Labour Party

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Re:Labour Party
« Risposta #260 il: 06 Lug 2024, 16:19 »
Oggi c'è una interessante intervista, su La Stampa, a Ken Loach
Cito soltanto il titolo:
“È solo un opportunista ha trasformato il Labour in un partito di destra”

Ken Loach: “Starmer è solo un opportunista, ha trasformato il Labour in un partito di destra”

L’analisi spietata del regista inglese: “Per vincere ha snaturato la sinistra. Ha rassicurato i conservatori, ma nessuno rappresenta più i poveri”
fulvia caprara

Nessuna esitazione e nessuna gioia. Al telefono da Londra, Ken Loach, il regista che ha dedicato l’intera carriera a descrivere vittorie, problemi, sconfitte e battaglie della classe operaia, dice subito quello che pensa del neo-eletto premier inglese Keir Starmer: «È un opportunista». Insomma, non c’è nulla da festeggiare, e, anche se il partito laburista registra un’affermazione schiacciante su quello dei conservatori, Loach, classe 1936, autore di Piovono pietre, di Terra e libertà, di Io, Daniel Blake, elenca una ad una, con la voce esile ma ferma, le ragioni di una bocciatura senza appello.

Che cosa pensa di Keir Starmer, è un uomo di sinistra oppure no?
«No, non lo è assolutamente. I suoi principali obiettivi erano due. Il primo ottenere la leadership all’interno del Partito laburista prendendo posizioni di sinistra in molti settori cruciali come la gestione dei trasporti, delle poste, dell’acqua, promettendo che sarebbero tornati ad essere gestiti in modo pubblico, statale. Il secondo era vincere le elezioni e, per riuscirci, superando le paure dei media tendenti a destra, ha dovuto dimostrare che il partito laburista non è affatto di sinistra, cambiando del tutto orientamento, tradendo ogni promessa, abbandonando ogni proposito di riforma. Il Partito laburista che lui dirige non è più un partito di sinistra, sono stati messi da parte tutti i principi su cui si basava, adesso è una formazione che non ha nulla da dire ai poveri, che sostiene la vendita di armi a Israele. Tutta la sua politica è orientata a destra. La conseguenza è che i media, Bbc in testa, amano Starmer».

È un po’ come se fosse un altro Tony Blair?
«È un Tony Blair senza charme».

Qual è, secondo lei, la conseguenza più significativa di queste ultime elezioni?
«L’ironia di tutto sta, appunto, nel fatto che Starmer sia riuscito a trasformare il Partito laburista in un partito di destra».

Quindi in questo momento, in Gran Bretagna, non c’è, secondo lei, un leader che esprima realmente le necessità delle classi più disagiate.
«Sì, non c’è un vero partito che si occupi di loro. Le sole formazioni che si preoccupano di affrontare quei problemi sono quelle indipendenti che, in realtà, lo fanno molto bene. L’unica vera vittoria, la più grande, è quella che ha ottenuto Jeremy Corbyn, il leader che Starmer ha espulso dal Partito laburista e che aveva preso, in effetti, una notevole quantità di voti. Il risultato è che, oggi, il vuoto politico più grande è proprio a sinistra, ed è un assurdo. Non c’è nessuno che rappresenti gli operai, i poveri, quelli che non hanno lavoro o l’hanno perso, i precari, e tanta altra gente che non riesce a sbarcare il lunario, che non può comprarsi da mangiare. Nessuno si occupa di loro».

Qual è il rischio più grande che questa situazione comporta?
«Il pericolo, che riguarda anche il resto dell’Europa, è che se la sinistra non ha voce in capitolo, non svolge il suo compito, le destre ne traggano profitto».

Starmer dovrà vedersela anche con i problemi legati alle guerre in atto. Che cosa pensa che farà?
«Ci sono conflitti diversi. Rispetto a quello in Medio Oriente penso che Starmer continuerà a produrre armi, per sostenere una guerra in cui la Palestina è considerata una terra senza diritti, una terra in cui si può ammazzare restando impuniti, in cui si possono commettere crimini vergognosi. È una cosa intollerabile, e temo che Starmer non smetterà di vendere armi a Israele, armi inglesi usate per uccidere donne, bambini, civili».

Nel suo ultimo film The Old Oak affrontava il tema migranti, mostrando che il loro arrivo, in Gran Bretagna, come in Italia, in Francia e nel resto d’Europa, e la loro integrazione nelle nostre società, può essere fonte di forza, di crescita, di coesione sociale. Pensa che qualcosa stia mutando nel modo di affrontare il problema?
«Penso che dobbiamo almeno iniziare a promuovere il cambiamento».

In che modo?
«Una delle cose che il film diceva era che bisogna stabilire un rapporto di solidarietà tra operai, immigrati, rifugiati, sfruttati. Se permettiamo che ci dividano, se avalliamo le esclusioni, se ci facciamo mettere gli uni contro gli altri, la natura dei nostri Paesi verrà stravolta. Dobbiamo semplicemente capire che siamo tutti nella stessa situazione, che tutti condividiamo la stessa storia, che tutti dobbiamo vedercela con gli stessi problemi e con le stesse paure. E che solo stando insieme possiamo veramente modificare le cose».

In Italia è successo che il bracciante indiano Satnam Singh, vittima di un incidente sul lavoro, sia morto dissanguato, abbandonato senza cure dal suo datore di lavoro.
«Sì, ho seguito la vicenda. È un esempio terribile di un certo modo di pensare, di un comportamento collegato a un certo tipo di pensiero politico, che promuove lo sfruttamento degli esseri umani e la fedeltà all’unico obiettivo del business. Se facciamo diventare forte la destra, avvaloriamo una cultura secondo cui è normale che le persone possano comportarsi come quel datore di lavoro».

Di recente ha dichiarato che non girerà più film, pensa di poter cambiare idea?
«No, sono troppo vecchio. E al momento non sto neanche benissimo in salute. C’è un momento della vita in cui bisogna mettere un punto. Faccio film dal 1964, è un tempo lunghissimo. Non credo che ne farò un altro, ma questo non significa che non continuerò a parlare con le persone, ad andare in giro, a dire quello che penso. Ne ho bisogno».
Re:Labour Party
« Risposta #261 il: 06 Lug 2024, 20:10 »
non sapevo chi era il nuovo primo ministro e come la pensasse .

Poi ho letto le dichiarazioni di Renzi

Offline sherred

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Re:Labour Party
« Risposta #262 il: 08 Lug 2024, 00:28 »


Elezioni nel Regno Unito, qualche considerazione.
Analisi breve: la slide che vi allego. È una sconfitta dei Conservatori prima ancora che una vittoria dei laburisti i quali, nonostante questo scenario iperfavorevole, hanno guadagnato solo un punto percentuale nei voti in termini assoluti.
Analisi lunga: suggerisco vivamente di raffreddare qualsiasi entusiasmo di tipo politico ("la sinistra riparta da...") sul successo dei laburisti.
Le proporzioni di questa vittoria (storica, enorme, indiscutibile) sono dovute prima di tutto alla legge elettorale (come sempre, la stella polare di qualsiasi analisi del voto). La legge elettorale britannica è simile a quella francese per la questione dei seggi piccoli e del voto di preferenza, ma è quasi opposta nel meccanismo di assegnazione dei seggi. In Francia c'è il doppio turno e il ballottaggio a due, tre, quattro. Nel Regno Unito c'è il primo turno secco e chi prende un voto in più vince il seggio, non importa con quale dato percentuale. Nella frammentazione crescente del quadro della politica britannica (non più bipartitica come poteva esserlo fino a una ventina di anni fa) si può arrivare primi anche con percentuali più basse. E questo spiega il cappottone.
La seconda parte della vicenda, non meno importante della prima, riguarda il livello di esasperazione del corpo elettorale britannico nei confronti dei Tories (conservatori). Governavano ininterrottamente da 14 anni. Nel bel mezzo c'è stata la Brexit, le feste illegali di Boris Johnson durante il Covid, il fallimento senza precedenti di Liz Truss e l'inconsistenza di Rishi Sunak (e ho citato solo le vicende maggiori). Gli ultimi 14 anni sono stati una sequela di scandali, decisioni sbagliate, arroccamento al potere anche davanti all'inevitabile. Persino il The Sun, il tabloid per eccezione, di proprietà della famiglia Murdoch (tutto tranne che persone di sinistra) ha fatto appello al voto ai laburisti. Keir Starmer, leader del Labour e prossimo premier, ha di fatto vinto con la famosa "strategia del semaforo" descritta da Corrado Guzzanti che imitava Romano Prodi: stai fermo, aspetta, non ti muovere. Contro questi Tories, che non contenti dell'odio sociale montante hanno avuto l'incredibile idea di correre alle elezioni con lo stesso Sunak, invece di schierare un volto completamente nuovo, avrebbe vinto praticamente chiunque fosse stato a capo dei laburisti.
Un po' di dati collaterali ma non troppo:
1. A causa di questa legge elettorale, il partito di Nigel Farage (Reform UK) ottiene solo 4 seggi con quasi il 15% dei consensi. Due considerazioni: non tutti i mali vengono per nuocere; sommando Tories e Reform si arriva a una percentuale simile a quella dei laburisti. Alla maggioranza schiacciante in Parlamento non corrisponde una maggioranza schiacciante in termini di voti assoluti (è il maggioritario spinto, che piaccia o meno).
2. I Conservatori ottengono il peggior risultato della loro storia in termini di seggi (andranno sotto i 130, il loro record minimo); i Liberal Democratici ottengono il più alto risultato della loro storia (71 seggi) e questa è un'altra dimostrazione del fatto che i Conservatori erano a fine ciclo, ma i laburisti non erano la soluzione adatta a tutt*; in Irlanda del Nord il Sinn Fein è per la prima volta primo partito come numero di seggi, e questo potrebbe aiutare la riunificazione con il resto dell'isola (speriamo); in Scozia lo Scottish National Party, che aveva promosso l'indipendenza dal Regno Unito solo pochi anni fa, andandoci molto vicino, conosce un tracollo nei seggi vinti (da 46 a 9) che però a mio avviso è più un effetto della crisi della famiglia Sturgeon, che governava il partito, che di un declino di quelle spinte indipendentiste (lo vedremo nei prossimi anni). I I Conservatori hanno vinto 0 su 32 collegi elettorali del Galles.
@UltimoraPolitics24
3. Nigel Farage è stato eletto parlamentare all'ottavo tentativo; Liz Truss è la prima ex premier che non riesce a farsi eleggere all'elezione successiva da 100 anni a questa parte. Undici ministri uscenti non sono stati rieletti nei loro seggi: non era mai successo nella storia del Regno Unito. Il premier Keir Starmer, nonostante stia per diventare premier, ha preso meno voti di cinque anni fa nel suo collegio (a conferma di molte delle cose scritte prima).
4. Alcuni candidati 'indipendenti', collocati su posizioni molto nette sulla guerra in Palestina, hanno battuto candidati laburisti. In alcuni casi si tratta anche di candidati provenienti dalla comunità araba. È un segnale politico di una certa rilevanza, seppur contenuto nelle quantità.
5. Moltissimi candidati che erano ultrà della Brexit sono stati sconfitti. Il Regno Unito tornerà sui suoi passi? La vedo complessa (tanti laburisti, al tempo, non erano affatto dispiaciuti per l'esito del referendum), ma aspettiamo i dati definitivi.
Affluenza: -7.6% rispetto alle elezioni politiche precedenti. È quasi lo stesso calo percentuale registrato alle politiche in Italia nel 2022. Cosa hanno in comune queste due elezioni? La sensazione avuta dall'elettorato e rivelatasi poi corretta sul fatto che fossero elezioni già stabilite in partenza. Così non è in Francia, e infatti in Francia l'affluenza è aumentata.


Dino Amenduni, che è uno bravo.

Analisi superficialissima ed imbarazzante fatta da una persona che chiaramente non capisce assolutamente un cazzo della politica U.K., ha le sue teorie e fa una “analisi” per portare avanti le sue opinioni.

Ha scritto una serie di cazzate mega galattiche.

Alcuni esempi;
- in Irlanda del Nord il voto per partiti repubblicani è rimasto pressoché invariato. Sinn Fein ha vinto lo stesso numero di seggi del 2019, partiti unionist più piccoli hanno preso seggi dal DUP. Come percentuale di voti totali i unionists prendono più dei repubblicani senza particolari cambiamenti. E Sinn Fein ha preso a coppole alle europee. Possibilità di una Irlanda unità rimangono come prima, zero.

- “La famiglia Sturgeon che governava il partito” è invenzione pura. La crisi del SNP è profonda ed ha molteplici fattori e ne ha a menzionato uno solo e male

- In Inghilterra c’è stato voto tattico spinto, un movimento che ha preso piede solo dopo le elezioni del 2015 e piano piano ha preso piede e in queste elezioni ha visto la sua finora massima espressione. Questo è stato un grosso fattore nella distribuzione dei voti.
Sia Labour che Liberal Democrats hanno intenzionalmente non preso cura di zone dove non erano tri primi due partiti in elezioni precedenti.
Hanno sfruttato il first past the post per massimizzare i seggi che potevano vincere.

- fa il giochino delle somme della percentuale dei voti solo per Tories e Reform, i partiti di centro destra e destra, ma fa solo il confronto con Labour non la somma dei partiti di centro sinistra e sinistra ( Liberal Democrats e Verdi)
Se facciamo quello il risultato diventa Destra 38% Sinistra 52.6%
Il trend da destra verso Sonia è chiaro.
2017 D 42.3 S 48.8
2019 D 43.6 S 45.3
Infine il fattore Reform. È il partito di Farage, nel 2017 e 2019 non ha partecipato. Nel 2015 nell’incarnazione di UKIP presero il 12.6%, quindi nove anni dopo hanno preso 1.7% e la stragrande maggioranza dai Tories

- l’affluenza è stata anche fortemente influita dal fatto che sono state annunciate sorpresa con sole 6 settimane di avviso, a Luglio quando non si sono mai e tutti le aspettavano in Novembre, gente aveva già prenotato le vacanze e ci sono stati problemi seri con i voti postali

In sintesi tutto quello detto da questo signore è da prendere e buttare nel cesso in quanto merda pura.

Offline FatDanny

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Re:Labour Party
« Risposta #263 il: 08 Lug 2024, 07:10 »
Non mi pare che gli argomenti portati riducano la suddetta analisi a merda pura.
Magari la specificano meglio, ne correggono delle sbavature, ma non ne alterano la sostanza che parla proprio di un voto tattico spinto e non di affermazione politica del labour di stramer che invece perde addirittura voti sul piano assoluto.

Offline sherred

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Re:Labour Party
« Risposta #264 il: 09 Lug 2024, 16:31 »
No é assolutamente da prendere e buttare interamente nel cesso. Io mi sono soffermato solo su alcuni punti lampanti e facili da speigare. Li ho usati come esempio di quanto sia ignorante in materia l'autore.
Lui non menziona affato il voto tattico. La sua é una analisi iper superficiale che ignora una serie di enormi fattori e contesti. La realtá é molto piú compless di quello che dice lui e te. Quindi le conclusioni sono sballate perché provenienti da una posizione di ignoranza.

Offline FatDanny

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Re:Labour Party
« Risposta #265 il: 09 Lug 2024, 17:32 »
ma come non menziona il voto tattico... dice esattamente che il Labour non vince perché convinca la sua proposta politica ma perché è stato un voto per mandare a casa i Tories.
Tanto è vero che i punti su cui ti sei soffermato tu contestandoli lui li chiama "dati collaterali ma non troppo".
Collaterali. Il core del discorso è proprio sul voto tattico per mandare a casa i Tories. Con tanto di sondaggio allegato che dice esattamente questo.
Re:Labour Party
« Risposta #266 il: 06 Ago 2024, 03:11 »
Regno Unito: il premier Starmer condanna "violenza di estrema destra" e convoca riunione d'emergenza

Il primo ministro britannico ha detto che verrà fatto tutto il necessario per assicurare gli agitatori alla giustizia. I disordini in alcune zone del Paese sono scoppiati dopo l'accoltellamento in cui sono morte 3 bambine durante un corso di danza

Downing Street ha confermato che lunedì si terrà una riunione di emergenza dopo che più di 150 persone sono state arrestate a seguito di disordini violenti nelle città del Regno Unito durante il fine settimana.

L'annuncio arriva dopo la condanna del primo ministro del Regno Unito Keir Starmer delle "violenze di estrema destra", scoppiate dopo l'accoltellamento che ha provocato la morte di tre bambini.

In una dichiarazione rilasciata domenica, il premier ha giurato che il suo governo farà "tutto il necessario per assicurare questi delinquenti alla giustizia".

La riunione convocata da Starmer, chiamata Cobra (dal Cabinet Office Briefing Room A di Whitehall) è un comitato di risposta alle emergenze che riunisce ministri, funzionari pubblici, polizia, funzionari dell'intelligence e altri soggetti competenti in merito ai temi da affrontare. La riunione di lunedì avrà lo scopo di fornire al governo un aggiornamento sulle violenze del fine settimana e sul come affrontarle nei prossimi giorni.

Mentre Starmer parlava, a Rotherham la polizia ha dovuto lottare per trattenere una folla di rivoltosi di estrema destra che stavano cercando di fare irruzione in un hotel Holiday Inn Express che ospitava richiedenti asilo.

Almeno dieci agenti di polizia sono rimasti feriti, dopo che gli agitatori li hanno colpiti con assi di legno e hanno spruzzato con l'estintore. Un poliziotto ha perso i sensi e ha riportato una ferita alla testa, mentre almeno altri due hanno riportato sospette fratture. I dipendenti dell'hotel e i residenti erano "terrorizzati", ma non ci sono stati feriti.

Scontri anche a Middlesbrough, dove alcune persone hanno infranto le finestre di case e auto e hanno lanciato oggetti verso la polizia. A Bolton, i manifestanti anti-immigrazione sono stati affrontati da un gruppo di 300 persone mascherate al grido di "Allahu Akbar", ma scene di violenza simili si sono viste anche a Southport, Belfast, Hartlepool, Hull, Liverpool, Stoke-on-Trent, Nottingham, Sunderland durante tutta la settimana.

"Non c'è alcuna giustificazione per questa azione e tutte le persone di buon senso dovrebbero condannare questo tipo di violenza", ha detto il primo ministro. "Non esiterò a chiamarla per quello che è, delinquenza di estrema destra", ha aggiunto.

L'attore chiave delle proteste: Stephen Yaxley-Lennon, detto Tommy Robinson
I disordini hanno colpito il Regno Unito dopo che la settimana scorsa sono morte tre bambine e sono rimaste ferite diverse persone durante un aggressione a un corso di danza. Secondo notizie rivelatesi poi false, l'aggressore era musulmano e di origine immigrata.

La polizia ha avvertito che altri crimini potrebbero non essere affrontati al meglio, perché migliaia di agenti sono stati dispiegati per combattere i disordini.

Gli appelli alle proteste sono arrivati da tutti i social media, ma un attore chiave nell'amplificarli è Stephen Yaxley-Lennon, un agitatore estremista di lunga data che si fa chiamare Tommy Robinson.

Ha guidato la English Defence League, un'organizzazione islamofoba di estrema destra che la polizia del Merseyside ha ricollegato a una violenta protesta a Southport martedì, un giorno dopo l'accoltellamento.

"Le persone in questo paese hanno il diritto di essere al sicuro, eppure vediamo comunità musulmane prese di mira, attacchi alle moschee, altre comunità minoritarie prese di mira, saluti nazisti per strada, attacchi alla polizia, violenza sfrenata insieme alla retorica razzista", ha detto Starmer, "Vi garantisco che vi pentirete di aver preso parte a questo disordine, sia direttamente, sia per coloro che hanno fomentato questa azione online e poi sono scappati via. Questa non è una protesta. È una violenza organizzata che non ha posto nelle nostre strade o online".

Starmer ha giurato di porre fine al caos dicendo che la polizia di tutto il Regno Unito riceverà maggiori risorse e che coloro che hanno partecipato alle proteste dovranno affrontare "la piena forza della legge".


https://it.euronews.com/2024/08/05/regno-unito-il-premier-starmer-condanna-la-violenza-di-estrema-destra

Ho avuto modo di vedere alcuni video su X e ci sono scene terrificanti, una vera e propria indiscriminata caccia allo straniero. Gente brutalmente picchiata in strada (anche donne).
Ma del resto c'è chi ha interesse affinché si innalzi il clima di odio e violenza (e contribuisce a suo modo creando e diffondendo fake news e gettando scientemente benzina sul fuoco).
Tra l'altro questi "patrioti" (come alcuni li chiamano) oltre ad assaltare le stazioni di polizia si son fatti pure qualche giretto in qualche negozio di lusso saccheggiando di tutto. Alla faccia del "ordine e disciplina".
Chi giustifica certi accaduti con il "si però" o con i "ma" del caso è a suo modo un criminale (oltre che un nazista nell'anima).
 

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