Guerra in Medio Oriente

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Offline vaz

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Re:Guerra in Medio Oriente
« Risposta #1500 il: 18 Ott 2023, 10:54 »

Offline vaz

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Re:Guerra in Medio Oriente
« Risposta #1501 il: 18 Ott 2023, 10:58 »

Offline Warp

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Re:Guerra in Medio Oriente
« Risposta #1502 il: 18 Ott 2023, 11:00 »
Qui stiamo veramente giocando con la morte della gente palestinese. vergognoso.
Quando il progetto di quell'assassino di Netanyahu è della sua cricca di macellai è lampante. Spingere i palestinesi a sud, spianare Gaza e rubarsi un altro pezzo di terra per quelle mer de di coloni. Che morissero tutti.

https://x.com/spectatorindex/status/1714564890869092387?s=20

Biden incolpa i Palestinesi

ma va, non lo avrei mai creduto da quel vecchio rincogli.nito

Offline FatDanny

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Re:Guerra in Medio Oriente
« Risposta #1503 il: 18 Ott 2023, 11:00 »
Post eliminato.

Video su corriere che mostrebbe razzo sparato dalla Stiscia.
Possibile?
Vero?
E se così fosse?

non cambierebbe nulla perché  il genocidio prescinde l'evento dell'ospedale. Ma stranamente questa cosa viene  saltata a piè pari dai fanatici amici di israele

https://twitter.com/democracynow/status/1713900853818523840

Offline FatDanny

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Re:Guerra in Medio Oriente
« Risposta #1504 il: 18 Ott 2023, 11:06 »

Offline Splash

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Re:Guerra in Medio Oriente
« Risposta #1505 il: 18 Ott 2023, 11:13 »
Non capisco perchè vi scaldate, è già tutto deciso e gli palestinesi verrano eradicati in prima visione, mostrando però solo gli orrori di Hamas. E` così che funzionano le crociate moderne, a colpi di campagne mediatiche e storie strappalacrime. Continueremo a vivere come abbiamo sempre fatto, ignorando gli orrori sulle nostre coscienze e sentendoci superiori a questi animali, che non sanno come risolvere i problemi. Meno male che ci siamo noi a bombardargli per farli capire come funziona il mondo democratico.

Offline vaz

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Re:Guerra in Medio Oriente
« Risposta #1506 il: 18 Ott 2023, 11:27 »

Offline Tarallo

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Re:Guerra in Medio Oriente
« Risposta #1507 il: 18 Ott 2023, 11:37 »
Re:Guerra in Medio Oriente
« Risposta #1508 il: 18 Ott 2023, 11:45 »
secondo me ieri israele (con gli usa, viste le parole di biden) ha passato il rubicone. la distruzione dell'ospedale (per inciso, cristiano) riecheggera' per decenni. magari e' vero che la useranno "solo" per uscire dall'angolo dell'invasione di terra di gaza come suggeriva FD (se ho capito bene), ma io non credo sia quello il nocciolo della questione. usa e isr si sono mossi per una guerra su grande scala (israele ha mobilitato tutto il corpo corazzato per la prima volta da 40 anni e gli usa hanno mosso praticamente tutte le forze che hanno nella regione piu' altre). per me non si fa una roba del genere solo come "deterrente". per hamas/gaza non avrebbe senso. per il libano idem (poi perche'?). attaccare l'iran secondo me non possono farlo.
per cui per me mirano alla siria, a cacciare i russi e mettere un pupazzo al posto di assad per provare a tenersi un pezzo di m-o. quindi ora c'e' un percorso abb chiaro verso ww3: israele+usa fanno quello che fanno; scoppia un conflitto nel nord israele/sud libano con hezbollah; gli usa attaccano la siria con la scusa che assad non controlla nasrallah; questo porta dentro russia, iran, turchia e forse anche altri (egitto?); l'ucraina inizia un lento processo di sparizione dalle carte geografiche; la cina deve valutare attentamente cosa fare nel pacifico; e noi europei dobbiamo valutare attentamente cosa fare con i milioni di musulmani che vivono in europa. e per me, visto come siamo messi a livello di capacita' critiche, secondo me accetteremo ogni misura repressiva in casa nostra, come fecero gli usa con i giapponesi che vivevano in usa dopo pearl harbour. non lo so se andra' cosi', pero' il percorso lo vedo... siamo un po' sull'orlo. speremo ben

Offline pan

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Re:Guerra in Medio Oriente
« Risposta #1509 il: 18 Ott 2023, 11:47 »
Non ho capito bene questo tema.
Il dilemma è:
-i bambini sono stati uccisi con un colpo di fucile o decapitati ?
-i bambini NON sono stati uccisi o sono stati uccisi con la decapitazione ?

discorso giustissimo se la morte contasse realmente per quello che è, soprattutto quella di bambini. ma allora il risalto su scene da film splatter non andrebbe utilizzato mai, neanche a caldo quando una notizia viene battuta, neanche quando il crimine arriva dal nemico, non accentuare con dettagli quello che già è cosa ferale. mi dispiace ma la narrazione occidentale utilizza eccome questi elementi sbagliati: la morte inflitta da una parte del mondo che non è la nostra è sempre tribale, selvaggia, cattiva, senza cuore e ignorante come le giungle e deserti da dove arriva, secondo noi. i nostri crimini occidentali sono invece sempre dipinti come fossero asettici, scarni numeri e bollettini, e se proprio non si può farne a meno di notarne il succo cruento a quel punto si parla di "follia", la pazzia dei nazisti, orrori al limite dell'esoterismo o di menti malate.
Re:Guerra in Medio Oriente
« Risposta #1510 il: 18 Ott 2023, 11:51 »
non cambierebbe nulla perché  il genocidio prescinde l'evento dell'ospedale. Ma stranamente questa cosa viene  saltata a piè pari dai fanatici amici di israele

https://twitter.com/democracynow/status/1713900853818523840

FD, io sono d'accordo, però ho un pensiero "grezzo" che cerco di tradurre.
Persone come te, molto colte e molto sul pezzo su tanti temi hanno una visione ampia, ma molto complessa.
Capsico che trattare argomenti così difficili e senza soluzione porti a doverli sviscerare, ma se il singolo episodio bisogna "giustificarlo" risalendo alla notte dei tempi, per me si va in paralisi.
Con pragmatismo: Israele esiste? si? La forzatura è stata quella di creare questo stato nel 1948 come "rimborso" del genocidio? Si.
In una root cause analysis si arriva li.
Ormai c'è.
Israele è una "espressione geografica" basata su una coesione religiosa.
Tu mi dici: torniamo ai confini del 1967; bene pensi che tutto magicamente si risolva?
Quello che so da incolto osservatore è che in prossimità di possibili accordi Israele Arabia Saudita che si poteva (ingenuamente?) pensare ad un miglioramento del processo di normalizzazione nell'area, Hamas decide l'attacco.
Siamo in grado di "cristallizzare" per un momento l'evento e focalizzarci su questo?
I si, ma i si, però che ci sono sulle colpe di Israele non spiegano il singolo evento scatenante la tensione attuale, spiegano un quadro complesso che c'era già prima e che, senza l'attacco di Hamas, non avrebbe portato a questa escalation.
Per me facendola biecamente facile, è corretto spostare temporaneamente la popolazione civile verso sud (e Hamas la ostacola) per estirpare Hamas , radere al suolo le macerie e consegnare alle Nazioni UNite la striscia di Gaza con l'obbligo di ricostruire ex novo una città con tutti i comfort, investendo sulla Striscia stessa per farla diventare uno Stato Palestinese florido dove le persone possano vivere dignitosamente senza il pericolo o paura della guerra. Come prima del 1967.
La faccio troppo semplice, lo so.
Ma anche complicarla troppo non sia arriva da nessuna parte.

Offline Warp

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Re:Guerra in Medio Oriente
« Risposta #1511 il: 18 Ott 2023, 11:52 »
per cui per me mirano alla siria, a cacciare i russi e mettere un pupazzo al posto di assad per provare a tenersi un pezzo di m-o. quindi ora c'e' un percorso abb chiaro verso ww3: israele+usa fanno quello che fanno; scoppia un conflitto nel nord israele/sud libano con hezbollah; gli usa attaccano la siria con la scusa che assad non controlla nasrallah; questo porta dentro russia, iran, turchia e forse anche altri (egitto?); l'ucraina inizia un lento processo di sparizione dalle carte geografiche; la cina deve valutare attentamente cosa fare nel pacifico; e noi europei dobbiamo valutare attentamente cosa fare con i milioni di musulmani che vivono in europa. e per me, visto come siamo messi a livello di capacita' critiche, secondo me accetteremo ogni misura repressiva in casa nostra, come fecero gli usa con i giapponesi che vivevano in usa dopo pearl harbour. non lo so se andra' cosi', pero' il percorso lo vedo... siamo un po' sull'orlo. speremo ben

la turchia che si schiera contro la nato? e gli stati della penisola araba?
Col brevissimo termine di biden (sempre se non stira le zampe da solo prima di novembre 2024) mi pare una prospettiva troppo ampia. Credo che sia tutta scena. Fare la faccia cattiva per evitare che altri possano scoprire che in realtà stai in mutande. Visto che gli arsenali sono vuoti.

Offline FatDanny

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Re:Guerra in Medio Oriente
« Risposta #1512 il: 18 Ott 2023, 12:04 »
FD, io sono d'accordo, però ho un pensiero "grezzo" che cerco di tradurre.
Persone come te, molto colte e molto sul pezzo su tanti temi hanno una visione ampia, ma molto complessa.
Capsico che trattare argomenti così difficili e senza soluzione porti a doverli sviscerare, ma se il singolo episodio bisogna "giustificarlo" risalendo alla notte dei tempi, per me si va in paralisi.
Con pragmatismo: Israele esiste? si? La forzatura è stata quella di creare questo stato nel 1948 come "rimborso" del genocidio? Si.
In una root cause analysis si arriva li.
Ormai c'è.
Israele è una "espressione geografica" basata su una coesione religiosa.
Tu mi dici: torniamo ai confini del 1967; bene pensi che tutto magicamente si risolva?
Quello che so da incolto osservatore è che in prossimità di possibili accordi Israele Arabia Saudita che si poteva (ingenuamente?) pensare ad un miglioramento del processo di normalizzazione nell'area, Hamas decide l'attacco.
Siamo in grado di "cristallizzare" per un momento l'evento e focalizzarci su questo?
I si, ma i si, però che ci sono sulle colpe di Israele non spiegano il singolo evento scatenante la tensione attuale, spiegano un quadro complesso che c'era già prima e che, senza l'attacco di Hamas, non avrebbe portato a questa escalation.
Per me facendola biecamente facile, è corretto spostare temporaneamente la popolazione civile verso sud (e Hamas la ostacola) per estirpare Hamas , radere al suolo le macerie e consegnare alle Nazioni UNite la striscia di Gaza con l'obbligo di ricostruire ex novo una città con tutti i comfort, investendo sulla Striscia stessa per farla diventare uno Stato Palestinese florido dove le persone possano vivere dignitosamente senza il pericolo o paura della guerra. Come prima del 1967.
La faccio troppo semplice, lo so.
Ma anche complicarla troppo non sia arriva da nessuna parte.

No. Penso che tornare ai confini del 67 sia impossibile.
L'unica soluzione è uno stato binazionale paritario, il cui peso reciproco non sia dato dall'elemento demografico (che diverrebbe pericolo per uno o per l'altro) ma sia appunto 1 a 1.
La comunità internazionale con un organo di garanzia
O questo, molto molto difficile, o la barbarie odierna.
Re:Guerra in Medio Oriente
« Risposta #1513 il: 18 Ott 2023, 12:05 »
Quanti di voi sono stati in Israele? Io ci sono stato nel 2019 per quasi un mese e l'ho girata tutta, inclusa Gaza, Gerico e Gerusalemme Est.

Se ci foste stati, capireste che la situazione è molto più complessa e che bisognerebbe evitare i giudizi semplicistici che leggo in molti post.

La società israeliana è molto complessa, ci sono grosse spaccature interne tra la società costiera, laica e liberal, e quella di Gerusalemme e di molti Kibbutz, certamente più integralista. A Tel Aviv ed Haifa non vedrete mai nessun ebreo vestito con gli abiti tradizionali e quasi nessuno fa lo shabat tradizionale ebreo. Molto sono addirittura dichiaratamente atei. Nazareth è a maggioranza araba (molti sono di origine giordana) così come le cittadine intorno al lago di Tiberiade e in quelle zone la convivenza tra arabi ed ebrei è molto tranquilla; molti arabi lì sono cittadini israeliani e ci sono anche molte attività e addirittura famiglie miste.
Totalmente diversa è la situazione di Gerusalemme (che è un mondo a parte) e di molti dei Kibbutz sparsi in Cisgiordania o ai confini col Libano e con la striscia di Gaza, dove invece l'identità religiosa è molto più sentita.

Anche nella comunità araba ci sono forti differenze. Gerusalemme Est e Gerico sono totalmente diverse da Gaza.  Ad esempio, a Gerusalemme Est quasi la metà dei residenti lavora in territorio israeliano e lì, seppure a fatica, l'integrazione sta lentamente avanzando. Poi ci sono gli arabo-israeliani, che sono ca. il 20% della popolazione israeliana. Sono perlopiù palestinesi con cittadinanza israeliana, che vivono e lavorano in Israele, hanno passaporto israeliano ed odiano i palestinesi estremisti, soprattutto quelli della striscia di Gaza, che vengono considerati estremisti anche dai palestinesi di Gerico e Gerusalemme Est. Non mi dimenticherò mai di quando a Betlemme a chiacchieravo con un palestinese conosciuto per caso; quando gli dissi che sarei andato a Gaza mi guardò come se fossi matto dicendomi di lasciar perdere perché lì avrei trovato solo fanatici che volevano il male dei palestinesi e che volevano distruggere tutto quello che a fatica loro avevano costruito negli anni.

Gaza è un mondo a parte e non è un caso che Hamas (che è un'organizzazione terroristica al pari dell'ISIS e che ha come fine ultimo la creazione del caos e non già quella di uno stato palestinese) sia riuscita (spesso con le cattive) a prenderne il controllo.

Tenete presente che l'unica cosa che accomuna tutti gli israeliani, anche quelli di Tel Aviv che sono in assoluto i più moderati e pacifisti, è che ognuno vive fin dalla nascita in un luogo dove ogni giorno c'è il rischio di un attentato, dove qualsiasi arabo potrebbe essere un kamikaze; qualsiasi israeliano quando si sente sotto attacco si compatta con il governo e con l'esercito e sarebbe disposto a morire pur di difendere la sua terra.

Hamas (che come tutti sanno non c'entra nulla con le ragioni palestinesi ed ha radici fuori da Gaza) sapeva perfettamente che l'attacco, la strage e il rapimento degli ostaggi avrebbe causato una reazione spropositata di Israele ed era proprio quello che volevano.

In conclusione, okkio a generalizzare e a dare colpe. Chi vive da quelle parti è più o meno vittima e carnefice, a prescindere da quale parte del muro esso viva.

Offline SSL

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Offline SSL

Re:Guerra in Medio Oriente
« Risposta #1514 il: 18 Ott 2023, 12:13 »
Quanti di voi sono stati in Israele? Io ci sono stato nel 2019 per quasi un mese e l'ho girata tutta, inclusa Gaza, Gerico e Gerusalemme Est.

Se ci foste stati, capireste che la situazione è molto più complessa e che bisognerebbe evitare i giudizi semplicistici che leggo in molti post.

La società israeliana è molto complessa, ci sono grosse spaccature interne tra la società costiera, laica e liberal, e quella di Gerusalemme e di molti Kibbutz, certamente più integralista. A Tel Aviv ed Haifa non vedrete mai nessun ebreo vestito con gli abiti tradizionali e quasi nessuno fa lo shabat tradizionale ebreo. Molto sono addirittura dichiaratamente atei. Nazareth è a maggioranza araba (molti sono di origine giordana) così come le cittadine intorno al lago di Tiberiade e in quelle zone la convivenza tra arabi ed ebrei è molto tranquilla; molti arabi lì sono cittadini israeliani e ci sono anche molte attività e addirittura famiglie miste.
Totalmente diversa è la situazione di Gerusalemme (che è un mondo a parte) e di molti dei Kibbutz sparsi in Cisgiordania o ai confini col Libano e con la striscia di Gaza, dove invece l'identità religiosa è molto più sentita.

Anche nella comunità araba ci sono forti differenze. Gerusalemme Est e Gerico sono totalmente diverse da Gaza.  Ad esempio, a Gerusalemme Est quasi la metà dei residenti lavora in territorio israeliano e lì, seppure a fatica, l'integrazione sta lentamente avanzando. Poi ci sono gli arabo-israeliani, che sono ca. il 20% della popolazione israeliana. Sono perlopiù palestinesi con cittadinanza israeliana, che vivono e lavorano in Israele, hanno passaporto israeliano ed odiano i palestinesi estremisti, soprattutto quelli della striscia di Gaza, che vengono considerati estremisti anche dai palestinesi di Gerico e Gerusalemme Est. Non mi dimenticherò mai di quando a Betlemme a chiacchieravo con un palestinese conosciuto per caso; quando gli dissi che sarei andato a Gaza mi guardò come se fossi matto dicendomi di lasciar perdere perché lì avrei trovato solo fanatici che volevano il male dei palestinesi e che volevano distruggere tutto quello che a fatica loro avevano costruito negli anni.

Gaza è un mondo a parte e non è un caso che Hamas (che è un'organizzazione terroristica al pari dell'ISIS e che ha come fine ultimo la creazione del caos e non già quella di uno stato palestinese) sia riuscita (spesso con le cattive) a prenderne il controllo.

Tenete presente che l'unica cosa che accomuna tutti gli israeliani, anche quelli di Tel Aviv che sono in assoluto i più moderati e pacifisti, è che ognuno vive fin dalla nascita in un luogo dove ogni giorno c'è il rischio di un attentato, dove qualsiasi arabo potrebbe essere un kamikaze; qualsiasi israeliano quando si sente sotto attacco si compatta con il governo e con l'esercito e sarebbe disposto a morire pur di difendere la sua terra.

Hamas (che come tutti sanno non c'entra nulla con le ragioni palestinesi ed ha radici fuori da Gaza) sapeva perfettamente che l'attacco, la strage e il rapimento degli ostaggi avrebbe causato una reazione spropositata di Israele ed era proprio quello che volevano.

In conclusione, okkio a generalizzare e a dare colpe. Chi vive da quelle parti è più o meno vittima e carnefice, a prescindere da quale parte del muro esso viva.
N1

Offline FatDanny

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Re:Guerra in Medio Oriente
« Risposta #1515 il: 18 Ott 2023, 12:16 »
E chi parla infatti della popolazione israeliana? Certo che è molto complessa infatti se vedi io me la prendo sempre con lo STATO o il GOVERNO israeliani, NON con la popolazione che ha tutto il diritto di vivere in pace lì dandosi proprie istituzioni.

Hamas è un'organizzazione criminale ma non capisco perché si dica
"Hamas sapeva che facendo così...." Ma mai
"Israele sapeva che facendo così..."

Per quale ragione giustamente si vede il nesso di causalità tra l'azione di Hamas e la risposta israeliana e mai lo stesso nesso tra l'azione israeliana e la reazione palestinese.
Re:Guerra in Medio Oriente
« Risposta #1516 il: 18 Ott 2023, 12:24 »

3) come fatto notare  da diversi utenti il suono che si sente nel video postato è simile a quello dei bombardamenti con DJAM, bombe non razzi.
Cosa che risulterebbe compatibile col danno causato



Guarda che JDAM (Joint Direct Attack Munition) è un modulo di guida remoto che si attacca a bombe vecchie per renderle "nuove", e non ha "un suono" particolare.
Non è una bomba in se (warhead) e sicuramente non è distinguibile "per suono" da qualche disagiato che gioca a fare l'esperto.

"da diversi utenti" vedi che succede a segui midwits che si spacciano per esperti.

Detto che penso anche io che sia stato chiaramente israele a colpire l'ospedale, verosimilmente da un aereo (= il "suono", per quelli che sentono i rumori), e se anche non fossero davvero stati loro dopo certe dichiarazioni genocide dei giorni scorsi diventa davvero difficile dargli credito.

secondo me ieri israele (con gli usa, viste le parole di biden) ha passato il rubicone. la distruzione dell'ospedale (per inciso, cristiano) riecheggera' per decenni. magari e' vero che la useranno "solo" per uscire dall'angolo dell'invasione di terra di gaza come suggeriva FD (se ho capito bene), ma io non credo sia quello il nocciolo della questione. usa e isr si sono mossi per una guerra su grande scala (israele ha mobilitato tutto il corpo corazzato per la prima volta da 40 anni e gli usa hanno mosso praticamente tutte le forze che hanno nella regione piu' altre). per me non si fa una roba del genere solo come "deterrente". per hamas/gaza non avrebbe senso. per il libano idem (poi perche'?). attaccare l'iran secondo me non possono farlo.
per cui per me mirano alla siria, a cacciare i russi e mettere un pupazzo al posto di assad per provare a tenersi un pezzo di m-o. quindi ora c'e' un percorso abb chiaro verso ww3: israele+usa fanno quello che fanno; scoppia un conflitto nel nord israele/sud libano con hezbollah; gli usa attaccano la siria con la scusa che assad non controlla nasrallah; questo porta dentro russia, iran, turchia e forse anche altri (egitto?); l'ucraina inizia un lento processo di sparizione dalle carte geografiche; la cina deve valutare attentamente cosa fare nel pacifico; e noi europei dobbiamo valutare attentamente cosa fare con i milioni di musulmani che vivono in europa. e per me, visto come siamo messi a livello di capacita' critiche, secondo me accetteremo ogni misura repressiva in casa nostra, come fecero gli usa con i giapponesi che vivevano in usa dopo pearl harbour. non lo so se andra' cosi', pero' il percorso lo vedo... siamo un po' sull'orlo. speremo ben


Temo che tu ci abbia preso in pieno.
Amministrazione disastrosa sotto ogni punto di vista, questa del vegetale e della sua corte dei miracoli.
Dopotutto se pure Obama gli diede dell'idiota, un motivo ci sarà.
I rivali geopolitici chiaramente poi ne traggono vantaggio, vedono sto qua alla guida degli USA e non gli pare vero di poter fare il cazzo che vogliono, gli equilibri sono proprio saltati e siamo nella fase in cui si prova a forza finchè non se ne disegnano di nuovi che resistano.
E ovviamente l'utilità dell'europa è quella che è, zero o giu di li, a voler essere buoni, aver chiaro quanto la difesa di equilibri favorevoli PRIMA che si giungesse a questo era fondamentale, ma tant'è.

Offline genesis

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Re:Guerra in Medio Oriente
« Risposta #1517 il: 18 Ott 2023, 12:25 »
“PER NETANYAHU ARRIVERÀ IL GIORNO DEL GIUDIZIO” – L’EX PRIMO MINISTRO ISRAELIANO EHUD BARAK, IL SOLDATO PIÙ DECORATO DELLA STORIA DELLO STATO EBRAICO, MENA SUL SUO EX SOTTOPOSTO: “HA PERSO LA FIDUCIA DELLA GENTE E DEI SOLDATI. HA LASCIATO CHE IL QATAR PORTASSE MILIONI DI DOLLARI AI FONDAMENTALISTI. SPERAVA DI TENERLI BUONI PAGANDO TANGENTI, E  ALLA COMUNITÀ INTERNAZIONALE RIPETEVA: COME POSSO NEGOZIARE CON ABU MAZEN SE CONTROLLA SOLO METÀ DEI PALESTINESI? INTANTO HAMAS SI RAFFORZAVA…”

https://www.dagospia.com/rubrica-29/cronache/ldquo-netanyahu-arrivera-nbsp-giorno-giudizio-rdquo-371081.htm
Re:Guerra in Medio Oriente
« Risposta #1518 il: 18 Ott 2023, 12:38 »
Nel frattempo oggi alla Camera l'unico che ha avuto il coraggio di condannare l'atrocità di ieri è stato il tanto vituperato Soumahoro, nel silenzio assordante di tutti gli altri, compresi i compagni di SI
Re:Guerra in Medio Oriente
« Risposta #1519 il: 18 Ott 2023, 12:41 »
E chi parla infatti della popolazione israeliana? Certo che è molto complessa infatti se vedi io me la prendo sempre con lo STATO o il GOVERNO israeliani, NON con la popolazione che ha tutto il diritto di vivere in pace lì dandosi proprie istituzioni.

Hamas è un'organizzazione criminale ma non capisco perché si dica
"Hamas sapeva che facendo così...." Ma mai
"Israele sapeva che facendo così..."

Per quale ragione giustamente si vede il nesso di causalità tra l'azione di Hamas e la risposta israeliana e mai lo stesso nesso tra l'azione israeliana e la reazione palestinese.

La democrazia israeliana sta vivendo uno dei suoi momenti più difficili dalla sua nascita. L'attuale Governo non ha una maggioranza e Netanyau è malvisto da moltissimi, soprattutto dai giovani di Tel Aviv e di Haifa. Fino all'attacco di Hamas, era in atto in Israele una forte contestazione ed una grande spinta verso una "normalizzazione" dei rapporti. In molti cominciavano anche a parlare di smantellamento dei muri, soprattutto quelli di Gerusalemme e di Gerico.

E' in questo contesto che devi vedere l'azione terroristica di Hamas: volevano proprio la reazione di Israele, che non poteva non esserci e che in questo particolare momento della democrazia israeliana non poteva che essere scomposta. Hamas (che ricordo non è un'organizzazione palestinese e che non ha niente a che vedere con i movimenti dell'Intifada e neanche con le organizzazioni terroristiche anni '70 tipo settembre nero) ha pianificato il timing dell'azione e le modalità disumane proprio perché voleva la reazione di Israele, sperando nel genocidio di massa dei poveri civili palestinesi della striscia che sono le uniche vittime, assieme ai ragazzi del rave party ed ai civili israeliani uccisi barbaramente.

Tu non immagini neanche che impatto devastante abbia avuto sull'opinione pubblica israeliana (e anche su quella arabo-palestinese fuori da Gaza) l'assalto al rave party o l'assassinio a sangue freddo di civili: ha riportato il processo di integrazione indietro di almeno 40 anni. Non focalizzatevi solo su Gaza: immaginate come vive ora un palestinese di Betlemme che lavora a Gerusalemme (ce ne sono tantissimi che ogni mattina attraversano i varchi) e che fino a qualche settimana fa sperava (al pari di molti Israeliani) di non dover passare ogni giorno il check point per andare a lavorare.

Sarà molto difficile ricostruire quel clima di integrazione che in molte parti del paese si stava vivendo e questo è proprio quello che voleva Hamas.
 

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