No.
Il PIL comprende tutto, anche i costi. PRODOTTO interno LORDO. Se tu compri greggio e lo trasformi in benzina per poi venderla, devi sottrarre i costi di acquisto e trasformazione, gli investimenti, le tasse. Il profitto è una parte minore del conto totale.
Inoltre per come viene calcolato il PIL ci sono anche commercio e servizi. Se ti vendo una macchina per 10.000 euro, e tu me la rivendi la settimana dopo per 9.500, nel PIL compaiono 19.500 euro, ma non è che la ricchezza collettiva sia aumentata di 19.500 euro.
C'è, in generale, poca umiltà.
D'altra parte, migliaia di persone smanettano su Google e decidono che "i vaccini fanno male". Non mi stupisco che si possa istituire l'equivalenza tra pil e gettito erariale.
NO e NO.
1) Il PIL indica tutta la ricchezza generata in un dato anno ed è LORDO semplicemente perché non considera gli ammortamenti. Unica cosa che effettivamente andrebbe considerata nel mio conto e che per semplificare ho omesso (mi sarebbe bastato parlare di PIN o meglio ancora di Reddito nazionale), il resto di cui parli è giusto che si consideri, spiego più giù.
Non considera quindi tutti i beni intermedi perché già presenti in quelli finali.
Il greggio non viene contabilizzato se acquistato per produrre benzina, in quanto già presente nel prezzo finale della benzina.
2) Le auto usate NON FANNO PARTE del pil, esattamente come la compravendita di case usate e tutte le transazioni che non generano valore aggiunto.
Mentre è giusto che ci siano i servizi, perché quando parliamo di produzione (anche quando il vetusto Marx parla di produzione) parliamo di beni materiali e IMMATERIALI. I servizi DEVONO essere considerati.
Se fosse come lo pensi tu avresti un indicatore economico privo di qualsiasi utilità, perché completamente deformato dagli scambi privi di produzione. Invece il PIL indica il PRODOTTO, non lo SCAMBIATO.
Per evitare i miei soliti post chilometrici, su cui sto cercando di limitarmi, ho evitato di allegare una spiegazione metodologica, che evidentemente è necessaria.
la mia non era un'equazione PIL - gettito fiscale, paragone che col mio discorso non c'entra una mazza.
Il ragionamento era proprio un altro, basato per altro su un rapporto economico ampiamente utilizzato in economia e statistica economica, ma evidentemente chi è abituato a ragionare di economia secondo il pensiero unico ha i paraocchi e sa seguire una sola strada ben segnata, appena svii perde i riferimenti.
L'Italia ha un PIL di 2mila miliardi. In questo prodotto, sotto altre forme, rientrano salari, capitale fisso, profitto. PROPRIO PERCHE' nel PIL ci sono i prezzi alla vendita, che scorporati rappresentano la somma di costi di produzione (k+l+t) e profitto.
Il PIL rappresenta ciò che il capitale REALIZZA in un anno. Non ciò che produce, ma ciò che REALIZZA (ossia vende). Il VALORE AGGIUNTO immesso nell'economia generale.
Ed è questa entità, di 2mila milardi
Di questo valore aggiunto il 35-40% va ai salari, il 60-65% ai profitti. Uno spostamento dell'1% (che avviene all'interno della tassazione sul piano giuridico, ma su quello economico resta interno a questo rapporto) permetterebbe il Reddito di Cittadinanza.
Parlo di uno spostamento in questo rapporto perché tramite (t) l'1% viene portato dalla quota profitto alla quota salario.
In realtà, ad essere precisi il rapporto si fa sul Reddito nazionale lordo, che è un aggiustamento del PIL con il saldo delle rimesse estere, sia di k che di l.
Chiaro che da questa somma andrebbe tolto il deterioramento di k, l'ammortamento appunto, perché questo si spalma su x anni.
Se ho approssimato al PIL (cosa che garantisco non comporta variazioni tanto significative da inficiare il discorso) è per evitare categorie, quali ammortamento/PIN/RNL, con cui gran parte delle persone ha meno dimestichezza.
ma vedo che in realtà anche sul PIL c'è tanta confusione, anche di chi ci fa sopra lezioncine non verificate, la prossima volta sarò più preciso.