lo scudetto».. io sto commento, in questi termini, addirittura virgolettato, non me lo ricordo proprio, magari ho rimosso, oppure l'ha fatto a 4 occhi con l'Arzillo.
Ora che la politica della società possa essere quella di vendere ogni tanto un pezzo pregiato per finanziare l'acquisto di nuovi giocatori, magari giovani e dal roseo futuro, e' una possibilità forse anche auspicabile vista la nostra realtà e dimensione, ma che tutti i pezzi pregiati vengano venduti, facendo di fatto diventare la Lazio un semplice parcheggio per gli squadroni d'Europa, a me pare una falsità gratuita, quello che mi domando e' come mai questa persona possa scrivere ancora, sempre di Lazio, dopo tutte le notizie date a buffo negli anni, l'acidità con cui condisce i suoi pezzi manco fosse una campana a morto, soprattutto senza che nessuno abbia nulla da ridire
Comunque Arzi... a Roma, purtroppo, non c'e' solo la Lazio, prova della' magari scrivi più volentieri di calcio (o de pallone, fai te)