subiamo talmente l'infantilizzazione che qualsiasi policy non sia costrittiva ma persuasiva manda in tilt la sua lettura. Da cui il cortocircuito "si obbligo, no green pass".
Se mi obblighi ok, se mi spingi a farlo attraverso deterrenti no, lì violi la libertà. Come se l'induzione fosse una frode e non semplicemente un'attenuazione di quella che altrimenti dovrebbe darsi come costrizone. Mah.
A me pare un gran controsenso.
Io? e chi sono io per avere questa prerogativa?
E' Il Potere che ha questa prerogativa infatti. Io posso solo subirlo.
Fat non sono io che non distinguo la differenza tra l'emergenza covid e l'emergenza migranti: io la distinguo eccome, ma penso anche che si stia abusando dello stato di emergenza per attuare misure restrittive della libertà personale, le quali si riproporranno anche in altri tipi di emergenza, come per esempio quella migranti.
In altre parole per me il capitano buono non esiste.
"Libertà come consapevolezza della necessità" è un concetto buono per l'800 e il 900'.
Nell'era digitale che stiamo vivendo, nella quale l'informazione è totalizzante e sappiamo tutto ma anche non sappiamo niente, la consapevolezza è un concetto aleatorio.
Cacciari ha colto questo punto importante: l'informazione che noi abbiamo ricevuto dallo stato (tramite i media al 99% organi di trasmissione del Potere) è stata nebulosa e contraddittoria.
Ti faccio un esempio: tre giorni fa il virologo Ricciardi ha detto a la7 che il virus, trovando resistenza nei vaccini crea le cosiddette varianti, che sfuggono così alla protezione del vaccino.
A me sembra normale che un ignorante totale in materia di virologia ( il 99,999% della popolazione )possa pensare ( possa ) che il vaccino non serve o è controproducente.
Quando si è di fronte a un fenomeno come una malattia che è difficile da inquadrare già per i super scienziati la persona comune si sente totalmente impotente.
Non è come la guerra, o i migranti, o la crisi economica: quelle sono cose che si conoscono, più o meno: lì il concetto di consapevolezza ha un senso.
Io persona comune posso distinguere il vero dal falso e il buono dal male a prescindere dalle scelte dello stato.
Ma nel caso del Covid no: l'unica possibilità che ho è fidarmi totalmente e completamente dello stato che prende delle decisioni sulla base delle indicazioni di un comitato così detto "tecnico-scientifico" ( ti ricorda niente il "governo tecnico" ? ) che si basa sulle decisioni di organi internazionali di scienziati la maggior parte dei quali lavora per le industrie farmaceutiche.
E non viene fatto niente per spiegarmi tutte le varie teorie e sotto-teorie, i meccanismi, anche dibattiti pubblici con medici e scienziati contrari ai vaccini, come in una tribuna politica.
Fammi sentire tutte le campane, fammi comprendere uno 0,1% in più di come funziona.
No: in televisione si agita la paura, non si spiega nulla, i virologi-star si contraddicono spesso, e l'unico messaggio monolitico e massivo è: TI DEVI VACCINARE.
E con un linguaggio pesante e fascista: "chi non si vaccina è un sorcio che deve stare chiuso dentro casa " ( cit. burioni) , "O vaccino o si muor" ( cit. Draghi ).
TI DEVI VACCINARE.
Con astra zeneca.
Anzi no: astrazeneca solo per gli over 60.
Anzi no: astrazeneca non va più bene: con la seconda dose fai il mix : l'ha fatto il duce draghi, quindi va bene.
Si ma perchè astrazeneca mò non va più bene? Boh.
Tu fai gli altri e zitto.
Le reazioni avverse non sono dimostrabili.
Ti prende una paresi dopo due ore? è una coincidenza.
Le trombosi? Coincidenze, anzi no: una su un milione.
Sei tu quello su un milione? Eh pazienza t'ha detto male.
Bastano due dosi.
No ci vuole la terza.
Tutto questo, ribadisco, perchè è importante inquadrare anche il contesto politico italiano, in un quadro dove c'è una specie di eletto dal Signore sceso sulla terra a salvarci, con l'85% circa dei voti nelle due camere, un'opposizione finta che si è palesemente accordata con lui per avere spazi di visibilità, ma totalmente innocua, e la quasi totalità dei media che lo osanna e propaga il suo Verbo.
Il caro concetto hegeliano dell libertà come consapevolezza della necessità, Fat, in questa situazione, è una trappola.
E il GP così com'è o come peggiorerà a breve serve ad addomesticare e rendere ubbidienti al Potere per le stagioni future.
Qui più che rileggersi Hegel o Kant o Voltaire è utile riprendere in mano Foucault e Deleuze.
consapevolezza significa anche fin dove puoi spingerti nella conoscenza.
E questo, concordo, è una gran pecca dell'era digitale (ma non rende meno vera quella massima, anzi).
Non è che siccome hai una moltiplicazione di informazioni da parte degli esperti puoi pensare di colmare il gap leggendo in maniera smodata quel che dicono. Così non fai informazione, così crei maggiore confusione basata sull'illusione che il gap possa essere colmato tramite ulteriore informazione. E questo è del tutto evidente da questo tuo post.
Te lo dico frivolmente, ma ci stai diventando matto appresso a sta roba.
Consapevolezza significa invece sapere che quel gap NON può essere colmato e quindi scegliere a quale fonte dare credito e al massimo avere una coscienza critica di tale scelta.
Io non leggo studi, report, paper in merito ai vaccini. Forse questo ha salvato la mia sanità mentale.
E non perché seguo il consiglio di Duccio Patané, ma perché ho assunto la serena consapevolezza che non potrei sapere comunque. Non ho gli strumenti, quindi mi affido.
Un problema enorme della comunicazione attuale è che le fonti novecentesche sono entrate in crisi: partiti, chiese, istituzioni economiche e scientifiche.
Ma questa crisi, per molti versi anche augurabile, non può essere sostituita dall' "Io che tutto valuta".
O meglio, questo Io deve rassegnarsi ad
affidarsi, fare affidamento, avere fede in qualcuno o qualcosa.
Ricordo tanti topic fa una discussione in cui stranamente concorde a Zanzalf e contro altri difendevo il concetto di
Fede come essenziale anche nel mondo più secolarizzato e razionale ci si immagini, non come categoria religiosa ma come attitudine umana.
L'essere umano che non si affida a niente e nessuno è un animale impaurito che ringhia in ogni direzione, perché non ha nessuna protezione e non sa da quale di esse possa arrivare il pericolo. Potenzialmente da tutte. E di conseguenza agisce.