Da' se c'avessi la certezza di conoscere l'alternativa non starei a chiacchierare su un forum... al momento ho la certezza, io, che con la forza non si va da nessuna parte in questo caso, anche se la descrizione che hai fatto di Israele fosse corretta al 100%.
Ma non lo dico io eh, lo dicono gli ultimi 10 anni, i razzi, le coltellate, da che parte hanno spostato l'asticella?
Se si va avanti così, fra vent'anni non ci sarà più bisogno di uno stato Palestinese come non c'è bisogno di uno stato per i nativi americani, con buona pace di tutti.
Thorin in questo momento non c'è NIENTE che possa far andare da qualche parte. NIENTE.
I palestinesi hanno PERSO, Israele ha VINTO.
Solo un'Intifada dalle proporzioni mai viste finora, una sollevazione davvero totale, potrebbe porre qualche serio problema (avere 2 mln di persone con la bava alla bocca che caricano i confini fa paura anche se sono armati di forconi). Ma in linea di massima, purtroppo, dobbiamo dire che al momento NON ESISTE soluzione per il dramma palestinese.
Per questo oggi non devono nemmeno nascondersi dietro la cazzata del "non concediamo i due stati perché non ci riconoscono" e possono onestamente dichiarare le loro intenzioni di invasori.
ormai il danno è fatto, con grande complicità di chi nel tempo ha assunto le posizioni di James.
Grande complicità.
Grande responsabilità di chi si è posto così pensando di essere "responsabile".
Esattamente come per altri discorsi, con la differenza che qui l'orrore supera lo sconcerto politico.
Quando fanno morti, difficile pensare che Israele rimanga a braccia conserte.
"
se la resistenza italiana uccide occupanti tedeschi, difficile pensare che le SS restino a braccia conserte".
La logica è importante quanto le parole.
la logica sottesa nella tua frase fa passare i coloni come aggrediti, dunque naturale e inevitabile la risposta di Israele, quando invece sono aggressori. Anche se civili.
Questo è un dato reale, non è una percezione.
Colpire un aggressore non è un attentato, quindi la tua frase è capziosa. O meglio, è mutuata direttamente dalla propaganda israeliana (che come ogni propaganda nel mondo contemporanea chiama "terroristi" chiunque gli si opponga).
Le parole sono importanti, così come la logica che sottendono, dicevamo.
Queste affermazioni
Infine una nota puramente informativa su Ahed Tamimi.
Da quando è bambina ogni venerdì si reca, con tutta la sua famiglia, alla linea verde, dove ci sono i soldati israeliani e, circondata di telecamere, inizia ad inveire contro di loro. Poi sputi, anche qualche schiaffo ai soldati, urla, tentativi espliciti di provocarne la reazione. Ovviamente i soldati sono stati istruiti a stare fermissimi: la bambina bionda, bellissima, maltrattata dalle guardie israeliane sarebbe un colpo di propaganda troppo grosso. Per anni è andata così. Infine, quando la ragazza ha compiuto 16 anni ed è diventata passibile di fermo, alla prima violenza contro un soldato, è stata arrestata.
sono pura propaganda sionista. L'esatto opposto di una "nota informativa". Menzogne certificate.
Passo al debunking:
1) Partiamo dalla più eclatante:
far credere che i militari israeliani non abbiano fermato prima Ahed perché minore di 16 anni.
logica sottesa: israele è una democrazia e rispetta una Legge, a differenza dei cattivi terroristi palestinesi
Verità: in Israele sono detenuti illegalmente in carcere tra i CINQUECENTO e i SETTECENTO BAMBINI, tra i 12 e i 16 anni, molti dei quali senza nemmeno il supporto di un avvocato (sapete che significa, vero?)
Far credere che Ahed non sia stata fermata perché minore è RIDICOLO. A proposito di
nozioni esatte.
2) "ogni venerdì si reca sulla linea verde dove ci sono i soldati israeliani per provocarli".
Logica sottesa: se lo va a cercare per far passare i pazienti soldati israeliani per cattivi.
Verità: la famiglia Tamimi vive a Nabi Saleh, nella parte occupata della cisgiordania. A questo minuscolo paesino vengono progressivamente espropriate le terre dalla colonia (illegale) di Halamish, il tipico avamposto-fortino israeliano in cisgiordania, dove la povertà e l'aridità vengono improvvisamente sostituite da case all'occidentale e filo spinato.
Ogni venerdì la famiglia Tamimi non fa la stalker dell'IDF, ma va verso il confine con l'insediamento a protestare per questi espropri. E sì, insultano i soldati (meraviglia). Sì, gli sputano (violenza inaudita).
Più che una fine strategia mediatico-propagandistica per sovvertire la percezione del mondo mi sembra lo sfogo di una minuscola comunità esasperata di un minuscolo paesino nel buco di culo del mondo.
In una di queste proteste i soldati "comprensivi" finiscono per sparare in faccia al cugino di Ahed, 15 anni. In faccia. 15 anni. Chissà, forse avrà tirato una pietra. Probabile.
non contenti, come da prassi, si sono recati a casa Tamimi e qui abbiamo le immagini di Ahed che schiaffeggia i soldati. Beata lei che è riuscita a limitarsi agli schiaffi verrebbe da dire, una pazienza notevole.
Le parole sono importanti ma anche le nozioni esatte lo sono.
Proprio così.