Spendendo soldi a palate per un decennio abbiamo vinto uno scudetto grazie a Giove Pluvio, senza l'intervento del quale la strisciata di turno ci avrebbe trafugato a suon di cornate pure quello. Neanche il tempo di gioire e ci siamo accorti che stavamo affogando nei debiti, siamo stati depredati dai Baraldi e Masoni di turno, per poi finire nelle mani salvifiche di un presidente attento ai conti al pari del cugino Anselmo di "Un sacco bello", che ci ha portati a galleggiare stabilmente ad un livello proporzionale al nostro bacino di utenza.
Al momento attuale, competere tutti gli anni con chi fattura il quintuplo di noi non è possibile, la cosa migliore è goderci la Lazio più stabile di sempre e sperare che la politica avveduta di Lotito, alla lunga, paghi fino in fondo.
Credo che sia di importanza primaria debellare la componente nazifascista della tifoseria organizzata, a tutti i costi, perché è deleteria a tutti i livelli ed ha compromesso l'immagine della Lazio in tutto il mondo (ormai nelle competizioni europee, se non ci fanno fuori gli avversari, ci pensa la UEFA con arbitraggi e squalifiche mirate).
Sicuramente va migliorato il settore giovanile, non me ne intendo abbastanza da identificare cosa non funzioni, ma non è degno che la nostra gloriosa Primavera sia retrocessa due volte su due.